GUIDONIA – Quindici ore di Consiglio per licenziare (con il voto contrario del Pd e del M5S) il documento di programmazione della spesa 2014 del Comune di Guidonia, un totale a pareggio di poco più di 123milioni di euro. Un’intera giornata di lavori serviti per votare i 144 emendamenti proposti dal Pd soprattutto su servizi e progetti sociali, tutti respinti dalla maggioranza dopo una mini-scrematura fatta dagli stessi proponenti che ne hanno ritirato una ventina. Passa solo una variazione da 65mila euro per le pari opportunità e una proposta del sindaco per l’inserimento di due milioni da destinare alla costruzione della nuova caserma della polizia municipale.
PD: “NO ALLO SPOSTAMENTO DI RISORSE DALLE CONSULENZE AL SOCIALE”. “Il nostro sforzo di spostare risorse dalle spese per consulenze al sociale – ha detto il capogruppo Pd, Emanuele Di Silvio – ha trovato il netto no della maggioranza che ha sistematicamente cestinato tutte le nostre proposte rivolte alle fasce più disagiate per poi cercare, a tarda notte, di mettere a segno un blitz con tre maxi-emendamenti firmati da cinque consiglieri (Bertucci, Andrea Mazza, Silvia Mazza, Morelli e Vallati) che da soli valevano più di sei milioni di euro da investire su opere pubbliche selezionate ad hoc. E intanto ci sono zero risorse per le politiche giovanili.
I MAXI-EMENDAMENTI DELLA MAGGIORANZA RITIRATI. Maxi-emendamenti proposti a tarda notte ma poi ritirati dopo l’intervento di Stefano Sassano (FI). Motivo: per molti consiglieri di maggioranza erano una sorpresa dell’ultimo minuto, non erano insomma stati concordati. Sassano ha anche osservato che “è singolare che le forze di governo emendino il loro stesso bilanci” e che “sarebbe necessaria una maggiore attenzione ai temi sociali”.
VENTURIELLO: “NON AGLI EMENDAMENTI PD PERCHE’ INUTILI”. Gli emendamenti proposti dal pd per il capogruppo FI Michele Venturiello sono “irricevibili” perché – dice – “sono interventi a pioggia di poche migliaia di euro per attività particolari, che servono soltanto ad appesantire il bilancio con interventi disorganici, spesso proponendo doppioni di servizi già previsti nel piano delle politiche sociali o che rientrano nelle competenze di altri enti”.
PER IL M5S “SORDITA’ e CECITA’ POLITICA”. “L’emergenza sociale è sotto gli occhi di tutti – ha detto il capogruppo del M5S Sebastiano Cubeddu – . L’ amministrazione ha alzato un muro irragionevole su tutte le proposte dell’opposizione che riguardavano sanità, trasporti, servizi e sostegno agli ultimi. Questa è sordità e cecità politica e amministrativa.
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