Mentre stiamo assistendo ad un balletto di politici di maggioranza, di finta opposizione PD e
di falsi ambientalisti sull’inevitabilità dell’impianto TMB all'Inviolata, che si vorrebbe “più
piccolo” o “tecnologicamente più avanzato” oppure ubicato in chissà quale altro posto, il CRA
ribadisce invece che:
L'IMPIANTO TMB ALL'INVIOLATA E' ILLEGITTIMO,
VA DEMOLITO!!!
Il fatto che l'impianto di trattamento meccanico biologico dei rifiuti - la cui costruzione da
parte del Gruppo Cerroni è in dirittura d'arrivo all'Inviolata di Guidonia - sia inutile (se si fa la
raccolta differenziata porta a porta, non serve), fuori tempo (dal 2020, recita la Direttiva UE sui
rifiuti, non si potranno più bruciare rifiuti riciclabili e tutti gli impianti di discarica, inceneritori e
TMB diventano inutili), nocivo (cagiona rumori e traffico di camion, ha bisogno di una “discarica
di servizio”, insiste su una falda acquifera inquinata, al centro di un Parco regionale ed a dieci metri
da ritrovamenti archeologici), già basterebbe a chiederne la chiusura. Ma, com'è ormai noto, tale
impianto è stato sottoposto ad una procedura autorizzativa illegittima: ASSENZA
DELL’AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA, in quanto mai richiesta né rilasciata dal MIBAC
nonostante sia necessaria ed obbligatoria per legge. Mancano, quindi, i titoli abilitativi alla sua
costruzione; in altri termini l’AIA del TMB è inefficace.
Il Ministero dei Beni culturali, venuto a conoscenza del fatto, ha inviato negli ultimi due
anni ben quattro lettere alla Regione Lazio e al Comune di Guidonia Montecelio (la prima lettera
risale a maggio 2012, molto tempo prima che, nel luglio 2013, i lavori del TMB iniziassero) con la
richiesta di sapere quali fossero state le procedure di concessione dell'Autorizzazione integrata
ambientale regionale e perché fosse mancante il parere paesaggistico, senza ottenere alcuna risposta
dai dirigenti regionali e dalla Giunta Zingaretti. Il MIBAC ha così dichiarato, con un proprio atto
ufficiale, l'impianto illegittimo.
La Procura della Repubblica di Tivoli, dopo una lunga inchiesta, ha ritenuto l'impianto TMB
da sottoporre a sequestro preventivo. Il Tribunale del Riesame di Roma ha recentemente
dissequestrato il manufatto di Cerroni, (http://www.aniene.net/blogs/cra/files/2014/09/comstampaabbaglio-
tribunale1.pdf) ma restano in piedi le accuse di illegittimità del procedimento autorizzativo
e continua l'inchiesta della Procura.
Gli Enti territoriali che dovrebbero tutelare la salute dei cittadini e l'ambiente (Regione
Lazio e Comune di Guidonia Montecelio, soprattutto) preferiscono tacere su queste accuse,
coprendo di fatto la palese illegittimità. L'Amministrazione guidoniana è, anzi, sempre più
favorevole all'impianto e, se si eccettua una sparuta minoranza, l'intero Consiglio comunale è
d'accordo con questa posizione o preferisce non muoversi, finendo per essere complice della ferita
amministrativo-legale. Tra l’altro, le autorità competenti (Regione e Comune) hanno omesso di
esercitare i poteri di vigilanza e controllo in materia di tutela del paesaggio, per la loro mancata
adozione degli idonei provvedimenti repressivi, come previsto dalla legge e, di conseguenza, sono
state diffidate prima e denunciate dopo all’autorità giudiziaria.
“ E ' incredibile – dicono i responsabili delle associazion i e dei comitati aderenti al CRA
– c he Rubeis e Zingaretti coprano l'irregolarità dell'autorizzazione alla costruzione del TMB.
L'impianto è illegittimo e va demolito, in quanto mancano i titoli abilitativi legali. Aspettiamo che
le istituzioni facciano ammenda della loro posizione, oltremodo fuori legge e collusiva con gli
interessi dell'azienda cerroniana”.
CRA di Guidonia Montecelio e Fonte Nuova
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