Fwd: I: Fwd: Mercati Contadini del Lazio numero 1
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Romina Polverini |
---------- Messaggio inoltrato ---------- Da: claudio roncella <claudiouman@y...
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Comitato Cittadini Marco Simone comitato.marcosimone@gmail.com
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a aditella, sindaco, vmarini2, ecipriani
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c.a. Sindaco e Vice Sindaco, Assessore Commercio del Comune di Guidonia Montecelio
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I “Mercati Agricoli di Vendita Diretta”, anche conosciuti come “Mercati Contadini” o “Farmer’s Markets” sono mercati agroalimentari di filiera corta, dove la vendita viene effettuata esclusivamente dai produttori agricoli, senza nessuna intermediazione commerciale.
Nel Lazio, specie negli ultimi anni, i “Mercati Contadini” sono in crescita costante e nella loro realizzazione sono impegnate reti sempre più ampie di produttori, associazioni e soggetti pubblici.
La Regione Lazio ed Arsial si occupano di promuoverne la conoscenza e la diffusione, e sul sito istituzionale dell’agenzia, www.arsial.it, nell’apposita sezione “Mercati di Vendita Diretta”, sono indicate tutte le informazioni sull’argomento: dal quadro normativo all’elenco dei Mercati attivi sul territorio regionale, con la segnalazione delle tre strutture - Mercato Agricolo di Vendita Diretta di Frasso Sabino (RI), Mercato Contadino di Velletri (RM), più il Mercato di Montepiano Reatino (RI) in fase avviamento – che in adempimento alla legge regionale n. 28/2008 “ Interventi regionali per la promozione dei mercati riservati alla vendita diretta da parte di imprenditori agricoli” hanno ricevuto o sono in procinto di ricevere un finanziamento pubblico.
Per saperne di più visita la sezione |
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Uno dei Mercati Agricoli di Vendita Diretta più importanti delle Regione è gestito da un piccolissimo Comune della Provincia Reatina, popolato da poche centinaia di residenti. Conosciamolo meglio …
Dopo un necessario periodo di rodaggio ha pienamente realizzato la sua mission, trasformandosi in una piacevole abitudine per la cittadinanza e in una concreta possibilità di profitto e promozione per i produttori agricoli del territorio. È il Mercato Agricolo di Vendita Diretta di Frasso Sabino, uno dei quattro mercati contadini del Lazio gestiti direttamente da una pubblica amministrazione. Un mercato capace di imporsi nel gradimento e nelle preferenze di un pubblico eterogeneo – composto da residenti della zona ma anche da un cospicuo numero di visitatori provenienti da tutta la regione – grazie ad un nuovo modello di acquisto responsabile, basato sul contatto diretto tra produttore e consumatore ed imperniato su alcune semplici peculiarità: tracciabilità garantita, qualità e freschezza delle materie prime, rispetto della stagionalità, riscoperta delle produzioni territoriali e abbattimento dell’impatto ambientale. Il Mercato Agricolo di Vendita Diretta di Frasso Sabino, aperto dal 2010, ha un nome accattivante, “Piazza del Contadino”, ed è la perfetta sintesi tra l’alta vocazione agricola dell’area, soprattutto olivicola, e la grande tradizione mercatale di questo piccolo comune, di soli 700 abitanti, dove dal 1955, ininterrottamente, si tiene a cadenza mensile “La fiera delle merci e del bestiame”, uno degli appuntamenti di riferimento, per ragioni storiche e commerciali, della Sabina e delle aree limitrofe.
Per ragioni logistiche “Piazza del Contadino” si svolge in contemporanea alla “Fiera” tradizionale, la prima domenica del mese, in località Osteria Nuova, in un’area appositamente adibita alle attività mercatali. Ad oggi, il Mercato di Vendita Diretta di Frasso Sabino si presenta come uno dei Mercati Contadini più importanti della regione, con 66 postazioni di vendita e un’affluenza di pubblico stimata intorno alle 7.000 unità per giorno di apertura. Ma anche una notevole vocazione socio-educativa, con molteplici iniziative dedicate alla riscoperta della cultura rurale, spesso rivolte ai più piccoli, che spaziano dalla promozione dei prodotti tipici, alla conoscenza delle specie animali o alla cura e alla salvaguardia del territorio.
In ogni periodo dell’anno, una visita a “Piazza del Contadino” è sempre una buona occasione per coniugare il piacere di una spesa ecosostenibile, sana e a “KM 0” con quello di una bella immersione nella vita di campagna. In un clima vagamente retrò di festa popolare, perfetto per una sana giornata in famiglia.
Dall’impegno di Slow Food, tramite la sua “Fondazione per la Biodiversità”, sono nati, già da qualche anno, I Mercati della Terra. Mercati di filiera corta, riservati alla vendita diretta dei soli agricoltori, creati nel rispetto della celebre filosofia slowfoodiana del buono, pulito e giusto: dove i produttori locali vendono direttamente ai consumatori, a prezzi giusti e garantendo metodi di produzione sostenibili per l'ambiente ed il territorio.
La loro diffusione, ampia su tutto il territorio nazionale, è considerevole anche al di fuori dei nostri confini: in Usa, in Austria, in Bulgaria, in Turchia e in Portorico, ma anche in aree strategicamente più complesse, come Libano e Israele. Nel complesso, la rete distributiva dei Mercati della Terra conta oramai centinaia di aderenti, che si propongono su scala internazionale come alternativa di qualità ai tradizionali canali di vendita, per approvvigionamento di cibo sano e di prodotti tipici o d’eccellenza.
Nel Lazio, ad oggi, operano sei Mercati della Terra, dislocati nelle province di Roma (Ciampino, Frascati, Mentana, Montecompatri e Anguillara Sabazia) e Latina (Terracina). Con una presenza media di 20 produttori per mercato e una disponibilità di prodotti che copre tutte le necessità alimentari: dagli ortofrutticoli al pane o alle carni, fino ai latticini, alle uova, alle birre artigianali, al vino e ai distillati, includendo molte specifiche tipicità.
L’accesso agli spazi di vendita dei Mercati della Terra è riservato esclusivamente a produttori selezionati - tramite visita in azienda – con particolare attenzione ai Presìdi Slow Food e le piccole realtà locali, esterne alla rete della Grande Distribuzione Organizzata. Come molti altri Mercati di Vendita Diretta, i Mercati della Terra sono retti da un proprio comitato di gestione, solitamente composto da produttori, enti pubblici, dalla Condotta Slow Food locale e semplici cittadini, che è responsabile della promozione del mercato, della selezione dei produttori e del rispetto del regolamento. I Mercati della Terra sono sempre teatro di eventi – Laboratori del gusto® o di educazione alimentare ed orticola, ma anche manifestazioni affini – per lo più orientati al consumo sostenibile e alla conoscenza diretta dei produttori, delle loro storie e delle peculiarità produttive di ciò che è in vendita. Il tutto, secondo i canonici principi di Slow Food: Buono (prodotti freschi e di stagione, salutari, di un gusto che stimola e soddisfa i sensi), Pulito (prodotti di provenienza locale, con coltivazioni e processi di produzione sostenibili per l'ambiente e rifiuto degli organismi transgenici) e Giusto (prezzi accessibili per i consumatori, compensi equi e giuste condizioni di lavoro per i produttori).
È uno dei mercati contadini più datati della capitale, ma anche uno dei più vivaci, animato con attività ricreative che fondono la passione per il cibo di qualità e per la natura incontaminata, con l’amore per l’arte e per la cultura. È il Mercato Contadino Tiburtino, una struttura che opera da diversi anni e si ripromette di diffondere la cultura della filiera corta, il rispetto dell’ambiente e l’educazione al consumo sostenibile.
Il mercato, promosso dalla Provincia di Roma tramite il progetto Coltivendo, è nato per iniziativa dell’ Associazione umanista “Futura”, che nel 2009 ha deciso di avviare un proprio farmer’s market con l’intento di rivalutare l’immenso serbatoio di tradizioni legate all’enogastronomia e all’agricoltura laziale, ma anche di migliorare la qualità della vita dei consumatori: tramite il sostegno all’economia territoriale e ai piccoli produttori locali, che forniscono alimenti sani, freschi, genuini e tipici (anche biologici certificati) ad un prezzo contenuto. Il Mercato Contadino Tiburtino si trova nel quadrante est della città, all’interno del Parco della Cacciarella (Via di Casal Bruciato n. 11 – Via Cipriano Facchinetti n. 30), in una location vivace ed ecologicamente responsabile, che favorisce la socialità e la nascita di nuove relazioni. Il Mercato conta 20 postazioni di vendita ed è aperto a cadenza bisettimanale, il martedì ed il sabato, sempre di mattina, dalle 08.00 alle 13.00. (ulteriori informazioni sono reperibili sul sito web www.mercatocontadino.com o sulla pagina Facebook della struttura www.facebook.com/mercatocontadino.tiburtino). A partire dalla prima settimana di ottobre il Mercato Tiburtino dispone di una postazione anche in provincia, a Guidonia Montecelio, all’interno del Parco di Via Polibio (zona Setteville nord - Marco Simone), aperta solo il sabato mattina dalle 08:00 alle 13:00, con una presenza media di 10 produttori.
Nel corso del tempo, il Mercato Contadino Tiburtino ha saputo segnalarsi per le svariate iniziative ed attività a carattere ludico-divulgativo, che normalmente accompagnano la vendita vera e propria. Attività finalizzate alla conoscenza dei prodotti tipici e all’adozione di uno stile di vita più sano, oppure eventi cultuali “tout court”, anche di grande rilievo, che hanno meritato l’attenzione dei media e incontrato il favore della clientela, facendone un approdo sicuro per golosi e salutisti della capitale.
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Dicembre, caratterizzato dalla piacevole atmosfera delle feste, offre sempre un delizioso mix di sapori. Una giostra di sensazioni gastronomiche che soddisfa anche i palati più difficili e che nei mercati contadini della nostra regione si declina in un’ampia disponibilità di prodotti freschi e di assoluta qualità.
Sui banchi della frutta fresca, stagionale, garantita e a km 0, in questo periodo abbondano mele, pere, uva, arance, kiwi, cachi e castagne. Senza dimenticare le prelibatezze di frutta secca, specialmente mandorle e nocciole. La verdura, sempre se fresca, offre grandi suggestioni gastronomiche e sapori assolutamente genuini, che rievocano tutto il patrimonio di cultura (e di gusto) della cucina romano-laziale. Broccoli, broccoletti, broccoli romaneschi, cavoli e cavolfiori, abbondano sui banchi dei mercati, magari accanto ad altre verdure tipicamente stagionali, come bietole, carote, finocchi, patate, porri, rape e zucche.
Per i consumatori più curiosi, una vera immersione nel gusto non può certo prescindere dai PAT, Prodotti Agroalimentari Tradizionali. Prodotti caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura, consolidate nel tempo secondo regole tradizionali, e inclusi nell’apposito registro del MiPAAF (Ministero Politiche Agricole Alimentari e Forestali), che per quanto concerne le produzioni laziali è costantemente aggiornato da Arsial. Le produzioni tipiche del periodo tardo-autunnale, censite nel registro PAT, suddivise tra prodotti freschi, trasformati, dolci e prodotti da forno, sono le seguenti. Prodotti freschi: Broccoletti sezzesi, Broccoletti di Anguillara, Broccolo Romanesco, Castagna di Terelle, Castagna Rossa del Cicolano, Finocchi della Maremma Viterbese, Marrone (dei Monti Cimini e di Cave), Marrone Antrodocano, Marrone di Arcinazzo Romano, Marrone di Latera e Marrone Segnino, Castagna “Mosciarella” di Capranica Prenestina, Nocciola dei Monti Cimini, Tartufo di Campoli Appennino, dei Monti Lepini, di Cervara, di Saracinesco. Prodotti Trasformati: Castagnaccio, Farina di Marroni, Fichi secchi di Sonnino, Fichi Sciroppati con nocciole, Marmellata di Agrumi, Marmellata di Castagne, Marmellata di Mele al Mosto cotto, Pere Sciroppate al Mosto, Pere sott’aceto e Zafferano della Valle dell’Aniene. Dolci e prodotti da forno: Ciambelle al mosto, Panpepato, Pangiallo, Torroncino di Alvito, Struffoli di Sezze e Lenola. Sono inseriti nel registro dei PAT regionali anche gli oli extravergine monovarietali delle cultivar Itrana, Carboncella, Marina, Olivastrone, Rosciola, Salviana e Sirole. Tra i PAT reperibili tutto l’anno, ma profondamente legati alla cucina stagionale, figurano invece svariate produzioni regionali. Molti legumi secchi (Cece del Solco Dritto, Cicerchia di Campodimele, Fagiolina Arsolana, Fagiolo a Pisello, Fagiolo Borbontino, Fagiolo Cappellette di Vallepietra, Fagiolo Ciabattone Piccolo, Fagiolo Cioncone, Fagiolo del Purgatorio di Gradoli, Fagiolo di Sutri, Fagiolo gentile di Labro, Fagiolo giallo, Fagiolo regina di Marano Equo, Fagiolo Solfarino, Fagiolo Verdolino, Fagiolone di Vallepietra, Farro dei Monti Lucretili, Farro del Pungolo di Acquapendente, Lenticchia di Onano, Lenticchia di Rascino, Lenticchia di Ventotene e Orzo perlato dell’Alto Lazio), ma anche dolci e prodotti da forno (Ciambelle all’Anice, Ciambelle all’Anice di Veroli, Ciambelle al Vino, Ciambelle al Vino moscato di Terracina, Tozzetti Viterbesi) e Mieli (Miele di Monte Rufeno, Miele monoflora di Eucalipto della Pianura Pontina e Miele di Santoreggia).
Sul piano dei prodotti a denominazione, la cui lavorazione è legata al solo territorio di origine, DOP (Denominazione di Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta), sono prettamente ricollegabili al periodo la Castagna di Vallerano DOP, tipica del piccolo centro del Viterbese, la Ricotta Romana DOP, prodotta in tutta la regione, la Nocciola Romana DOP, prodotta in provincia di Viterbo e nell’area nord della provincia romana, il Peperone di Pontecorvo DOP e il Fagiolo Cannellino di Atina DOP, espressioni tipiche del territorio ciociaro. Il quadro dei prodotti stagionali del Lazio a marchio DOP si completa con quattro grandi oli: gli extravergine di oliva DOP della Sabina, della Tuscia, delle Coline Pontine e di Canino.
Tra i prodotti regionali a marchio IGP, il periodo offreun prodotto simbolo della gastronomia territoriale: l’Abbacchio Romano.
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