LA MISURA E' COLMA!
La discarica dell'Inviolata è arrivata al colmo delle sue capacità. Il sesto invaso, che avrebbe dovuto ospitare dal 30 dicembre 2010 i 380mila m3 di rifiuti autorizzati dalla Regione Lazio, è già pieno, con molti mesi di anticipo sulla previsione. Lo ammettono, tra i denti, anche i tecnici del Comune di Guidonia Montecelio, ma è evidente ormai a tutti che la discarica è esaurita.
Cosa faranno ora i 49 comuni abilitati a conferire all'Inviolata non è dato sapere, visto che,
con grande mancanza di responsabilità, hanno continuato quasi tutti a navigare nell'illegalità (65% di raccolta differenziata entro la fine del 2012, secondo la norma nazionale), aumentando anzi la produzione complessiva di rifiuti.
Pochi, anzi pochissimi i comuni che tentano di effettuare la prescritta raccolta differenziata col sistema del “porta a porta”. Aspettano che la Provincia di Roma e la Regione Lazio gli tolgano le castagne dal fuoco, ma questi due enti sono ancor meno responsabili degli amministratori comunali, visto che non solo non hanno previsto (né tantomeno attuato) sistemi sanzionatori per chi continua ad essere fuori norma, ma non hanno neanche approntato un solo nuovo sito per ospitare la raccolta del rifiuto organico (che rappresenta oltre il 30% della nostra immondizia).
Da questa situazione di complessiva irresponsabilità politico-amministrativa si possono
prevedere due conseguenze: un innalzamento dello stato emergenziale (da Roma-Malagrotta all'intera Regione), a tutto vantaggio di chi propone da sempre nuove discariche, inceneritori ed impianti tmb; un uso sempre più disinvolto dei territori e dell'ambiente, condito da legislazione d'eccezione e repressione.
Sta di fatto che l'impianto dell'Inviolata è pieno e nessuno ha previsto un'alternativa che, per la popolazione locale, si chiama solo CHIUSURA. Per la società Eco Italia 87 il discorso è diverso: c'è spazio e tempo per una variante al progetto del sesto invaso. Il tutto, in mezzo ad un Parco regionale.
Guidonia, 27 luglio 2012
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