IL TMB ALL'INVIOLATA E' ILLEGITTIMO: VA DEMOLITO!
Ancora una volta il Ministero dei Beni culturali e paesaggistici, con la nota del 15 maggio scorso venuta a nostra conoscenza solo oggi, ha ribadito l'illegittimità del procedimento autorizzativo alla costruzione del TMB seguito dalla Regione Lazio ma, stavolta, ha richiesto agli uffici regionali “la revoca, in via di autotutela, degli atti e titoli abilitativi emessi, in quanto evidentemente viziati da illegittimità”.
In particolare, il MIBACT e la Soprintendenza ai Beni paesaggistici del Lazio fanno sapere che ben tre lettere di richiesta di chiarimento, circa il procedimento adottato dalla Regione Lazio per autorizzare il megaimpianto per il trattamento dei rifiuti all'Inviolata di Guidonia, sono rimaste senza risposta. Il Dipartimento regionale, che nel 2009 (Determina dirigenziale n.0526, per il sesto invaso di discarica) e nel 2010 (Determina dirigenziale n.C1869 per il TMB) licenziò l'AIA autorizzativa a favore di Ecoitalia '87 e del CO.LA.RI., entrambe società di Manlio Cerroni, ha emesso “provvedimenti in carenza del necessario parere paesaggistico” e, nonostante la richiesta di conoscerne la ragione, non ha dato riscontro agli uffici ministeriali.
Se un manufatto non ha i titoli abilitativi per la sua costruzione va demolito: così ci insegnano i manuali di urbanistica e le norme regionali e comunali. Cosa aspettano le autorità municipali di Guidonia Montecelio a prendere le distanze da quell'inutile ed illegittima costruzione nel bel mezzo del Parco naturale archeologico dell'Inviolata? Ma il Consiglio regionale del Lazio non aveva approvato una risoluzione, in seguito agli arresti “eccellenti” di gennaio, con la quale si impegnava a ricontrollare tutte le autorizzazioni rilasciate a Cerroni? I cittadini le distanze dall'ecomostro le hanno già prese e non “stanno a dormire”. Tra l'altro, il 9 luglio prossimo il TAR del Lazio discuterà il ricorso proposto nel gennaio 2008 dalle associazioni locali contro il Decreto n.93 emesso dall'allora Commissario all'Emergenza rifiuti, Piero Marrazzo, che autorizzò in via preliminare l'impianto TMB all'Inviolata.
Gli “impicci”, i favoritismi, le connessioni pubblico-private nella gestione dei rifiuti nel Lazio sono oggetto, in questi giorni, del maxiprocesso per “associazione a delinquere” presso la Procura della Repubblica di Roma contro Cerroni e soci. Il Tribunale di Tivoli ha posto sotto sequestro il sesto invaso della discarica dell'Inviolata per la illegittima carenza di parere paesaggistico, nello scorso marzo su nostra segnalazione. Ed ugualmente su nostra iniziativa, il TAR del Lazio, sempre in marzo, ha decretato illegittime la Determina regionale di “variante non sostanziale” di maggio 2013 e soprattutto la ferragostana “Ordinanza Smeriglio”, che portò altri 75.000 mc di rifiuti sul sesto invaso della discarica già stracolma, senza curarsi della ormai decennale contaminazione delle falde sottostanti la discarica da sostanze organiche ed inorganiche.
Pervicacemente, l'Amministrazione Rubeis, senza opposizione in Consiglio comunale, vuole ancora sfruttare quell'area per varianti urbanistiche che porteranno centinaia di nuove case ed un Centro direzionale nella paesaggisticamente preziosa area di Tor Mastorta-Selciatella.
C'è ancora qualcuno che pensa di fare affari all'Inviolata?
SE LO SCORDI!
I cittadini e le associazioni locali lo impediranno!
Comitato per il Risanamento ambientale di Guidonia e Fonte Nuova
Commenti
Posta un commento