Un problema sociale, tipico delle aree urbane ma non solo, sta diventando lo smaltimento dei rifiutia tutto vantaggio della tutela ambientale. Ciò si può constatare non solo e non più al nord del mondo ma soprattutto nelle capitali dei sud che sono attorniate da discariche che diventano fonti di reddito dei più poveri in cerca di qualcosa da riciclare, riusare o rivendere nel mercato informale.
L’iperconsumo ha portato ad una situazione insostenibile per il pianeta: dalle discariche a cielo aperto stracolme agli inceneritori; dalle navi di rifiuti tossici affondate, all'isola nel pacifico di 2.500 km. di diametro di scarti. Le “soluzioni” per liberarci dai rifiuti non risolvono il problema; anzi. In molti casi si esportano rifiuti e scarti nei sud del mondo favorendo il business della criminalità organizzata che sullo smaltimento illegale e selvaggio hanno costruito le loro fortune (la cosiddetta ecomafia).
La strategia delle 3 R e le campagne ad essa correlate vogliono porre un argine al problema indicando la rotta da seguire e stili di vita virtuosi: riduco, riuso, riciclo. Significa ridurre la quantità di cose comperate, prediligendo l’acquisto di oggetti riutilizzabili e con imballaggi piccoli; riusare sacchetti di plastica, giornali, contenitori come bottiglie o vasetti, donando vestiti che non utilizziamo; riciclare i prodotti di scarto, prestando attenzione alla raccolta differenziata di vetro, carta, imballaggi di plastica, materiale organico, multimateriale ecc.
Fonte: http://www.unimondo.org
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