Inviolata, stop a autorizzazioni regionali a Colari
Rubeis: <Prima Conferenza dei servizi su Piano di caratterizzazione>
Il sindaco di Guidonia Montecelio, Eligio Rubeis, sarà presente in Regione mercoledì prossimo, l’8 gennaio, per chiedere la sospensione della Conferenza dei servizi convocata quel giorno per procedere al riesame dell’autorizzazione integrata ambientale chiesto da Colari relativamente ad una discarica di servizio a disposizione dell’impianto di Tmb pari a 500mila metri cubi, oltre ad una ulteriore richiesta di abbancamento nella vecchia discarica capace di accogliere - si desume dalla seppur scarsa documentazione fornita dalla Pisana al Comune - una eccedenza pari a 87mila tonnellate di tal quale proveniente dai comuni fuori legge che ancora sversano all’Inviolata.
La richiesta di Rubeis alla Regione sarà formalizzata già martedì prossimo in una lettera indirizzata agli uffici competenti e, per conoscenza, ai vertici politi, nelle persone del Presidente Nicola Zingaretti e dell’assessore alla gestione della emergenza rifiuti Michele Civita. <Questa decisione - spiega Rubeis - nasce dalla esigenza di acquisire ulteriore documentazione della quale il Comune è sprovvisto.
L’integrazione sulla quale ci viene ora richiesto un parere non è infatti supportata da alcuna comprovata base documentale, né essa può trovare giustificazione nella informazione tecnica del progetto dell’impianto così come approvato dalla Regione Lazio nel 2007, autorizzato nel 2010.
Si tratta oggettivamente di una capacità di trattamento abnorme rispetto alle potenzialità dell’impianto in via di realizzazione. Autorizzato dalla Regione a trattare fino a 190mila tonnellate, sul quale la mia amministrazione, seppur con riserva, dette parere favorevole tre anni orsono.
Qualcosa non quadra, ed il fatto che gli enti preposti non abbiano fornito tutte le pezze d’appoggio necessarie a farci capire come stiano le cose, non fa che indurmi a pensare che l’impianto di Guidonia potrebbe divenire disponibile, nei disegni di Civita e Zingaretti, ad accogliere i rifiuti romani salvando dalla emergenza anche politica la giunta capitolina e quella della stessa Regione Lazio. Altrettanto incomprensibile è il punto che riguarda la richiesta di Colari di utilizzo di un ulteriore abbancamento per 87mila tonnellate dove continuare a smaltire il tal quale di quei comuni che, nonostante la ordinanza regionale dell’agosto scorso imponesse loro di mettersi a norma, non hanno avviato la raccolta differenziata>. Per Rubeis, il secondo motivo fortemente vincolante è il
Piano di caratterizzazione della discarica dell’Inviolata consegnato nei giorni scorsi da Arpa Lazio.
<Per la prima volta nella storia del sito di smaltimento, l’agenzia regionale preposta ai controlli ci consegna uno studio completo relativo al livello di compromissione ambientale dell’area dell’Inviolata, sulla quale da oltre trent’anni insiste una discarica per lo smaltimento dei rifiuti non pericolosi. Un accertamento del rischio reso possibile dalla determinazione con la quale la mia amministrazione,a fine 2011, ha obbligato gli enti competenti, il gestore, nel rispetto della normativa, ad avviare quella procedura amministrativa che oggi ci consegna un accertamento del livello di compromissione ambientale, un primo passo per procedere, obbligandolo alla società Ecoitalia srl-Colari, ad una eventuale bonifica nella migliore delle ipotesi, ad una fase di gestione ottimale del rischio nelle peggiori. Quali di queste strade saremo portati a percorrere non potrà che dircelo uno studio di esperti, eseguito da una università pubblica, sul livello di inquinamento ambientale di cui potrebbe aver risentito l’intero bacino idrico dell’Aniene, anche se accertamenti della Asl su di un’area più ampia, effettuati sui pozzi artesiani, abbiano escluso anche lo scorso anno una compromissione della falda acquifera. Ad una prima, sommaria visione del Piano - aggiunge il sindaco - e prima che il contenuto diventi oggetto di una Conferenza dei servizi già convocata per il prossimo 28 gennaio presso la sala giunta del comune, il documento consegnato dall’Arpa dà indicazioni tutt’altro che rassicuranti. Nelle varie fasi di verifica, esso ha infatti accertato, attraverso i carotaggi eseguiti in 18 punti individuati lungo il perimetro della discarica, che la presenza di inquinanti e contaminanti in alcuni casi è a livelli di allarme. I tecnici dell’agenzia regionale hanno rilevato, in quantità assai consistenti, elementi estranei al rifiuto domestico come il tallio e il cobalto, circostanza che lascerebbe presupporre come in anni passati, probabilmente lontani, quando ossia la gestione del sito avveniva senza i controlli di legalità che la mia amministrazione ha imposto, si siano verificati casi di smaltimento di rifiuti speciali e ospedalieri. La discarica dell’Inviolata, per la sua stessa conformazione - conclude Rubeis - paga oggi forse la impossibilità di bonificare la parte più antica del sito, ovvero quella priva purtroppo di ogni diaframma a protezione del terreno sottostante, sia nella sua superficie che negli strati più profondi. Le risultanze dell’Arpa, impongono quindi a noi tutti una sospensione delle autorizzazioni regionali in corso di approvazione a favore di Colari. I nuovi provvedimenti infatti, se ci saranno, non potranno che essere subordinati a quanto verrà stabilito nel tavolo del 28 gennaio. Resto convinto della necessità di costruire un impianto che chiuda il ciclo dei rifiuti, ma non posso pensare di farlo senza la giusta valutazione del rischio relativo allo stato di compromissione ambientale dell’area della Inviolata, oggi che un Piano definitivo ci consegna un quadro complessivo preciso di tale condizione>.
Guidonia lì, 4 gennaio 2014
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