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Malagrotta, processo per il gassificatore. Condannati Cerroni e Rando ma il Signore dei rifiuti a Guidonia è riverito

E il Supremo si presenta a Guidonia preoccupato per l’impianto bloccato
E’ ANDATO DI PERSONA A VISIONARE LE CARTE PER POTER IMPUGNARE L’ORDINANZA DEL MIBAC E INTANTO LAVORA
ANCHE AD UN LIBRO IL BLITZ
«Ma quello lì al bar non è Cerroni?». E ancora: «Ma che ci fa Cerroni in municipio? Non sarà mica evaso dagli arresti domiciliari? Ma non l’hanno appena condannato per i fatti di Malagrotta?». Un marziano verde pallido avrebbe certo sollevato meno attenzioni ieri mattina in piazza a Guidonia, la città dell’Aria ma anche la città della discarica dell’Inviolata.
Soprabito, immancabile cappelletto, distinto, per nulla ottantottenne, Manlio Cerroni è piombato nella sede del Comune di buona mattina a pochi giorni dalla revoca degli arresti domiciliari ed evidentemente assai interessato alle sorti del suo impianto di trattamento meccanico-biologico (Tmb) dei rifiuti di Guidonia bloccato da un'ordinanza della Soprintendenza.
IL PERMESSO
Il MiBac sostiene di non aver mai ricevuto la richiesta dell’indispensabile permesso paesaggistico, benché la nuova struttura sia quasi finita “a bocca” del sesto invaso della discarica, anch'esso sotto sequestro. Proprio mentre si diffondeva la notizia della sua condanna, Cerroni è entrato a Palazzo Guidoni per prendere visione delle carte a cui l'ordinanza del MiBac fa riferimento. Probabile che che l’imperatore dei rifiuti stia preparando il ricorso al Tar per le due società coinvolte; la Colari e la EcoItalia 87. Senza delegare: i documenti è venuti a prenderli di persona. E senza preavviso. Un blitz, insomma, che pure ha sottratto tempo alla sua prossima impresa. Letteraria. «È pronto il mio saggio storico - l’hanno sentito ricordare - sul trattamento dei rifiuti nel mondo a partire dal 1946». Excursus stampato su carta riciclata, ci mancherebbe. Cerroni era accompagnato da due stretti collaboratori, Angelo Deodati e Francesco Zadotti. Il primo dell'amministrazione ad incontrarlo, per caso al bar, è stato l'assessore alle Finanze Adriano Mazza.
LE TRE LETTERE
Poi subito negli uffici dell'Urbanistica: delle tre lettere protocollate dal Mibac, a cui si fa riferimento nell'ordinanza, alla fine è saltata fuori solo l'ultima, datata 20 dicembre 2013. In quel turbinio di carte e faldoni, Cerroni ha allora gelato l’ufficio: «Guardi che sono stato in galera», ha detto a una delle impiegate. Nell'attesa Cerroni è rimasto con l'assessore all'Urbanistica, Massimo Casavecchia, e con quello alle Finanze, Adriano Mazza. Di sicuro si saranno confrontati sul Tmb, progettato per ingoiare 190mila tonnellate l'anno. Un argomento che divide la città: chi lo ritiene l'unico modo per chiudere il ciclo dei rifiuti e chi lo vede come un'ulteriore fabbrica di immondizia, peraltro sorta su un'area inquinata e contaminata, secondo l’Arpa. Ieri Cerroni è andato via senza tutto quello che cercava, ma negli uffici non disperano di trovare il resto. Per ora è un mistero guidoniano.
Elena Ceravolo

mentre le associazioni sono ancora in attesa di ricevere documenti richiesti da 15 giorni!

Mail inviata al Sindaco di Guidonia dal presidente dell’Associazione onlus "Amici dell'Inviolata", in merito all’articolo apparso sul Messaggero in data 24 Aprile:
Faccio umilmente notare che il sottoscritto, a nome dell'associazione onlus "Amici dell'Inviolata" ha protocollato, lo scorso 9 aprile, regolare richiesta di accesso agli atti con eventuale estrazione di copia presso il settore Urbanistica del Comune di Guidonia Montecelio, al fine di visionare il recente scambio di missive tra il dirigente dello stesso settore, ing. Umberto Ferrucci, e la Soprintendenza ai Beni paesaggistici per il Lazio (MIBACT), sulla vicenda relativa alla sospensione della costruzione del TMB in località Inviolata.
Dopo quindici giorni non mi è stato ancora permesso l'accesso agli atti, mentre leggo dal quotidiano Il Messaggero in data odierna che al sig. Cerroni è stato dato materiale da lui richiesto brevi manu e con tanto di assistenza assessorile.
Spero di avere quanto prima una condanna a mio carico per poter avere anche io diritto facilitato all'accesso ad atti pubblici.
Grazie per l'attenzione ed in attesa di notizie relative, invio cordiali saluti
Umberto Calamita
(pres. Associazione onlus "Amici dell'Inviolata")







http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/23/rifiuti-malagrotta-manlio-cerroni-condannato-a-un-anno-di-carcere/961222/


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