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Ordinanza cautelare e decreto sequestro


SABATO 11 GENNAIO 2014
   
ordinanza cautelare e decreto sequestro. rifiuti Roma Latina 1a parte Cerroni Landi

Rando Sicignano Fegatelli De Filippis Giovannetti
 
N. 7449/2008 R.G.N.R.

N. 13928/2008 R.G.GIP
T R I B U N A L E O R D I N A R I O D I R O M A
 

SEZIONE DEI GIUDICI PER LE INDAGINI PRELIMINARI - UFFICIO 5°

(tel. 0638792047 – fax 0638792548)
ORDINANZA APPLICATIVA DI MISURE
CAUTELARI PERSONALI
 
E DECRETO DI SEQUESTRO PREVENTIVO



- art. 272 e seg., 321 c.p.p. -
  
Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale Ordinario di Roma, ufficio 5°, dott. Massimo Battistini,

letti gli atti del procedimento penale recante i numeri suindicati nei confronti di:
 

1.1. CERRONI Manlio nato il 18 novembre 1926 a Pisoniano (RM), ivi anagraficamente residente in via




Colle n. 42, residente di fatto in Roma, Piazzale Roberto Schuman n. 29, elettivamente domiciliato presso
 
l’avv. Giorgio Martellino con studio in Roma, Viale Giulio Cesare n. 7 (come da verbale di interrogatorio del

29 ottobre 2012, fald. 31, pag. 5286) gia elettivamente domiciliato presso il prof. avv. Bruno Assumma con studio in Roma, Via Oslavia n. 14 (come da dichiarazione resa nell’atto di nomina del difensore depositato il 30 dicembre 2010 e pervenuto il 10 gennaio 2011, fald. n. 1, pag. 3 e 4),

difeso dal prof. avv. Bruno Assumma con studio in Roma, Via Oslavia n. 14 (come da atto di nomina sopra indicato) e

dell’avv. Giorgio Martellino con studio in Roma, Piazzale delle Mdeglie d’Oro n. 7 (come atto di nomina depositato il

14 aprile 2009, fald. 2, pag. 36);

1.2. RANDO Francesco nato il 2 agosto 1937 a Genova, residente in Roma, Via Mar della Cina n. 248, sc.




B, int. 9, elettivamente domiciliato presso il prof. avv. Bruno Assumma con studio in Roma, Via Oslavia n. 14
 
(come da dichiarazione resa nell’atto di nomina del difensore depositato il 27 gennaio 2011, fald. n. 1, pag. 5





e 6 e da atti di nomina di difensore pervenuti il 25 marzo 2011 e 18 maggio 2011 contenuti nel procedimento
  
riunito proveniente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Velletri, fald. 12) gia

domiciliato in Roma, Via Mar della Cina n. 248, sc. B, int. 9 (come da dichiarazione contenuta nell’atto di





nomina di difensore datati 2 dicembre e 7 febbraio 2011 contenuti nel fascicolo del procedimento riunito
  
proveniente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Velletri, fald. 12),

difeso dal prof. avv. Bruno Assumma con studio in Roma, Via Oslavia n. 14 (come da atti di nomina sopra indicati) e

dall’avv. Sonia D’Angiulli con studio in Roma, Piazza Adriana n. 20 (come da atti di nomina sopra indicati fald. 12 e

da atti di nomina depositati il 13 novembre 2012, fald. 41, pag. 925 e fald. 31 pag. 5342). Risulta inoltre indicazione del




prof. avv. Franco Giampietro con studio in Roma, Via Franco Sacchetti n. 114, quale difensore di fiducia in atto del


procedimento n. 18952/12 R.G.N.R. depositato il 16 novembre 2012, fald. 31 pag. 6175, senza atto di nomina);
 
1.3. LANDI Bruno nato il 19.09.1939 a Capalbio, residente e domiciliato in Roma via Mauriac n. 27 (come





da dichiarazione resa nell’atto di nomina di difensore depositato il 20 marzo 2012 2011 contenuto nel


procedimento riunito proveniente dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Velletri,
  
fald. 12, all. Z/3);

difeso di fiducia dall’avv. Sonia D’Angiulli con studio in Roma, Piazza Adriana n. 20 (come da atto di nomima sopra

indicato);

1.4. SICIGNANO Giuseppe nato a Pisoniano (RM) il 07.11.1956 e residente a Cave, Via Speciano n. 98 ed




elettivamente domiciliato presso l’avv. Domenico Oropallo con studio in Latina, Via Fratelli Bandiera n. 6
 
(come da dichiarazione resa nell’istanza depoistata il 24 ottobre 2012, fald. 31, pag. 5333) gia domiciliato in

Cave (Roma), Via Speciano 98 (come da atto di nomina di difensore pervenuto il 20 maggio 2011 contenuto





nel fascicolo del procedimento riunito proveniente dalla Procura della Repubblica di Velletri fald. 12
  
sottosfascicolo nomine difensori),

difeso dall’avv. Domenico Oropallo con studio in Latina, Via Fratelli Bandiera n. 6 (come da dichiarazione resa

nell’istanza depositata il 24 ottobre 2012, fald. 31, pag. 5333) e dall’avv. Sonia D’Angiulli con studio in Roma, Piazza

Adriana n. 20 (come da atto di nomina di difensore pervenuto il 20 maggio 2011 contenuto nel fascicolo del

procedimento riunito proveniente dalla Procura della Repubblica di Velletri, fald. 12 sottosfascicolo nomine difensori);

1.5. FEGATELLI Luca nato il 20.12.1964 a L’Aquila e residente a Antrodoco (RI) in via Cavour,




elettivamente domiciliato presso l’avv. Domenico Oropallo con studio in Latina, Via Fratelli Bandiera n. 6
 
(come da atto di nomina pervenuto il 31 ottobre 2012, fald. 31, pag. 5333),

difeso di fiducia dall’avv. Domenico Orpallo con studio in Latina, Via Fratelli Bandiera n. 6 (come da atto di nomina

pervenuto il 31 ottobre 2012 fald. 31 pag. 5333);

1.6. DE FILIPPIS Raniero Vincenzo, nato a Fondi (LT) il 6 ottobre 1954 e residente a Roma in via




Guglielmo Massaia n. 65, scala A2, interno 3;
 
1.7. GIOVANNETTI Romano nato il 1.10.1951 a Serravalle Pistoiese;

1.8. ZAGAROLI Mauro nato il 14.01.1952 a Roma e ivi residente in via Riccardo Foster n. 144,

elettivamemte domiciliato presso l’avv. Emilio Ricci con studio in Roma, Via Premuda n. 18 (come da atto di





nomina di difensore pervenuti il 15 dicembre 2010 e 5 dicembre 2011 contenuti nel fascicolo del procedimento


riunito proveniente dalla Procura della Repubblica di Velletri fald. 12 e atto di nomima depositato il 24
  
ottobre 2012, fald. 30, pag. 5212),




difeso dall’avv. Emilio Ricci con studio in Roma, Via Premuda n. 18 (come da atti nomina sopra indicati);
 
1.9. GUIDOBALDI Bruno nato il 25.11.1948 a Genzano di Roma ivi residente e domiciliato ex art. 161 -

162 c.p.p. in via Collepardo n. 7 (come da atto di nomina e comunicazione del domicilio dichiarato pervenuto





il 7 giugno 2011 contenuto nel fascicolo del procedimento riunito proveniente dalla Procura della Repubblica
  
presso il Tribunale Ordinario di Velletri fald. 12 sottosfascicolo relativo alle nomine dei difensori)




3
 
1.10. GIOVI Piero nato il 31.03.1945 a Roma, ivi anagraficamente residente in Via Aurelia



n. 884, elettivamente domiciliato presso il prof. avv. Bruno Assumma con studio in Roma,
Via Oslavia n. 14 (come da dichiarazione resa nell’atto di nomina del difensore depositato il

27 gennaio 2011 e pervenuto l’1 febbraio 2011, fald. n. 1, pag. 6 e 7),

difeso dal prof. avv. Bruno Assumma con studio in Roma, Via Oslavia n. 14 (come da atto di

nomina sopra indicato);

1.11. BARGAGNA Giovanna nata il 25 marzo 1950 a Roma, residente a Morlupo (RM),

2.12. MAGNANTE Italia nata il 28.10.1959 a Veroli (FR) e residente a Labico (RM) in



via Agrolatino nr. 128;
1.13. ERMOLLI Fabio nato il 05.2.1962 a Roma, residente e domiciliato ex art. 161 c.p.p.

(a seguito di notificazione in data 29 novembre 2010 di avviso richiesta proroga indagini

contenente gli avverimenti di cui all’art. 161 c.p.p., fald. 4, sottofascicolo pag. 685) in Fano



(PU), Via Galantara n. 4/B;
difeso di fiducia dall’avv. Fabio Alonzi con studio in Roma, Via Gualtiero Serafino n. 8 (atto di

nomina depositato il 3 dicembre 2010, fald. 1, pag. 3)

1.14. VITALI Benito nato il 07.06.1935 a Ravenna, Amministratore Unico della Societa



Galeria Scavi S.r.l.;
2.15. MURATORI Marco nato il 04.12.1953 a Roma, Direttore dei Lavori della Cava di



sabbia e ghiaia sita in localita Monti dell’Ortaccio Ponte Galeria;
3.16. BELLU Stefano nato il 23.01.1947 a Roma, Amministratore Unico della Societa



Sestilia Fondiaria S.r.l. e consigliere di amministrazione della Societa Pisana Immobiliare


S.r.l;

4.17. SCAGLIONE Carmelina nata il 6.11.1944 a Roma, Presidente del C.d.A. della



Societa Pisana Immobiliare S.r.l;
5.18. RUSCITTI Flaviano, nato il 13.07.1962 a Roma, in qualita di consigliere di



amministrazione della Societa Pisana Immobiliare S.r.l.;
6.19. MAROTTA Mario nato il 3 aprile 1974 a Roma e residente in Roma, Via XXI



Aprile 15;
7.20. MARRAZZO Piero nato il 29 luglio 1958 a Roma e residente a Riano (RM), via



Tiberina km. 9+200;
8.21. PRESUTTI Avilio nato il 15 gennaio 1961 a Roma e ivi residente in piazza di S.



Salvatore in Lauro 10, interno 2;
PONTINA AMBIENTE S.r.l. in persona del l. r. ing. Francesco RANDO - avv. Sonia D’Angiulli



con studio in Roma, Piazza Adriana n. 20 domiciliato in Roma, Via Mar della Cina n. 248, sc. B,
int. 9 (come da nomina depositata nel procedimento riunito proveniente dalla Procura della

Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Velletri, fald. 12)



E. GIOVI S.r.l.
 
4
 
INDAGATI
 
in ordine ai seguenti reati (raggruppati per oggetto omogeneo):
 
A) IL REATO ASSOCIATIVO
 
- CERRONI Manlio, quale promotore, organizzatore e dominusincontrastato del sodalizio


criminale, nonché in qualità di amministratore di fatto o di diritto delle numerose aziende che

compongono il suo Gruppo imprenditoriale;

- LANDI Bruno, quale organizzatore dell’associazione, stretto collaboratore del CERRONI,

legale rappresentante di numerose società riconducibili allo stesso, presidente di Federlazio

Ambiente, ma soprattutto con il ruolo di “cerniera” tra il gruppo CERRONI e le strutture

politico-amministrative della Regione Lazio, coinvolte nell’attività istruttoria nei confronti di

imprese riconducibili al CERRONI;

- RANDO Francesco, quale amministratore unico di molte delle imprese riconducibili al

CERRONI e storico “braccio destro” del medesimo;

- GIOVI Piero, quale socio di molte delle imprese riconducibili al CERRONI e storico

collaboratore dello stesso;

- SICIGNANO Giuseppe, quale supervisore delle attività operative condotte presso gli

impianti di Cecchina in Albano Laziale (discarica e trattamento meccanico-biologico);

- FEGATELLI Luca, quale dirigente dell’Area Rifiuti della Regione Lazio dal 30.06.2008

(data di cessazione del Commissario Straordinario ai Rifiuti della Regione Lazio) al

17.12.2008, di Direttore della Direzione Regionale Energia e Rifiuti dal 18.12.2008 al

28.04.2010, e da tale data di Direttore vicario e direttore del Dipartimento Istituzionale e del

Territorio della Regione Lazio, e comunque di soggetto in grado, per la sua influenza, di

determinare, anche in modo informale, le linee di condotta dell’amministrazione regionale in

senso favorevole alle aziende del CERRONI per tutto quanto concerne la gestione dei rifiuti;

- DE FILIPPIS Raniero, in qualità di responsabile del Dipartimento del Territorio della

Regione Lazio dal 01/10/2007 al 14/10/2010;

- Hermanin Giovanni, in qualità di politico di primo piano nel panorama laziale, nonché di

soggetto incardinato all’interno del Consorzio CO.E.MA. e di figura raccordo tra Manlio

CERRONI e Raniero DE FILIPPIS;

- GIOVANNETTI Romano, in qualità di capo segreteria dell’Assessore alle Attività Produttive

e Politiche dei Rifiuti della Regione Lazio Pietro di Paolantonio, con il ruolo di punto di snodo

tra LANDI e l’ignaro assessore, nonché di “dirigente ombra” dell’Area Rifiuti della Regione

Lazio;
[unitamente a DI CARLO Mario, già assessore della Regione Lazio nel corso del 2008, e

Arcangelo SPAGNOLI, in qualità di Responsabile Unico del Procedimento in seno al

Commissario Delegato per l’Emergenza Ambientale nel territorio della Regione Lazio fino al 30

giugno 2008, entrambi deceduti],
 
 
A) in ordine al delitto p. e p. dall’articolo 416 c.p. per essersi tra di loro associati, il CERRONI in qualita di promotore,

il LANDI in qualita di organizzatore, gli altri in qualita di compartecipi, al fine di commettere una serie indeterminata di

reati di abuso di ufficio, falso in atto pubblico, traffico di rifiuti, truffa aggravata, frode in pubbliche forniture, gestione

illecita di rifiuti e comunque qualsiasi atto o attivita illeciti necessari a consentire il mantenimento o l’ampliamento

della posizione di sostanziale monopolio del CERRONI Manlio e delle sue aziende nel settore della gestione dei rifiuti

solidi urbani prodotti dai comuni insistenti all’interno della Regione Lazio.

Reati tutti descritti compiutamente nei Capi che seguono.

In Roma, Albano Laziale ed altri luoghi sino a data odierna.
 
B) ALBANO LAZIALE – FRODI, TRAFFICO DI RIFIUTI E REATI AMBIENTALI

- RANDO Francesco in qualità di legale rappresentante della Pontina Ambiente s.r.l. sino alla

fine del mese di novembre 2012 e della E. GIOVI s.r.l., e comunque di braccio destro del

CERRONI nella gestione delle aziende al medesimo riconducibili;

- CERRONI Manlio e LANDI Bruno, in qualità di amministratori di fatto della medesima

società (e il secondo in qualità di quale fiduciario del CERRONI per il Lazio meridionale,

referente dei coindagati), della discarica e dell’annesso impianto di trattamento meccanicobiologico

dei rifiuti urbani e assimilati sita in Cecchina di Albano Laziale, di proprietà della

Pontina Ambiente s.r.l.;

- SICIGNANO Giuseppe, quale preposto all’impianto di trattamento meccanico biologico

“TMB” gestito dalla Pontina Ambiente S.r.l.,

- GIOVI Piero, quale socio delle società detentrici di parte del capitale sociale della medesima

(P. GIOVI srl ed E. GIOVI srl) e concorrente morale del reato;

- ZAGAROLI Mauro in qualità di responsabile IPPC dell’impianto di trattamento meccanico

biologico “TMB” gestito dalla Pontina Ambiente S.r.l.;

- GUIDOBALDI Bruno, in qualità di direttore tecnico dell’impianto di trattamento meccanico

biologico “TMB” gestito dalla Pontina Ambiente S.r.l.:
- MAGNANTE Italia, quale segretaria e factotum delle varie società riconducibili al


CERRONI, nonché consigliere di amministrazione della Pontina Ambiente srl:
 
B) del delitto p. e p. dagli articoli 110 c.p., 81 cpv. c.p., 260 del d.lgs n. 152/2006 perche anche in tempi diversi ed in
 

concorso tra loro, nelle qualifiche ut supra, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con piu operazioni e attraverso




l'allestimento di mezzi e attivita continuative organizzate, gestivano abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti.


In particolare, la Pontina Ambiente e autorizzata per ricevere RSU e RSAU (codice CER 200301, rifiuti urbani non

differenziati) dai comuni limitrofi. L’attivita di recupero avviene nell’impianto di Trattamento Meccanico - Biologico

(TMB), dove il rifiuto solido urbano indifferenziato viene inizialmente separato in due aliquote, il c.d. “materiale

umido” ed il c.d. “materiale secco”.

Il materiale umido, dopo avere trascorso un periodo in un’area di ossidazione/stabilizzazione biologica, va a costituire

la c.d. “Frazione Organica Stabilizzata” (FOS).

La residua frazione secca, invece, dopo ulteriori trattamenti e raffinazioni si separa (al netto della c.d. “perdita di

processo”, costituita dalla parte di umidita che, stante il fenomeno dell’evaporazione e dell’essiccamento, si disperde

lungo il trattamento) risultera costituita da:

a) Combustibile Da Rifiuto (CDR, codice CER 191210), che dovrebbe essere avviato a termovalorizzazione in appositi

impianti;

b) metalli ferrosi e alluminio, che sono avviati a recupero;

c) scarti di lavorazione (c.d. “sovvalli”, codice CER 191212, e segnatamente gli altri rifiuti - compresi materiali misti -

prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211*, ossia gli scarti contenenti

sostanze pericolose), che vengono parimenti inviati a smaltimento in discarica.

Il progetto presentato ed autorizzato della Pontina Ambiente prevedeva, a fronte delle quantita di rifiuti in ingresso, la

produzione di altrettante aliquote in uscita secondo le seguenti percentuali:

1.43% CDR;

2.22% scarti di lavorazione;

3.13% FOS;

4.17% perdita di processo;
 

4% materiali ferrosi;


1.1% alluminio.


La tariffa corrisposta alla Pontina Ambiente per le operazioni di recuparo e smaltimento RSU era stata


determinata con decreto commissariale n. 4 del 03 marzo 2006, sulla base dei criteri previsti dal decreto


commissariale n. 15 del 11 marzo 2005 (relativo alle modalità di determinazione della tariffa di accesso in


discarica o in impianto di trattamento, successivamente ratificato dalla D.G.R. Lazio n. 516 del 2008), in


occasione dell’autorizzazione all’adeguamento del VI invaso della discarica, in euro 82,3277 (al netto degli

oneri di post-gestione per un valore di 6,90 euro/T, delbenefit ambientale a favore del Comune di Albano




in 7,40 euro/T e del tributo speciale di cui alla L.R. 42/98 in 1,54 euro/T) per ogni tonnellata di rifiuti


conferita all’impianto, tariffa che la Regione avrebbe dovuto rivedere annualmente a consuntivo.


L’importo tariffario era stato tuttavia calcolato tenendo a riferimento una produzione di CDR pari al 29%


dei RSU in ingresso, con conseguente invio di tale materiale a termovalorizzazione presso i due


stabilimenti di Colleferro, condotti rispettivamente dalla società E.P. Sistemi s.p.a e dalla Mobilservice


s.r.l., estranee al Gruppo CERRONI.


La percentuale di CDR effettivamente inviata a recupero energetico si attestava invece su uno standard di


termovalorizzazione del CDR pari a circa il 15% (addirittura pari a poco più del 11% nel 2006, raggiungendo


il 14,87% nel 2012), laddove: a) una parte del CDR non inviato a Colleferro per la combustione veniva


smaltito in discarica come “sovvallo” (mediante attribuzione di un codice CER differente da quello


corrispondente alla caratteristica del rifiuto) quasi a “costo zero” (salvo il pagamento della c.d.


“ecotassa” e del costo di movimentazione interna); b) una parte dei RSU in ingresso non veniva neppure


sottoposto al ciclo completo trattamento e quindi smaltito in discarica alcor prima di essere trasformato


in CDR.


Il CDR prodotto e non termovalorizzato, ovvero i rifiuti non sottoposti a trattamento, venivano pertanto


smaltiti nella stessa discarica della Pontina Ambiente, provocando così: da un lato, la più rapida


saturazione dei volumi di discarica, con conseguente superamento delle volumetrie disponibili; dall’altro,


la creazione di un ingiusto profitto derivante dalla differenza tra l’importo tariffario percepito e quanto


effettivamente speso per l’invio a termovalorizzazione del materiale (vedi capi che seguono).


Ed infatti, su 972.423 (tonnellate di RSU in ingresso nel periodo gennaio 2006 - agosto 2012, avrebbero


dovuto essere conferite ai termovalorizzatori di Colleferro 265.697 tonnellate di CDR (pari 29% dei RSU in


ingresso), laddove in concreto ne erano stati avviate alla termovalorizzazione solamente 111.028


tonnellate (pari a circa il 12,12%).


Reato commesso in Albano Laziale sino all’agosto 2012.

- RANDO Francesco, CERRONI Manlio, LANDI Bruno, SICIGNANO Giuseppe, GIOVI Piero, ZAGAROLI

Mauro, GUIDOBALDI Bruno, tutti nelle qualifiche descritte al Capo B) che precede:
  

C) del reato p. e p. dall’articolo 256 comma 1, lettera a), del d. lgs. 152/2006, 110 c.p. perché, con la

condotta descritta al capo che precede e nelle qualifiche ut supra, in concorso tra loro effettuavano




operazioni di smaltimento in discarica di ingenti quantitativi rifiuti speciali non pericolosi con codice CER


191210 (CDR) in assenza di autorizzazione.


Reato commesso in Albano Laziale sino a tutto il mese di agosto 2012.


D) del reato p. e p. dall’articolo 256 commi 1, lettera a), e 5 del d. lgs. 152/2006, 110 c.p. perché, in


concorso tra loro, nella gestione dei metalli ferrosi derivanti dalla separazione a mezzo di deferrizzatore


posto lungo la linea di produzione del CDR, non codificando correttamente i metalli ferrosi con il CER


191202 (metalli ferrosi), bensì miscelando gli stessi agli scarti derivanti dal trattamento meccanico,


attribuendo a tutti il CER 191212 (altri rifiuti - compresi materiali misti - prodotti dal trattamento


meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 191211) e quindi


7

smaltendoli presso la discarica di servizio come “sovvalli”, effettuavano operazioni di smaltimento in

discarica di rifiuti non pericolosi in assenza di autorizzazione anziché destinarli al recupero, come tra
 
 

l’altro previsto dagli artt. 179 (Criteri di priorità nella gestione dei rifiuti), 181 (recupero dei rifiuti) e

182 (smaltimento dei rifiuti) del D.Lgs. 152/2006.





Reato commesso in Albano Laziale sino all’agosto 2012.


E) del reato p. e p. dall’articolo 256 comma 4 del d. lgs. 152/2006, 110 c.p. perché, in concorso tra loro,

non osservavano le prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni all’esercizio dell’impianto di

TMB. Esso, infatti, avrebbe dovuto essere dotato di una linea di recupero e trattamento di raffinazione dei

metalli ferrosi e non ferrosi (linea 3) indicata sul titolo autorizzativo, di fatto non realizzata

nell’impianto.

Reato commesso in Albano Laziale sino all’agosto 2012.

F) del reato p. e p. dall’articolo 256 comma 3, con riferimento all’articolo 208, comma 19, del d. lgs.

152/2006, 110 c.p. perché, in concorso tra loro, esercitavano la discarica sita in Albano Laziale, Frazione

Cecchina, località Roncigliano, in difetto di autorizzazione, avendo in particolare abbancando rifiuti sul VI

invaso, per volumi eccedenti il 10% rispetto al quantitativo autorizzato e, quindi, soggetti alla

presentazione di nuova richiesta di autorizzazione.

Ed infatti le volumetrie abbancate, sia in scavo che in rilevato, sul VI invaso sono risultate essere pari a

471.934 mc, laddove il progetto dell’invaso in parola, autorizzato con Decreto della Regione Lazio 12

aprile 2002, n. 10, prevedeva una volumetria di 420.000 mc (quindi ben 51.934,649 mc in più del volume

autorizzato), valore superiori al 10% del volume iniziale e quindi non compreso nella definizione di

variante non sostanziale, condizione che avrebbe, quindi, necessitato la presentazione di un nuovo

progetto.

In Albano Laziale, nel periodo febbraio/ottobre 2010.

G) del reato p. e p. dagli artt. 61 n. 7), 81-110-112 n. 1), 356 c.p. perché, nelle qualifiche descritte al

capo B), in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, nell’esecuzione

dell’appalto per lo smaltimento dei rifiuti intercorrenti tra la Pontina Ambiente srl e i comuni di Albano

Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano, Lanuvio, Marino, Nemi, Pomezia, Rocca di Papa,

avviando a termovalorizzazione un quantitativo annuo di CDR inferiore a quello dichiarato (condotta

decritta al Capo B) ed incrementando unilateralmente la tariffa per la termodistruzione, anche sul

quantitativo di CDR mai prodotto o comunque mai combusto, commettevano frode nell’esecuzione del

predetto appalto, conseguendo, nel periodo 2006–2012 una indebita percezione di euro 10.900.910 (di cui

euro 4.902.507 per il minor avviamento alla termovalorizzazione ed euro 5.998.403 per aumento

unilaterale della tariffa di avviamento alla termovalorizzazione). Con l’aggravante di avere cagionato un

danno patrimoniale di particolare gravità.

In Albano Laziale, sino al tutto il mese di agosto 2012

H) del reato p. e p. dagli artt. 81-110-112 n. 1), 640 commi 1 e 2, n. 1), 61 n. 7) c.p. perché, nelle

qualifiche descritte al capo B), in concorso tra loro e con altri allo stato non identificati, con più azioni

esecutive di un medesimo disegno criminoso, con artifici e raggiri consistiti nella commissione del reato

sub B), inducevano in errore i comuni di Albano Laziale, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano,

Lanuvio, Marino, Nemi, Pomezia, Rocca di Papa - conferitori dei rifiuti solidi urbani e assimilati, così

conseguendo nel periodo dal 2006 al 2012 un ingiusto profitto patrimoniale pari ad euro 10.900.910 (di cui

euro 4.902.507 per il minor avviamento alla termovalorizzazione ed euro 5.998.403 per aumento

unilaterale della tariffa di avviamento alla termovalorizzazione). Con l’aggravante di avere cagionato alla

persona offesa in danno economico di rilevante gravità.

In Albano Laziale, sino al 31 agosto 2012.

8
 
 
PONTINA AMBIENTE s.r.l.
 
 
 
I) dell’illecito amministrativo previsto dagli articoli 5, 25-undecies, comma 2, lettere b), numeri 1) e 2), e

f), del D.L.vo 8 giugno 2001 n.231, in relazione alla commissione dei reati di cui agli articoli 81 c.p. 256

comma 1 lettera a), 256 comma 5 e 260 del decreto legislativo n. 152/2006, rispettivamente indicati ai

capi B), C), D) ed F) che precedono, reati commessi nell’interesse e a vantaggio della società suindicata,

da persona che rivestiva al momento del fatto funzioni di rappresentanza delle società, essendo RANDO

Francesco amministratore di diritto della Pontina Ambiente s.r.l..

Per effetto della condotta illecita, l’ente conseguiva un profitto ingiusto pari ad € 489.385.

In Roma dal 16 agosto 2011 (epoca di entrata in vigore della norma) sino ad agosto 2012.

L) dell’illecito amministrativo previsto dagli articoli 5, 24, commi 1 e 2, del D.L.vo 8 giugno 2001 n.231, in

relazione alla commissione dei reati di cui agli articoli 81 c.p. 640 commi 1 e 2 c.p., indicato al capo H)

che precede, reati commessi nell’interesse e a vantaggio della società suindicata, da persona che rivestiva

al momento del fatto funzioni di rappresentanza delle società, essendo RANDO Francesco amministratore

di diritto della Pontina Ambiente s.r.l.. Con l’aggravante di avere l’ente conseguito un profitto di rilevante

gravità e di avere cagionato alle persone offese un danno economico di particolare gravità (pari ad euro

11.285.261,01).
 
 
C) ALBANO LAZIALE – IL TERMOVALORIZZATORE
 
 
 
I soggetti di volta in volta indicati e nelle rispettive qualifiche, al fine di far conseguire al consorzio

CO.E.MA. (soggetto giuridico nato il 30 gennaio 2007 dall’unione della Pontina Ambiente s.r.l.

[riconducibile al CERRONI] e della Ecomed s.r.l. [a sua volta composta da ACEA s.p.a. e AMA s.p.a.]) un

ingiusto vantaggio patrimoniale consistente da un lato nella possibilità di costruire e porre in esercizio un

impianto di termovalorizzazione su un terreno di proprietà della Pontina Ambiente s.r.l., e dall’altro

nell’evitare allo stesso CO.E.MA. la perdita dei contributi pubblici per energie rinnovabili denominati “CIP

6”, da erogarsi in favore di detto impianto da parte del GSE (Gestore Servizi Energetici), perdita che

sarebbe derivata dalla presentazione di un nuovo progetto in epoca successiva al 31 marzo 2008 (mese in

cui era stato espresso dalla Regione Lazio un parere di compatibilità ambientale dell’opera negativo) e dal

mancato inizio della sua realizzazione in data successiva al 31 dicembre 2008, termine ultimo di

applicazione del detto regime di incentivazione pubblica (sostituito per effetto della L. 244/2007 con i

c.d. “certificati verdi”):
 
 

- CERRONI, in qualità di dominus del consorzio CO.E.MA., ispiratore della condotta e

concorrente extraneus;







[- SPAGNOLI, deceduto, in qualità di funzionario (responsabile unico del procedimento) del


Commissario Straordinario per l’emergenza rifiti della Regione Lazio]:
    
M) delitto p. e p. dagli articoli 48-81-110-323-479 c.p. perché, violando le disposizioni di legge indicate

alla fine delle imputazioni, in concorso tra loro, inducendo in errore il soggetto attuatore, Stefano

Laporta, sul contenuto del provvedimento in relazione ai presupposti normativi e agli strumenti di

programmazione regionale, emanavano il 21 novembre 2007 (lo SPAGNOLI quale RUP), il provvedimento N.

116, il quale, nell’approvare il progetto preliminare dell’impianto di termovalorizzazione di Albano
 
 

Laziale, contrariamente al vero, affermava che: “.....il predetto intervento – anche in considerazione






della situazione impiantistica esistente nell’ambito territoriale ottimale della Provincia di Roma nonché,


più in generale, a livello regionale – contribuisce al soddisfacimento del fabbisogno impiantistico

necessario per consentire una più efficiente ed
 
 
 
9
 
 

efficace gestione del ciclo dei rifiuti su base regionale...”, laddove al contrario nell’ATO 2 di Roma e





provincia era già attivo l’impianto di valorizzazione di Colleferro ed era prossimo all’avvio quello


insistente presso il sito di Malagrotta (attivato il successivo 4 agosto 2008 e attualmente spento).

Reato commesso in Roma alla data di emanazione del provedimento.

N) delitto p. e p. dagli articoli 48-81-110-323-479 c.p. perché, violando le disposizioni di legge in appresso

indicate, in concorso tra loro, inducendo in errore il soggetto attuatore, Stefano Laporta, sul contenuto

del provvedimento in relazione ai presupposti normativi e agli strumenti di programmazione regionale,

emanavano il 28 dicembre 2007 (lo SPAGNOLI quale RUP), il provvedimento N. 147 di approvazione

definitiva del progetto del termovalorizzatore da situarsi in Albano Laziale, progetto presentato solo il 14

dicembre 2007 da parte del consorzio COEMA (soggetto giuridico nato dall’unione di ACEA s.p.a., AMA

s.p.a. - entrambe unite in Ecomed s.r.l. - e di “Pontina Ambiente s.r.l.”, di proprietà del CERRONI),

nonostante tale localizzazione non fosse in linea, almeno sino al 24 giugno 2008 (data di emanazione del

decreto commissariale n. 24 del 24 giugno 2008, che inseriva il progetto di Albano Laziale nella

programmazione regionale), con la programmazione impiantistica regionale (piano gestione rifiuti del

2002, decreto commissariale 65/2003, decreto commissariale 75/2003 e decreto commissariale 95/2007,

in cui specificamente si faceva riferimento all’esigenza di realizzare un nuovo impianto ma nell’area Roma

- Fiumicino - Ciampino e non nell’area dei Colli Albani, ed anzi, nella cui discussione espressamente si

escludeva dall’Ordine del Giorno una proposta di inclusione dell’impianto di Albano Laziale nella

programmazione regionale) ed anzi contrariamente al vero testualmente asserendo nei “CONSIDERATO”

del provvedimento che la Pianificazione Commissariale prevedeva espressamente la realizzazione di un

nuovo impianto di valorizzazione energetica “nell’area Roma-Fiumicino-Ciampino”, così facendo intendere

che l’impianto andasse realizzato in tale area, laddove al contrario, il Piano Gestione Rifiuti emanato con

Deliberazione del Consiglio Regionale n. 112 del 10 luglio 2002, nel capitolo riguardante la

termovalorizzazione (pagg. 139-141), indicava chiaramente che l’area su cui l’impianto sarebbe stato

realizzato era quella denominata “Colli Albani – versante occidentale e litoranea meridionale”, in cui già

esisteva il termovalorizzatore di Colleferro, gestito da soggetto estraneo al CERRONI.

Reato commesso in Roma alla data di emanazione del provedimento.
 
 
- CERRONI, in qualità di dominus del consorzio CO.E.MA., ispiratore del provvedimento e
 
 
concorrente extraneus;

- Hermanin Giovanni, in qualità concorrente extraneus;





[- SPAGNOLI, in qualità di funzionario (responsabile unico del procedimento) del Commissario

Straordinario per l’emergenza rifiti della Regione Lazio];
 
 
 
- DE FILIPPIS, in qualità di responsabile del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio:
 
 
 
O) delitto p. e p. dagli articoli 110-323 c.p. perché, dopo avere il DE FILIPPIS avocato a sè il procedimento

amministrativo, in concorso tra loro emanavano il 21 maggio 2008 (formalmente il DE FILIPPIS nella sua

qualifica, con determinazione B1585, sostanzialmente lo SPAGNOLI in qualità di estensore), un

provvedimento con cui si sospendeva per 30 giorni l’efficacia del provvedimento negativo in ordine alla

valutazione di impatto ambientale emesso in data 25 marzo 2008 a firma del dirigente dell’Area V.I.A.

della Regione Lazio, Bruno D’Amato, relativo al predetto progetto su terreni di proprietà della stessa

Pontina Ambiente s.r.l., e ciò al solo fine di assecondare le pretese del proponente.

Reato commesso in Roma alla data di emanazione del provvedimento.
 
 
- CERRONI, in qualità di dominus del consorzio CO.E.MA., ispiratore del provvedimento e
 
 
concorrente extraneus;



[- SPAGNOLI, in qualità di funzionario (responsabile unico del procedimento) del Commissario

Straordinario per l’emergenza rifiti della Regione Lazio ed ispiratore della condotta illecita];
 
- Hermanin Giovanni, in qualità concorrente extraneus;


- DE FILIPPIS, in qualità di responsabile del Dipartimento del Territorio della Regione

Lazio:
 
P) delitto p. e p. dagli articoli 110-323 c.p. perche in concorso tra loro emanavano il 31 luglio 2008 (formalmente il DE

FILIPPIS nella sua qualifica, con determinazione B2635, come concorrenti estranei e benficiari del provvedimento, gli

altri), un provvedimento con cui si stabiliva una ulteriore sospensione fino al 31 ottobre 2008 dell’efficacia del

provvedimento negativo in ordine alla valutazione di impatto ambientale emesso in data 25 marzo 2008 a firma del

dirigente dell’Area V.I.A. della Regione Lazio, Bruno D’Amato, relativo al predetto progetto su terreni di proprieta

della stessa Pontina Ambiente s.r.l., laddove la precedente sospensione era scaduta in data 21 giugno 2008 e quindi l’iter

procedimentale relativo alla valutazione di impatto ambientale del gassificatore di Albano Laziale doveva ritenersi
 

negativamente concluso. Ed infatti, l’articolo 21-quater della L. 241/1990, nel disporre che “l'efficacia ovvero





l'esecuzione del provvedimento amministrativo puo' essere sospesa, per gravi ragioni e per il tempo strettamente


necessario, dallo stesso organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. Il termine della

sospensione è esplicitamente indicato nell'atto che la dispone e puo' essere prorogato o differito per una sola volta,
  

nonche' ridotto per sopravvenute esigenze”, non prevede la possibilita che la sospensione, una volta scaduto il termine

senza proroga o differimento, sia nuovamente sospeso ex novo.




Reato commesso in Roma alla data del 31 luglio 2008, con la violazione della disposizione di legge dianzi evidenziata.
 
- CERRONI, in qualità di dominus del consorzio CO.E.MA., ispiratore del provvedimento e
concorrente extraneus;


- DE FILIPPIS, in qualità di responsabile del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio

e primo firmatario del provvedimento;

- BARGAGNA, in qualità di responsabile della Dirzione Generale Ambiente e Cooperazione

tra i Popoli della Regione Lazio, in cui insisteva l’Area VIA, ed estensore materiale del

provvedimento:

- FEGATELLI, in qualità di responsabile dell’Area Rifiuti della Regione Lazio e successivo

funzionario addetto all’istruttoria per il rilascio dell’autorizzazione ambientale integrata
(AIA), ma in tale occasione in qualità di concorrente extraneus che ha contribuito


materialmente alla redazione dell’atto;
- Hermanin Giovanni, in qualità concorrente extraneus e destinatario del provvedimento;



[- SPAGNOLI, in qualità di funzionario (responsabile unico del procedimento) del Commissario

Straordinario per l’emergenza rifiti della Regione Lazio ed ispiratore della condotta illecita, ma

in tale occasione in qualità di concorrente extraneus]
 
 
Q) delitto p. e p. dagli articoli 110-323-479 c.p. perche, in concorso tra loro emanavano l’8 ottobre 2008 il

provvedimento N. 177177 con il quale si esprimeva giudizio di compatibilita ambientale (VIA) positivo in riferimento

all’impianto di gassificazione di Albano Laziale, affermando, contrariamente al vero, che le integrazioni progettuali

prevedessero una riduzione di “produttivita” dell’impanto del 30-40%, laddove invece si trattava di una riduzione di

“produzione” (da 220.000 a 160.000 t.), a capacita produttiva, e quindi a capacita inquinante pressoche invariata.

Reato commesso in Roma l’8 ottobre 2008..

R) delitto p. e p. dagli articoli 48-81-110-479 c.p. perche, nelle qualifiche indicate e nelle circostanze di tempo e di

luogo di cui al capo che precede, in concorso tra loro, inducendo in errore

11

gli altri firmatari del provvedimento (D’Amato, Ulivieri e Ceci), emanavano il suddetto provvedimento 177177,

formalmente datato e protocollato in data 8 ottobre 2008, laddove invece le intercettazioni telefoniche dimostrano che il

relativo contenuto veniva modificato ed integrato nei suoi contenuti almeno sino a tutto il successivo 15 ottobre.

Reato commesso in Roma alla data sopra indicata.
 
- CERRONI, in qualità di dominus del consorzio CO.E.MA., ispiratore del provvedimento e
concorrente extraneus;


- PRESUTTI Avilio, legale del consorzio CO.E.MA. e concorrente extraneus, che ha

partecipato ad alcune riunioni volte a determinare il contenuto dell’atto e ne ha suggerito e

talvolta dettato i contenuti agli estensori;

- FEGATELLI, in qualità di responsabile dell’Area Rifiuti della Regione Lazio, firmatario

della relazione preliminare del 21 ottobre 2008 (prot. 126248/1A/15) e materiale estensore del

provvedimento;

- MARRAZZO Piero, in qualità di Presidente della Regione Lazio;
[- SPAGNOLI, in qualità di funzionario (responsabile unico del procedimento) già in servizio

presso il Commissario Straordinario per l’emergenza rifiti della Regione Lazio e concorrente

extraneus;]
 
 
S) delitto p.e p. dagli articoli 110-323-479 c.p. perche, nelle qualifiche anzidette emanavano,

formalmente il MARRAZZO, l’ordinanza Z0003 del 22 ottobre 2008 con cui si ordinava ai sensi

dell’articolo 191 del d. lgs. 152/2006 (che consente l’emanazione di ordinanze contingibili ed

urgenti al fine di consentire il “ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in

deroga alle disposizioni vigenti”, non anche a creare situazioni stabilizzate come la realizzazione di



un termovalorizzatore) al consorzio CO.E.MA. di avviare le attivita per la realizzazione


dell’impianto di termovalorizzazione di Albano Laziale, ordinanza illegittima in quanto il

Commissario Straordinario aveva cessato i suoi poteri in data 30 giugno 2008 ed il Presidente della

Regione Lazio era pertanto divenuto incompetente (provvedimento annullato dal TAR Lazio con

sentenza 36740/2010 per difetto assoluto di competenza, sentenza confermata in parte qua dal



Consiglio di Stato con sentenza 1640/2012).
Tutto cio all’unico fine di consentire al CO.LA.RI. di iniziare i lavori di realizzazione del’impianto entro il 31.12.2008

(cosa che altrimenti non sarebbe stata possibile in assenza di autorizzazione ambientale integrata, ancora in istruttoria) e

cosi di non decadere dagli incentivi pubblici denominati CIP 6, la cui elargizione era normativamente condizionata a

detto requisito.

Reato commesso in Roma il 22 ottobre 2008.
 
- FEGATELLI Luca, in qualità di responsabile dell’Area Rifiuti della Regione Lazio e di

responsabile del procedimento di AIA:
 
T) del delitto p. e p. dall’art. 323 cpv c.p. perche, al fine di consentire al CO.LA.RI. di ottenere l’autorizzazione

ambientale integrata per il progetto del gassificatore di Albano Laziale, abusando della propria funzione di responsabile

dell’Area Rifiuti della Regione Lazio e di responsabile del procedimento AIA, indirizzava alla ASL Roma H un

provvedimento (nota 87775 del 13 maggio 2009) in cui paventava la sussistenza in capo al pubblico ufficiale firmatario

(prof. Messineo) di profili di illiceita penale se non avesse smesso di esprimere parere negativo in ordine alla

realizzazione dell’impianto, e segnatamente asserendo quanto segue:

12

In particolare, la ASL RMH:

1) in sede di conferenza di servizi, convocata per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale per il gassificatore

di Albano Laziale il 20.04.2009, l’ASL RMH aveva confermato il proprio parere negativo (sulla falsariga di quanto gia

asserito con note del 27.11.2008 - prot. n. 5558 - e del 18.03.2009 - prot. n. 1324/dip), lamentando: che la necessita di

approvvigionamento idrico dell’impianto era incompatibile con lo stato di crisi idrica della zona (tanto da rendere

necessaria la nomina di un Commissario per l’emergenza idrica); che il consumo medio stimato non teneva conto che la

zona era soggetta a periodi di siccita (con conseguente necessita, si sottende, di attingere alle risorse idriche

sotterranee); che il c.d. “principio di precauzione” avrebbe imposto di non autorizzare l’impianto;
 
2) dopo che la conferenza di servizi, a maggioranza, aveva deciso di esprimere parere favorevole,

emanava la successiva nota n. 32175 dell’8 maggio 2009 (a firma del Direttore Agostino Messineo)

in cui osservava che “l’impianto di cui trattasi appare di tipologia assolutamente innovativa per




quanto riguarda il sistema di raffreddamento ad aria mai – a nostra cognizione – adottato in
 
situazioni similari”.



A fronte di tali valutazioni, il FEGATELLI rispondeva nel modo anzidetto, e cio in palese


violazione del c.d. “principio di precauzione”, espresso dall’articolo 191 del Trattato UE,

dall’articolo 3-ter del D. lgs. 152/20061(“Principio dell'azione ambientale”), (“la tutela




dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti


gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una

adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della
 

correzione[omissis]”), dell’articolo 178 comma 1 del D. lgs. 152/2006 (“la gestione dei rifiuti è




effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di


proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella

produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché
 

del principio chi inquina paga”) e dall’articolo 301 del D. lgs. 152/2006 (che della disposizine



europea riproduce il contenuto), di portata immediatamente precettiva, che avrebbe imposto la


maggior cautela possibile nell’individuazione della tecnologia piu adatta alla realizzazione del

gassificatore, in particolare stabilendo che “in applicazione del principio di precauzione di cui

all'articolo 174, paragrafo 2, del Trattato CE [NDR: a seguito della nuova numerazione del Trattato

dopo Lisbona, il vecchio art. 174 e diventato 191], in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la

salute umana e per l'ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione”, e che

l'applicazione del suddetto principio “concerne il rischio che comunque possa essere individuato a




sèguito di una preliminare valutazione scientifica obiettiva”.
 
1 Articolo inserito dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4

Reato commesso in Roma alla data sopra indicata.
 
- CERRONI, in qualità di dominus del consorzio CO.E.MA., destinatario del provvedimento e
concorrente extraneus;


- FEGATELLI, in qualità di responsabile dell’Area Rifiuti della Regione Lazio e firmatario

del provvedimento;

- DE FILIPPIS, in qualità di responsabile del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio

e firmatario del provvedimento:
 
U) delitto p. e p. dagli articoli 110-323 c.p. perche in concorso tra loro, abusando il FEGATELLI

della sua qualifica di pubblico ufficiale, emanavano la determinazione n. B3694 del 13 agosto 2009,

con cui, quale atto conclusivo, veniva rilasciata l’A.I.A. per l’impianto in questione. E cio,

soprattutto in considerazione del passaggio, previsto dalle integrazioni progettuali, da una

tecnologia di raffreddamento ad acqua ad una di raffreddamento ad aria, mai utilizzata in altre parti

del mondo. Cio in palese violazione del c.d. “principio di precauzione”, espresso dall’articolo 191

del Trattato UE, dall’articolo 3-terdel D. lgs. 152/20062 (“Principio dell'azione ambientale”), (“la




tutela dell'ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da


tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una

adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell'azione preventiva, della
 

correzione [omissis]”), dell’articolo 178 comma 1 del D. lgs. 152/2006 (“la gestione dei rifiuti è




effettuata conformemente ai principi di precauzione, di prevenzione, di sostenibilità, di


proporzionalità, di responsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti nella

produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nonché
 

del principio chi inquina paga”) e dall’articolo 301 del D. lgs. 152/2006 (che della disposizine



europea riproduce il contenuto), di portata immediatamente precettiva, che avrebbe imposto la


maggior cautela possibile nell’individuazione della tecnologia piu adatta alla realizzazione del

gassificatore, in particolare stabilendo che “in applicazione del principio di precauzione di cui

all'articolo 174, paragrafo 2, del Trattato CE [NDR: a seguito della nuova numerazione del Trattato

dopo Lisbona, il vecchio art. 174 e diventato 191], in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la

salute umana e per l'ambiente, deve essere assicurato un alto livello di protezione”, e che

l'applicazione del suddetto principio “concerne il rischio che comunque possa essere individuato a




sèguito di una preliminare valutazione scientifica obiettiva”.
 
2 Articolo inserito dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n. 4

Reato commesso in Roma il 13 agosto 2009.
 
D) MONTI DELL’ORTACCIO
- Benito VITALI, nato a Ravenna il 07.06.1935, Amministratore Unico della Società Galeria

Scavi S.r.l.

- Marco MURATORI, nato a Roma il 04.12.1953, Direttore dei Lavori della Cava di sabbia e

ghiaia sita in località Monti dell’Ortaccio Ponte Galeria;

- Stefano BELLU, nato a Roma il 23.01.1947, Amministratore Unico della Società Sestilia

Fondiaria S.r.l. e consigliere di amministrazione della Società Pisana Immobiliare S.r.l;.

- Carmelina SCAGLIONE, nata a Roma il 6.11.1944, Presidente del C.d.A. della Società Pisana

Immobiliare S.r.l;.

- Flaviano RUSCITTI, nato a Roma il 13.07.1962, in qualità di consigliere di amministrazione

della Società Pisana Immobiliare S.r.l;

- RANDO Francesco, nato a Genova il 12.08.1937, in qualità di legale rappresentante della E.

GIOVI srl;
 
 
14

V) del reato di cui agli artt. 110 c.p., 44, comma 1, lettera b), del D.P.R. n. 380/2001, per avere in concorso tra loro

realizzato in localita Monti dell’Ortaccio, mediante lo sbancamento di ingenti quantitativi di terreno (oltre 3.100.000

metri cubi) e la realizzazione dell’ nvaso di una futura discarica, una trasformazione urbanistica in assenza di permesso

a costruire.

Reato commesso in Roma, localita Monti dell’Ortaccio, fino a data odierna.

Z) reato di cui agli artt. 632 e 639-bis c.p. perche, al fine di procurarsi un ingiusto profitto, abbassando illegittimamente

la quota del fondo di scavo della cava sita in localita Monti del Lumacaro (in possesso di autorizzazione alla cavazione

di terra) al di sotto dei limiti consentiti, determinavano la deviazione della falda acquifera sotterranea, appartenente al

demanio idrico, che cosi allagava l’invaso della cava.

Reato commesso in Roma fino a data odierna.
 
- RANDO Francesco, nato a Genova il 12.08.1937, in qualità di legale rappresentante della E.

GIOVI srl;

- CERRONI Manlio, in qualità di legale rappresentante del Consorzio CO.LA.RI., e

amministratore di fatto della E. GIOVI srl:
 
 
AA) del delitto p. e p. dagli articoli 110 c.p., 260 del d.lgs n. 152/2006 perche in concorso tra loro,

nelle qualifiche ut supra, al fine di conseguire un ingiusto profitto, con piu operazioni e attraverso



l'allestimento di mezzi e attivita continuative organizzate, gestivano abusivamente ingenti


quantitativi di rifiuti.
In particolare, attraverso le operazioni di sbancamento descritte al Capo V) che precede, asportavano “terre e rocce da

scavo” per una cubatura di 3.124.030,24 mc dal 1990 alla data del 30 settembre 2012, di cui 1.278.575,28 mc realizzati

dal 2005 alla data del 30 settembre 2012, pari, rispettivamente, a 5.310.851,408 e 2.173.577,976 tonnellate,

abusivamente smaltite, previo trasporto, presso la discarica di Malagrotta.

Tali terre e rocce da scavo vanno classificate come rifiuti, in quanto escavati in assenza di autorizzazione alla cavazione

e smaltiti in un luogo diverso da quello di produzione, e segnatamente di rifiuti da classificarsi come “rifiuti pericolosi”.

Ed infatti, le terre e rocce da scavo possono essere classificate come rifiuti speciali contraddistinti al codice CER

170504 solo qualora le stesse siano incluse in un progetto specificamente approvato dall’autorita di controllo (art. 186

comma 2 del d. lgs. 152/2006) e i rifiuti siano adeguatamente caratterizzati al fine di esclludere la presenza di classi di

pericolo (art. 186 comma 1 lettera f) del d. lgs. 152/2006), laddove altrimenti, secondo la tabella dei codici di cui al D.

Lgs. 152/2006, agli stessi si applica il c.d. “codice a specchio” 170503*, cosi indicato allorquando le terre e rocce da

scavo siano configurabili come pericolose.

Dal delitto gli indagati conseguivano un ingiusto profitto pari al risparmio per il costo dello smaltimento della terra

abusivamente estratta.

Reato commesso in Roma sino almeno al 30 settembre 2012.

BB) del reato p. e p. dall’art. 256 comma 1 lettera b) per avere effettuato attivita di trasporto e smaltimento di rifiuti

pericolosi (le terre e rocce da scavo di cui al Capo che precede, non sottoposte ad idonea caratterizzazione), in assenza

di autorizzazione.

Reato commesso in Roma sino al 30 settembre 2012.
 

E. GIOVI SRL”:



CC) dell’illecito amministrativo previsto dagli articoli 5, 25-undecies, comma 2, lettere b), numeri 1) e 2), e f), del


D.L.vo 8 giugno 2001 n.231, in relazione alla commissione dei reati di cui agli articoli 81 c.p. 256 comma 1 lettera a),

256 comma 5 e 260 del decreto legislativo n. 152/2006,

15

rispettivamente indicati ai capi AA) e BB) che precedono, reati commessi nell’interesse e a vantaggio della societa

suindicata, proprietaria del terreno, da persona che rivestiva al momento del fatto funzioni di rappresentanza delle

societa, essendo RANDO Francesco amministratore di diritto della E. GIOVI s.r.l..

Per effetto della condotta illecita, l’ente conseguiva un profitto di euro 7.990.652,5344, pari al costo dello

smaltimento/recupero della terra abusivamente estratta (importo complessivo del profitto andrebbe debitamente ridotto

in relazione alla perseguibilita dell’illecito amministrativo solo dall’agosto 2011, e nicrementato per il periodo

successivo al giugno 2012, mentre il dato si riferisce al periodo giugno 2011/giugno 2012).

In Roma dal 16 agosto 2011 (epoca di entrata in vigore della norma) sino al settembre 2012.
 
TANCREDI Fabio, Benito VITALI, CERRONI Manlio:
  
DD) del delitto p. e p. dagli artt. 110-323 c.p. perche, il primo in qualita di dirigente del X

Dipartimento del Comune di Roma, il secondo in qualita di legale rappresentante della Galeria

Scavi srl, il terzo in qualita di destinatario di fatto del provvedimento (gli ultimi due quali

concorrenti extranei), al fine di conseguire un ingiusto profitto consistente nel consentire al gruppo



imprenditoriale facente capo a CERRONI di proseguire le attivita di scavo in localita Monti del


Lumacaro, in violazione delle disposizioni previste dalla L.R. Lazio n° 17/2004 (che non solo non

contempla il “tacito rinnovo” di una autorizzazione alla coltivazione di una cava, ma che anzi,

all’art. 34, prescrive la presentazione della domanda di proroga al fine di completare il piano di

coltivazione e le opere di ripristino, previo conseguimento del parere favorevole della C.R.C.),

emanavano in data 20/04/2011 la Determinazione n° 747 (prot. n° 27140), di rinnovo

dell’autorizzazione all’attivita estrattiva in Localita “Monti del Lumacaro” in favore della Soc.

Galeria Scavi S.r.l., gia scaduta gia il 18 febbraio 2006. In altre parole, laddove la Determinazione

Dirigenziale n° 80/2003 autorizzava l’attivita estrattiva per soli 3 anni, detto termine veniva portato

a 10 anni, con validita retroattiva, dalla D.D. n° 747/2011 a firma del TANCREDI.
In Roma alla data sopra indicata.
 
F) LE TARIFFE E LE ORDINAZE REGIONALI SULLO SMALTIMENTO DEI RIFUITI

DEI COMUNI DI ANZIO E NETTUNO

CERRONI Manlio, LANDI Bruno, FEGATELLI Luca:
 
EE) delitto p.e p. dagli articoli 110-323 c.p. perche in concorso tra loro, il FEGATELLI nella qualita

di pubblico ufficiale descritta al capo A) (intraneus) e gli altri in qualita di concorrenti extranei e



destinatari degli effetti favorevoli della condotta illecita, in violazione dell’articolo 29, comma 2,


della L.R. Lazio n. 27/1998 (a mente del quale il provvedimento di autorizzazione all'esercizio degli

impianti e delle discariche “deve contenere, tra l'altro, la determinazione delle tariffe e della quota




percentuale della tariffa dovuta dagli eventuali comuni utenti al soggetto gestore dell'impianto o
 
della discarica a favore del comune sede dell'impianto o della discarica stessi”), omettendo di



determinare la tariffa in ingresso dei rifiuti per la discarica relativa alla RIDA Ambiente s.r.l. di


Aprilia, societa che effettua il recupero dei rifiuti per la produzione di CDR e titolare di

autorizzazione ambientale integrata dal 2009 (determinazione B0322 emessa in data 09.02.2009),

non consentivano alla stessa di contrattare con le amministrazioni pubbliche locali l’eventuale

accettazione di RSU nei suoi impianti.
In tal modo, intenzionalmente procuravano alle societa gestrici delle discariche di Albano Laziale (Pontina Ambiente

s.r.l.) e soprattutto Borgo Montello, nel comune di Latina (Ecoambiente s.r.l., peraltro sprovvista di un impianto di

trattamento meccanico biologico), entrambi riconducibili al gruppo societario controllato da Manlio CERRONI, e

dirette concorrenti della RIDA Ambiente, un ingiusto profitto patrimoniale consistente nella possibilita di gestire i rifiuti

provenienti dai comuni

16

della zona in regime di sostanziale monopolio e ad una tariffa superiore a quella della concorrente di otto euro a

tonnellata. In tal modo arrecavano, nel contempo, un danno ingiusto al titolare della RIDA AMBIENTE, Fabio

Altissimi.

Reato commesso in Roma sino al 28 luglio 2010, epoca di emanazione della determinazione n. C1841 con cui veniva

determinata la tariffa provvisoria di accesso per la RIDA Ambiente srl in misura pari ad € 82,72/tonnellata di rifiuto

urbano in ingresso all’impianto (al netto di ecotassa, benefit ed iva, qualora dovuti) in seno a procedura di revisione

dell’autorizzazione ambientale integrata, provvedimento a firma del dirigente dell’Area Rifiuti del Dipartimento

Economico Occupazionale, Dr. Ascenzo.
 
Raniero DE FILIPPIS, Luca FEGATELLI
 
FF) delitto p. e p. dagli articoli 81-323 c.p. perche in progressione criminosa con il reato di cui al

capo che precede, il primo in qualita di Capo del Dipartimento del Territorio della Regione Lazio, il

secondo in qualita di concorrente extraneus, ispiratore e co-redattore del provvedimento, violando



le disposizioni di legge in appresso indicate, emanavano la determinazione N. B1456 del


18.03.2010 con la quale rigettavano la richiesta di determinazione della tariffa di ingresso dei RSU

per la discarica di Aprilia gestita dalla RIDA Ambiente, a cio al fine di cagionare un danno ingiusto

al suo titolare, Altissimi Fabio, concorrente del gruppo imprenditoriale del CERRONI (discarica

sita in Borgo Montello, Ecoambiente srl).

Reato commesso in violazione dell’articolo 29 comma 2 della legge regionale 9 luglio 1998, n. 27,

a mente del quale “il provvedimento di autorizzazione all'esercizio degli impianti e delle discariche




di cui al comma 1 deve contenere, tra l'altro, la determinazione delle tariffe e della quota


percentuale della tariffa dovuta dagli eventuali comuni utenti al soggetto gestore dell'impianto o

della discarica a favore del comune sede dell'impianto o della discarica stessi, che deve essere
 

compresa tra il dieci ed il venti per cento della tariffa”, laddove al contrario, pur avendo rilasciato



l’autorizzazione ambientale integrata all’impianto in data 09.02.2009 con determinazione B0322, la


Regione sollecitava controlli tecnici sull’impianto da parte dell’ARPA, in esito ai quali rigettava la

richiesta di determinazione della tariffa sulla base “della merceologica regionale e provinciale,




richiamata nella nota prot. n. 3974 del 11.01.2010, dalla quale si evidenzia una percentuale di
 
materia putrescibile pari ad almeno il 30% del rifiuto prodotto” e posto che “come evidenziato




dalle note ARPA Lazio n. 8059 del 05.02.2010 e n. 16185 del 04.03.2010, è proprietaria e gestisce


un impianto non adeguato alle BAT di settore per il trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati che

allo stato, sulla base della merceologica provinciale di riferimento, presentano una percentuale di
 

materia putrescibile pari a 31.4%”, laddove i rifiuti urbani indifferenziati (CER 20.03.01) erano gli



stessi oggetto di trattamento e smaltimento da parte di societa riconducibili al CERRONI (TMB


Malagrotta1 e Malagrotta2, TMB Ecologia Viterbo, TMB Albano Laziale, discariche di Guidonia e

soprattutto Borgo Montello, in provincia di Latina), regolarmente in possesso di tariffa di ingresso,

impianti ai quali la tariffa era stata peraltro concessa senza alcuna integrazione tecnica.
Reato commesso in Roma il 18 marzo 2010.
 
CERRONI Manlio, LANDI Bruno, Raniero DE FILIPPIS, Luca FEGATELLI
 
GG) delitto p. e p. dagli artt. 110-81-476-479-323 c.p. per avere in concorso tra loro, DE FILIPPIS

e FEGATELLI in qualita di pubblici ufficiali nelle qualifiche descritte al Capo A), e gli altri in

qualita di concorrenti extranei e beneficiari indiretti degli effetti del provvedimento, sottoscritto il



provvedimento n. 075689 del 11.08.2010, indirizzato al direttore del Dipartimento Economico


Occupazionale Dr. Magrini, con cui chiedevano di annullarsi in via di autotutela il provvedimento

prot. N. C1841 del 28 luglio 2010 di cui al Capo che precede, con cui detto Ufficio determinava la

tariffa provvisoria di ingresso all’impianto della RIDA Ambiente s.r.l. sito in Aprilia, ivi falsamente

affermando che la legge regionale anzidetta non consentisse di procedersi alla determinazione in via
17

provvisoria della tariffa, laddove al contrario altre aziende, e segnatamente la Viterbo Ecologica s.r.l., riconducibile al

CERRONI, operava da tempo in base ad una siffatta tariffa (e cio a conferma del fatto che la legge regionale non

escludeva tale possibilita), e cio al solo fine di consentire alla concorrente discarica gestita dal CERRONI in Borgo

Montello (tramite la societa Ecoambiente s.r.l.) di continuare a gestire in regime di sostanziale

monopolio lo smaltimento dei rifiuti sollidi urbani del basso Lazio e parimenti di arrecare un danno ingiusto alla RIDA

Ambiente. Reato commesso in violazione dell’articolo 29 comma 2 della legge regionale 9 luglio 1998, n. 27, a mente
 

del quale “il provvedimento di autorizzazione all'esercizio degli impianti e delle discariche di cui al comma 1 deve





contenere, tra l'altro, la determinazione delle tariffe e della quota percentuale della tariffa dovuta dagli eventuali


comuni utenti al soggetto gestore dell'impianto o della discarica a favore del comune sede dell'impianto o della
  
discarica stessi, che deve essere compresa tra il dieci ed il venti per cento della tariffa”, posto che la RIDA Ambiente




era gia in possesso di autorizzazione ambientale integrata dal 2009 (determinazione B0322 del 09.02.2009) e di


autorizzazione ex art. 208 d. lgs. 152/2008 sin dal 2006 (decreto n. 15 del 21/04/2006).

Reato commesso in Roma l11.08.2010.
 
Luca FEGATELLI, Bruno LANDI , Manlio CERRONI:
 
HH) delitto p. e p. dagli articoli 48-110-323 c.p. perche in concorso tra loro, il FEGATELLI nella qualita di pubblico
 

ufficiale (intraneus) estensore della delibera della Giunta Regionale del Lazio n. 373 del 07.08.2010, avente ad oggetto




la “Autorizzazione alla prosecuzione del conferimento dei rifiuti urbani prodotti nel territorio dei Comuni di Anzio e


Nettuno presso la discarica sita in Latina, loc. Borgo Montello, gestita dalla Ecoambiente S.r.l”, e gli altri in qualita di
 
concorrenti extranei e destinatari degli effetti favorevoli della condotta illecita (Bruno LANDI in qualita di legale




rappresentante della ECOAMBIENTE srl, CERRONI in qualita di amministratore di fatto della stessa), inducendo in


errore i componenti della Giunta Regionale del Lazio ad emanare il citato provvedimento con cui, in violazione di

norme di legge (artt. 7 d.lgs. 36/2003 e 182 d. lgs. 152/2006), intenzionalmente procuravano alla compagine gestrice

della discarica di Borgo Montello un ingiusto vantaggio patrimoniale e contemporaneamente arrecavano ai comuni di

Anzio e Nettuno un danno ingiusto consistente nella maggiore tariffa di smaltimento corrisposta alla discarica di Borgo

Montello piuttosto che a quella di RIDA Ambiente di Aprilia.

In particolare, il provvedimento, nel premettere:

- che i Decreti Commissariali nn. 67 del 30 luglio 2003, 78 del 30 settembre 2003, 3 del 9 gennaio 2004, 39 del 31

marzo 2004, 116 del 30 settembre 2004, 48 dell’ 8 luglio 2005, 30 del 28 giugno 2006, 51 del 16 ottobre 2006, 94 del

16 ottobre 2007, 1 del 28 febbraio 2008 , 17 del 30 aprile 2008 e 30 del 27 giugno 2008 avevano autorizzato i comuni di

Anzio e Nettuno a conferire i rifiuti urbani prodotti all’interno dei suddetti territori comunali presso la discarica di

Latina, localita Borgo Montello, gestita dalla societa Ecoambiente S.r.l.;
 

- che “al fine di dare continuità all’azione amministrativa avviata dal Commissario Delegato (,) ha emanato n. 3 (tre)





Ordinanze Presidenziali - nn. Z0002 del 30 gennaio 2009, Z0008 del 31 luglio 2009 e Z0001 del 27 gennaio 2010, ai
  
sensi dell’art. 191 del D.Lgs 152/2006”, con le quali si era disposta la prosecuzione dell’autorizzazione a detto




conferimento,
 
autorizzava la prosecuzione del conferimento per il periodo di un anno sulla base del falso presupposto secondo cui “la





soluzione in oggetto risulta essere la più idonea in quanto la Discarica in questione è la più vicina ai sopra citati


Comuni, nel rispetto dunque, del c.d. principio comunitario della prossimità, recepito nell’ordinamento italiano all’art.

182 del D.Lgs. 152/06 e che eventuali soluzioni alternative provocherebbero impatti negativi sull’ambiente e sul
  

traffico veicolare”, laddove al contrario l’articolo 7 del decreto legislativo n. 36/2003, testualmente richiamato dallo

stesso articolo 182 del decreto legislativo n. 152/2006, stabilisce che “i rifiuti possono essere collocati in discarica solo

dopo trattamento” (cosi vietando lo smaltimento del c.d. “tal quale”).




18


La discarica di Borgo Montello infatti era sprovvista di impianto di trattamento meccanico-biologico, mentre quella

gestita da RIDA Ambiente in Aprilia (la cui tariffa era nel frattempo stata concessa in via provvisoria in data 28 luglio

2010 proprio dalla Regione Lazio, come da Capo che precede) ne era in possesso, offrendo il servizio, inclusivo di

trattamento meccanico biologico, ad un prezzo di otto euro a tonnellata inferiore, servizio che non poteva espletare a

cagione delle condotte descritte ai capi EE) ed FF) che precedono.

Reato commesso in Roma il 7 agosto 2010.
 
Luca FEGATELLI, in qualità di Dirigente pro tempore della Direzione Regionale Energia e

Rifiuti della Regione Lazio
 
II) delitto p. e p. dagli artt. 81-476-479-323 c.p. per avere redatto e sottoscritto la nota 158623 del 13 agosto 2009,

indirizzata all’Autorita per la Vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, in cui (in risposta alla

segnalazione dell’AGCOM n. AS550 del 15.07.2009) falsamente si affermava:

E che, in ordine all’avvio degi RSU da parte di Comuni alle successive fasi di recupero:

Laddove, al contrario:

1) RIDA Ambiente non poteva operare nel settore del recupero dei rifiuti urbani in assenza di determinazione della

tariffa da parte della Regione;

2) La Regione Lazio, attraverso il meccanismo delle ordinanze contingibili ed urgenti, e quindi della delibera di G.R.

373/2010, imponeva ai Comuni dove smaltire i propri RSU.

Reato commesso in Roma il 13 agosto 2009.
 
Luca FEGATELLI, in qualità di Capo del Dipartimento Istituzionale della Regione Lazio, ma

qui in veste di concorrente extraneus;

Romano GIOVANNETTI, in qualità di segretario dell’assessore all’Ambiente della Regione

Lazio, ma qui in veste di concorrente extraneus;

Mario MAROTTA, in qualità di responsabile della direzione Generale Attività Produttive e

Rifiuti e firmatario del provvedmiento;
Bruno LANDI , in qualità di concorrente extraneus, legale rappresentante delle aziende


destinatarie dei provvedimenti di revisione tariffaria in istruttoria da parte dell’Ascenzo:
 
LL) del delitto p. e p. dagli articoli 110-323 c.p. perche in concorso tra loro e nelle qualifiche descritte, al fine di

arrecare un danno ad Ascenzo Riccardo, asseritamente reo di avere rallentato l’iter procedimentale delle istanze di

revisione tariffaria di societa riconducibili al Gruppo CERRONI (ma soprattutto di avere concesso la tariffa provvisoria

alla RIDA Ambiente srl), sfruttando la possibilita offerta dalla riorganizzazione degli uffici regionali di operare degli

spostamenti di dirigenti, intenzionalmente operavano uno spostamento punitivo del medesimo Ascenzo dal posto

rivestito della direzione Rifiuti della Regione Lazio all’Area Polizia Mineraria, acque minerali e termali, energia,

sostituendolo con altro dirigente.

19

Reato commesso in Roma alla data del 10 aprile 2011.
 
Fabio ERMOLLI
 
MM) del delitto p. e p. dall’articolo 323 c.p. per avere intenzionalmente dapprima partecipato alle procedure di

selezione e quindi accettato l’incarico di dirigente dell’ARPALAZIO, Settore Rifiuti, pur avendo in essere, almeno sino

a tutto il 2010, rapporti di prestazione

d’opera retribuita con societa riconducibili al Manlio CERRONI, soggetto operante in regime di monopolio nel settore

dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Roma e di posizione predominante del medesimo settore nel Lazio, con cio
 

venendo meno all’obbligo di mantenere “una posizione di indipendenza, al fine di evitare di prendere decisioni o

svolgere attività inerenti alle sue mansioni in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di interessi”, sancito




dall’articolo 2 del D.M. 28.11.2000, recante il “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche


amministrazioni” (Pubblicato in G.U. 10 aprile 2001, n. 84), emanato in attuazione dell’articolo 58-bis del D.lgs.

29/1993 (attuale art. 54 del d. lgs. 165/2001) e dell’art. 97 Cost., di cui la prima norma costituisce espressione diretta.

In particolare, percepiva dalla Systema Ambiente s.r.l., corrente Brescia, via dei Santi 58, di cui Manlio CERRONI e

legale rappresentante e Presidente del Consiglio di Amministrazione, la somma di 152.000 euro nel 2008 e la somma di

152.000 euro nel 2010 (quale corrispettivo per la carica di direttore tecnico, rivestita peraltro in modo meramente

formale dalla data di assunzione dell’incarico in ARPA), mentre nel 2009 percepiva la somma di euro 22.500 dalla VR

Systema Valorizzazione Rifiuti S.r.l. in liquidazione, societa dallo stesso ERMOLLI rappresentata e totalmente

partecipata dalla Systema Ambiente srl.

Reato commesso in Roma dall’estate del 2008 sino a tutto il 2010.

****

Reati di cui all’arrticolo 323 c.p. commessi, per quanto riguarda i pubblici funzionari, oltre che con violazione delle

disposizione di legge indicate in ciascun capo di imputazione, con sistematica violazione degli articoli in appresso

indicati del del D.M. 28.11.2000, recante il “Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni”

(Pubblicato in G.U. 10 aprile 2001, n. 84), emanato in attuazione dell’art. 97 Cost. (da ritenersi di contenuto

immediatamente precettivo non quale norma di organizzazione, bensi come canone di principio di “buon andamento”

inteso come “divieto di favoritismi” - Cass. 25162/2008) e dell’articolo 54 del D.lgs. 165/2001, che del precetto

costituzionale costituisce espressione diretta:

- art. 2 commi 1, 2 e 4, nella parte in cui dispongono che “il dipendente conforma la sua condotta al dovere

costituzionale di servire esclusivamente la Nazione con disciplina ed onore e di rispettare i principi di buon andamento

e imparzialita dell'amministrazione”, che “nell'espletamento dei propri compiti, il dipendente assicura il rispetto della

legge e persegue esclusivamente l'interesse pubblico”, che “ispira le proprie decisioni ed i propri comportamenti alla

cura dell'interesse pubblico che gli e affidato”, che “mantiene una posizione di indipendenza, al fine di evitare di

prendere decisioni o svolgere attivita inerenti alle sue mansioni in situazioni, anche solo apparenti, di conflitto di

interessi”, che “non svolge alcuna attivita che contrasti con il corretto adempimento dei compiti d'ufficio e si impegna

ad evitare situazioni e comportamenti che possano nuocere agli interessi o all'immagine della pubblica

amministrazione”, che “non utilizza a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni di ufficio”;

- art. 3, che vieta al dipendente di chiedere o accettare, per se o per altri, “regali o altre utilita salvo quelli d'uso di

modico valore, da soggetti che abbiano tratto o comunque possano trarre benefici da decisioni o attivita inerenti

all'ufficio;

20

- art. 4, secondo cui “il dipendente comunica al dirigente dell'ufficio la propria adesione ad associazioni ed

organizzazioni, anche a carattere non riservato, i cui interessi siano coinvolti dallo svolgimento dell'attivita dell'ufficio,

salvo che si tratti di partiti politici o sindacati”;
 

- art. 5 (ERMOLLI, [SPAGNOLI], FEGATELLI), che impegna il dipendente ad informare “per



iscritto il dirigente dell'ufficio di tutti i rapporti di collaborazione in qualunque modo retribuiti che


egli abbia avuto nell'ultimo quinquennio, precisando .. [omissis] .. se tali rapporti siano intercorsi o

intercorrano con soggetti che abbiano interessi in attivita o decisioni inerenti all'ufficio,

limitatamente alle pratiche a lui affidate”;
- art. 7, nella parte in cui prevede che “il dipendente non accetta da soggetti diversi dall'amministrazione retribuzioni o

altre utilita per prestazioni alle quali e tenuto per lo svolgimento dei propri compiti d'ufficio” (ERMOLLI) e che “non

sollecita ai propri superiori il conferimento di incarichi remunerati” (SPAGNOLI, BARGAGNA)

- art. 8, a mente del quale “il dipendente, nell'adempimento della prestazione lavorativa, assicura la parita di trattamento

tra i cittadini che vengono in contatto con l'amministrazione da cui dipende. A tal fine, egli non rifiuta ne accorda ad

alcuno prestazioni che siano normalmente accordate o rifiutate ad altri” e “si attiene a corrette modalita di svolgimento

dell'attivita amministrativa di sua competenza, respingendo in particolare ogni illegittima pressione, ancorche esercitata

dai suoi superiori”.

Reati tutti avvinti dal vincolo della continuazione (art. 81 cpv. c.p.).

Competenza per territorio determinata da connessione (art. 16 c.p.p.) con il reato di cui all’articolo 260 del D. l.vo

152/2006, di competenza distrettuale (art. 51, comma 3-bis, c.p.p.),

***
 

1.- rilevato che il pubblico ministero ha richiesto l’applicazione dellamisura cautelare della

custodia in carcere nei confronti diFEGATELLI Luca con riferimento ai reati di cui ai

capi A), Q), R), S), GG), II), SICIGNANO Giuseppe con riferimento ai reati di cui ai capi

A), B), G), H), GIOVANNETTI Romano con riferimento al reato di cui al capo A), GIOVI

Piero con riferimento ai reati di cui ai capi A), B), G), H) e l’applicazione della misura

cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di CERRONI Manlio con riferimento ai

reati di cui ai capi A), B), G), H), M), N), Q), R), S), AA), GG), RANDO Francesco con

riferimento ai reati di cui ai capi A), B), G), H) AA),LANDI Bruno con riferimento ai reati

di cui ai capi A), B), G), H), GG) e DE FILIPPIS Raniero con riferimento ai reati di cui ai



capi A), Q), R) GG);


1.- rilevato che il pubblico ministero ha formulato anche richiesta, ai sensi degli articoli 321

ss. c.p.p., 6, 19, 24 commi 1 e 2, 25-undecies e 59 del decreto legislativo n. 231/2001,

di sequestro preventivo anche per equivalente delle seguenti somme:

a) della somma di euro 10.900.910, quale profitto dei reati di traffico di rifiuti, truffa aggravata e



frode in pubbliche forniture, contestati ai capi B), G) e H) nei confronti della Pontina Ambiente srl;
b) della somma di euro 7.990.652,534, profitto (minimo) del reato di cui all’articolo 260 contestato



al Capo AA), nei confronti della E. GIOVI srl;


1.- rilevato che successivamente alla richiesta di applicazione di misure cautelari reali e

personali il pubblico ministero ha trasmesso:integrazione della predetta richiesta (con



particolare riferimento all’evoluzione della vicenda RIDA e al capping di Malagrotta, fald.
63, pag. 4964), verbale di assunzione di s.i.t da Mauro Sanna; ulteriori due

integrazioni della richiesta di misura cautelare (una relativa alla vicenda RIDA e alle



esigenze cautelari e una relativa alla modifica del D.L.vo 152/2006 di cui alla D.L. 21


giugno 2013 n. 69 conv. in legge 9 agosto
21
 

1.2013 n. 98, fald. 64, pag. 5781) e altri atti (tra i quali richiesta di interrogatorio

formulata dal CERRONI con numerosi allegati);



considerato che per evidenti esigenze espositive e di garanzia degli indagati appare opportuno non limitarsi a richiamare


la richiesta del pubblico ministero, ma a trascriverla, con integrale richiamo dei materiali istruttori, dal momento che da

essa possono desumersi in dettaglio i dati fattuali e gli elementi indizianti raccolti attraverso un non breve percorso

investigativo, cosi da consentire una compiuta contestazione nell’atto restrittivo, prima di procedere agli interrogatori di

garanzia. La disponibilita immediata di tutti i dati raccolti relativamente alle ipotesi di reato consente una piu rapida e

sicura visualizzazione delle attivita compiute e dei loro intrecci. Seguira distinta e autonoma interpretazione dei fatti

(anche tramite richiamo alle prospettazioni del pubblico ministero laddove ritenute esaurienti e condivisibili) e

l’indicazione delle circostanze che in relazione ai singoli illeciti appaiono decisive al giudice nella sua condizione di

distanza dalle dinamiche dell’indagine e di necessaria terzieta valutativa rispetto a essa;
 

1.- rilevato che il pubblico ministero con la suindicata richiesta quanto alla ricostruzione dei



fatti, alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati e alle


esigenze cautelari ha rappresentato quanto segue (si omette la trascrizione del paragrafo 1

relativo agli indagati e alle ipotesi di reato e la parte finale relativa alle richieste trattandosi

di dati gia sopra riportati; per evitare confusione nel sommario si omette l’indicazione delle

pagine poiche riferite alla richiesta e non alla presente ordinanza):

“….SOMMARIO



1. Indagati e imputazioni …………………………………………………………………………[x]


2. Introduzione ……………………………………………………………………………………[x]

3. Breve storia dei rifiuti a Roma ………………………………………………………………..[x]

4. Segue: l’emergenza rifiuti nella Regione Lazio ……………………………………………...[x]

5. Manlio CERRONI: il Supremo …………………………………………………………..…...[x]

6. Segue: il ruolo di Manlio CERRONI nel ciclo dei rifiuti nella regione Lazio……………....[x]

7. Albano Laziale: il traffico di rifiuti, le frodi e i reati ambientali ……………………………[x]

7.1. Brevi notazioni in punto di diritto ……………………………………………………....[x]

7.2. L’impianto di Albano Laziale, la Pontina Ambiente, le vicende del caso di specie......[x]

7.3. Le indagini tecniche ……………………………………………………………………...[x]

7.4. I riscontri sulla sussistenza del reato di traffico alla luce della giurisprudenza di

legittimità………………………………………………………………………………….…...[x]

7.5. Truffa aggravata e frode in pubbliche forniture ……………………………….……...[x]

7.6. I reati ambientali …………………………………………………………………………[x]

7.7. Le violazioni del decreto legislativo n. 231/2001 ...………………………………..……[x]

7.8. Le argomentazioni difensive …………………...…………………………………..……[x]

8. Segue: Albano Laziale: il termovalorizzatore …………………………………………..……[x]

8.1. I contributi CIP 6 ….…………………………………………………………………….[x]

8.2. La vicenda della valutazione di impatto ambientale………..……………………....... [x]

8.3. L’ordinanza contingibile ed urgente ……………………………………………….......[x]

8.4. L’autorizzazione integrata ambientale………………………………..………………..[x]

8.5. Segue: la linea di raffreddamento ………………………………………………….......[x]

9. la localizzazione della nuova discarica a Monti dell’Ortaccio. I reati urbanistici e il traffico

di rifiuti ……………………………………………………………………………………… [x]
9.1 Lo studio di siting e il nuovo commissariamento del Lazio ……….……………………[x]


9.2. La morfologia della zona ……………………………………….………………………..[x]
 
22
 
9.3. La richiesta di AIA/VIA per la realizzazione della discarica, i falsi ideologici e materiali

della GIOVI srl e del consorzio CO.LA.RI. ………………………………….......[x]

9.4. Le operazioni di intercettazione telefonica ……………………….…………………….[x]

9.5. Lo sbancamento abusivo, la natura delle terre estratte, il traffico di rifiuti e la

quantificazione del profitto …………………………………………………………………..[

9.6. La natura “pericolosa” dei rifiuti e il profitto confiscabile ai sensi del decreto legislativo n.

231/2001 ……………………………………………………………………….[x]

10. Tariffe di accesso e autorizzazione allo smaltimento in discarica …………………….[x]

10.1. Lo smaltimento dei RSU dei comuni di Anzio e Nettuno e l’importanza di Luca

FEGATELLI in Regione Lazio…………………………………………..……………[x]

10.2. La tariffa RIDA Ambiente …………………………..………………………….[x]

10.3. L’allontanamento di Riccardo Ascenzo …………………………………..……[x]

10.4. L’impianto di TMBAAS di Ecoambiente ……………………………………...[x]

11. Il reato associativo …………………………………………….….…………………………[x]

12. Segue: il ruolo dei singoli associati …………………………………………………………..[x]

12.2.1. Manlio CERRONI …………………………………………………………….[X]

12.2.2. Bruno LANDI ………………………………………..………………………[X]

12.2.3. Francesco RANDO e Piero GIOVI…………………………….…………. [X]

12.2.4. Arcangelo SPAGNOLI ……………………………………………………..[x]

12.2.5. Mario DI CARLO ……………………………………………………………[x]

12.2.6. Luca FEGATELLI …………………………………………………………..[x]

12.2.7. Raniero DE FILIPPIS ………………………………………...……………..[x]

12.2.8. Giovanni HERMANIN ………………………………………………………[x]

12.2.9. Romano GIOVANNETTI ……………………………………………………[x]

12.2.10. Giuseppe SICIGNANO ………………………..………...……….…………[x]

13. L’abuso di ufficio ………………………………………………………………….…………[x]

13.1. Brevi notazioni in punto di diritto ……………………………………………………[x]

13.2. Il caso concreto …………………………………………………………………….......[x]

13.2.1. Fabio ERMOLLI …………………………….………………………………..[x]

13.1.2. Giovanna BARGAGNA ………………………………………………………[x]

13.2.3. Fabio TANCREDI …………………………………………………………….[x]

13.2.4. Piero MARRAZZO e Mario MAROTTA ..………………..…………………[x]

14. le esigenze cautelari …………………………………………………………………………..[x]

14.1. Il rischio di reiterazione del reato……………………………...………………. [x]

14.2. L’inquinamento probatorio ……………………………………..………………[x]

15. Richieste ……………………………………………………………………………………….[x]
 
*****
 
§1. Indagati e imputazioni [1] … omissis

§2. Introduzione [1]
  
 
Fino all’estate del 2011, in relazione alla discarica di Malagrotta e piu in generale al “fenomeno CERRONI”, ossia

l’imprenditore che indirettamente (per il tramite della “E. GIOVI s.r.l.”) la gestisce, si e proceduto contestando volta per

volta ai vari attori singole ipotesi di reato, quasi sempre di natura contravvenzionale, prevalentemente per violazione

della normativa in materia di gestione dei rifiuti.

23

Il presente procedimento n. 7449/2008 ha invece consentito di accertare l’esistenza di una imponente struttura informale

in grado di condizionare in modo molto significativo l’attivita amministrativa degli enti preposti alla disciplina e al

controllo in materia di rifiuti (Regione, Provincia, Comune, Commissari Straordinari per i rifiuti) e, almeno in parte,

quella politica.

L’Ufficio ha quindi optato per un approccio molto piu ampio, con una lettura congiunta delle risultanze dei vari

procedimenti e, quindi, anche delle varie vicende che hanno interessato il CERRONI nella gestione del ciclo dei rifiuti

nel Lazio. Questa lettura congiunta ha consentito di accertare che la vicenda in questione e come un fiume che si dipana

atteraverso mille rivoli spesso caratterizzati da reati contro la normativa in materia di ambiente e contro la pubblica

amministrazione.

Cosi, ad esempio, in seno al procedimento n. 47580/2009 ( assegnato ai sostituti Maisto e Galanti), l’Ufficio aveva

chiesto in data 1.12.2011 al GIP di procedersi nelle forme dell’incidente probatorio ad accertare se la contaminazione

delle falde idriche sottostanti la discarica di Malagrotta fosse riconducibile ad una falla nel c.d. “poulder” ossia il manto

bituminoso che riveste le pareti della medesima.

Il Giudice, con provvedimento in data 11.01.2011 rigettava la richiesta. Nella sostanza, asseriva che i dati in possesso

degli inquirenti non giustificassero l’intervento richiesto, poiche una consulenza disposta dagli stessi pubblici ministeri

evidenziava la sostanziale mancanza di contaminazione tra le acque che si trovavano al di sotto dei c.d. “pozzi spia” e

cio che si trovava all’interno, e che quindi la riscontrata contaminazione fosse da attribuire ad attivita antropica di

diversa natura (trattasi di zona ad elevata concentrazione di opifici industriali.

Il problema e costituito dal fatto che tutti i dati su cui e stata eseguita la consulenza tecnica della Procura pervenivano

non da attivita autonomamente svolta dai CC.TT. ma da dati forniti dall’ARPALAZIO, soggetto pubblico

istituzionalmente deputato al controllo.

Le indagini tecniche eseguite in seno al procedimento n. 7449/2008 hanno consentito di appurare come il direttore

dell’ARPA, tale ERMOLLI Fabio, sia in realta un ex dipendente del CERRONI (e segnatamente della Systema

Ambiente srl, societa che gestisce una discarica in provincia di Brescia, il cui legale rappresentante e proprio il

CERRONI, e della quale ERMOLLI era il direttore tecnico), collocato al vertice della struttura pubblica quando ancora

rivestiva carica lautamente retribuite per conto del privato su cui doveva operare i controlli, e quindi in tale posizione in

grado di “pilotare” i controlli sulla discarica di Malagrotta.

Rilevato pertanto che dalla lettura del procedimento n. 7449/08 emergevano ulteriori ipotesi di reato, in data 7 ottobre

2011 venivano disposti lo stralcio in copia delle principali informative nonche degli atti relativi alla richiesta di

incidente probatorio respinto in seno al procedimento n. 47580/2009 e la formazione di autonomo procedimento, ossia

il presente.

Parallelamente, l’Ufficio ha preso contatti con gli altri uffici giudiziari del distretto.

In particolare, l’Ufficio di Procura riceveva notizia dalla P.G. procedente che attivita di indagine nei confronti dei

medesimi soggetti erano in corso presso la Procura della Repubblica di Velletri. La suddetta Procura della Repubblica,

appositamente contattata, provvedeva a stralciare copia dell’informativa principale redatta dal Comando Carabinieri per

la Tutela dell’Ambiente - Nucleo Operativo Ecologico di Roma (Nr. 71/8-30 del 22/06/2011) e a trasmettere gli atti a

Roma per competenza in ordine ai reati ivi commessi.

La lettura dell’informativa (pag. 26 ss.) appare di estrema importanza in quanto consente da un lato di attualizzare il

riscontro circa l’attuale esistenza del sodalizio criminale, dall’altro a monitorarne passo passo i mutamenti.

Parallelamente, il Reparto Operativo CC. Tutela Ambiente, depositava in seno al procedimento 7449/2008 l’informativa

n. 181/11-6 di prot. del 30 gennaio 2012.

Essa, in particolare, concerneva sostanzialmente i medesimi fatti storici della prima parte dell’informativa depositata dal

NOE presso la Procura della Repubblica di Velletri, solo diversamente qualificata: laddove nell’informativa dei Castelli

Romani si paventavano i reati di frode in pubbliche forniture e di truffa ai danni di ente pubblico, qui si qualificava il

fatto (anche)

24

come traffico di rifiuti. Si procedeva pertanto a stralciare l’informativa 181/11-6 dal procedimento 7449/2008 e a

formare un nuovo fascicolo, riunito al presente procedimento.

Dalla lettura complessiva degli atti si potra facilmente evincere come l’enorme capacita di influenza di Manlio

CERRONI e dei suoi proseliti abbia in un primo tempo interessato prevalentemente – assieme alla Regione stessa - la

struttura del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti nella Regione Lazio (sino al 30.06.2008), che, nominato dal

Governo nazionale nella persona del Presidente della Regione, era di fatto gestito da un soggetto attuatore.

A conferma della bonta dell’assunto accusatorio, in data 5 aprile 2012, investito della richiesta di applicazione di misura

cautelare da parte della Procura della Repubblica di Velletri per i reati di truffa aggravata, frode in pubbliche forniture e

associazione per delinquere, il Giudice per le indagini preliminari presso quel Tribunale dichiarava la propria

incompetenza per territorio determinata da connessione, in relazione al luogo di commissione del piu grave reato di cui

all’articolo 416 del codice penale, nonche in relazione al luogo di consumazione del reato di cui all’articolo 356 c.p.

(ovviamente quel Giudice ignorava che presso questo Ufficio gia pendeva procedimento per il reato di cui all’art. 260

D. lgs. 152/2006).
 
Quanto al primo profilo, il giudice velletrano rappresentava che, in assenza di elementi atti a

dimostrare il luogo ove ha avuto origine il pactum sceleris, “il luogo in cui opera la prospettata




associazione deve vieppiù individuarsi in Roma, sia in considerazione della tipologia di


associazione in contestazione ove risultano coinvolti soggetti alle dipendenze della Regione Lazio,

sia in considerazione dei luoghi ove, nel tempo, gli incontri tra gil indagati sopra indicati
 

avvenivano e dove si concordavano le eventuali stategie associative”.



Il procedimento veniva pertanto trasmesso per competenza a questo Ufficio dove veniva riunito al presente (sui


contenuti, v. infra, con riferimento alle singole ipotesi di reato).

A quel punto le indagini tornavano all’origine, e si provvedeva a verificare che all’interno della discarica piu grande

d’Europa si verificava un fenomeno, relativo alla produzione e gestione del combustibile da rifiuti, per molti versi

analogo a quello che era investigato ad Albano Laziale, tuttora in corso di valutazione.

Le indagini non si arrestavano qui.

Infatti l’Ufficio, quando dalla lettura degli atti prendeva contezza del fatto che l’intenzione del sodalizio criminale era

quella di aprire una nuova discarica a Monti dell’Ortaccio, rivolgeva verso tale zona la propria attenzione, e verificava

l’esistenza di una situazione davvero sorprendente: in quella area, infatti, esisteva uno sbancamento non autorizzato,

tuttora in corso di realizzazione, di oltre 3.000.000 di metri cubi, da cui le terre da scavo asportate venivano portate via

e utilizzate all’interno della discarica di Malagrotta.
 

Tornando ancora indietro nel tempo, si verificava infine che nel corso degli anni (rectius: dei

decenni), l’attivita del Gruppo CERRONI si e sempre connotata per la ripetitivita del modus

operandi: operare sempre in modo da realizzare gli impianti prima di ottenere le autorizzazione



ovvero sulla base di titoli autorizzativi provvisori o sperimentali, in modo da indurre/costringere le


amministrazioni ad adeguare la situazione di diritto a quella di fatto (pena il determinarsi di una

emergenza rifiuti paragonabile a quella di Napoli), e sfruttare situazioni emergenziali

(commissariamenti e ordinanze contingibili e urgenti), al fine di aggirare l’obbligo di rispetto della

normativa nazionale e regionale, nonche di realizzare e consolidare una posizione di sostanziale

monopolio nella Regiona Lazio (si veda quanto ad esempio accaduto con il sito di Testa di Cane,

adiacente la discarica di Malagrotta).
Al termine delle indagini relative ai vari tronconi principali, posta l’evidente connessione probatoria e la continuazione

tra molti dei reati ascritti, si procedeva alla riunine di tutti e tre i procedimenti (il 49504/2011, ossia il primo stralcio,

quello relativo al filone velletrano e quello relativo a Monti dell’Ortaccio) al piu risalente, ossia il 7449/2008-21.

Nel prosieguo della richiesta si procedera ad eseguire una brevissima panoramica sulla storia della gestione dei RSU

(rifiuti solidi urbani) nel Lazio dal 1960 in poi (che poi coincide con la ascesa del gruppo CERRONI), per poi

analizzare la galassia societaria riconducibile all’anziano imprenditore,

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alla sua leadership nel ciclo dei rifiuti in Italia, nella Regione Lazio ed a Roma. Poi si analizzeranno alcuni fenomeni

criminosi. Con una premessa.

Il mondo imprenditoriale di Manlio CERRONI e vastissimo. La presente richiesta si limita ad approfondire quattro

tronconi di indagine, relativi a singole e specifiche vicende: discarica di Albano Laziale – ciclo dei rfiuti, traffico ed

altro; Albano Laziale – realizzazione del gassificatore; localizzazione della discarica di Monti del’Ortaccio; vicende

relative alla tariffa dei rifiuti nella Regione Lazio. Altre vicende, in cui pure si appalesano profili di illegalita,

costituiscono tuttora oggetto di approfondimento investigativo, per cui non verranno prese in esame in questa sede.

Dall’analisi di tutti i tronconi dell’indagine si trarranno le fila dei principali reati contestati: dal reato associativo ai reati

di pubblica amministrazione contestabili ai pubblici funzionari coinvolti.
 
La presente richiesta viene altresì redatta in formato elettronico, munita di un sistema di

riferimenti incrociati tra l’indice e i singoli paragrafi ovvero tra le varie parti dell’informativa

in cui un riferimento si renda opportuno, sì da consentire al lettore di muoversi agevolmente

al suo interno. Essa contiene anche collegamenti ipertestuali che consentono di aprire i

documenti più importanti cui si dà conto nel corso della disamina (cliccando il tasto ctrl+tasto

sinistro del mouse sul link), per una più agevole consultazione.

Parallelamente, per gli indagati in relazione ai quali, pur in presenza di gravi indizi di

colpevolezza, non si ritiene di richiedere l’emissione di provvedimento cautelare (vuoi in

ragione del titolo di reato, vuoi della possibilità di usufruire della pena sospesa, vuoi per

l’assenza del requisito dell’attualità dell’esigenza cautelare riscontrata), il testo conterrà un

rinvio mobile (link ipertestuale) ad una scheda personale esterna al provvedimento, che si

allegherà alla richiesta cartacea.
§3. Breve storia dei rifiuti nella Regione Lazio [1]
  
 

Come si legge nella pubblicazione: “Archivio del Servizio della Nettezza Urbana del Comune di Roma. Inventario a

cura di MARGHERITA BETTINI PROSPERI, ILARIA BONINCONTRO, COSTANZA LISI3, alla vigilia delle




Olimpiadi romane del 1960, al fine di rendere piu corretto ed efficace il sistema del trasporto e dello smaltimento dei


rifiuti solidi urbani, con deliberazione consiliare del 26 maggio 1959, n. 999105 l’Amministrazione capitolina indice

una nuova gara di appalto concorso per l’affidamento dei servizi di trasporto delle immondizie della citta, con

esclusione della zona centrale, e dello smaltimento di tutti i rifiuti.
 

3 MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA CULTURALI - DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 2003 - DIREZIONE




GENERALE PER GLI ARCHIVI SERVIZIO DOCUMENTAZIONE E PUBBLICAZIONI ARCHIVISTICHE”, pagg. 51 ss.;


consultabile on line all’indirizzo: “http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Strumenti/Strumenti_CLVII.pdf”
 
Il capitolato richiedeva:
 
– il trasporto dai luoghi di produzione a quelli di smaltimento dei rifiuti solidi urbani interni raccolti

dal Servizio di Nettezza urbana in uno dei quattro settori in cui e suddiviso il territorio comunale;

– lo smaltimento e la cernita, in apposito stabilimento da costruirsi a cura e spese del oncessionario,

in terreno di proprieta dello stesso concessionario, dei rifiuti interni raccolti nel settore di

competenza; quelli esterni (stradali e dei mercati), prodotti nel settore di competenza, ma raccolti e

trasportati a cura del Servizio; quelli interni ed esterni, prodotti nella zona centrale, trasportati in

economia dal Comune106, distribuiti tra i quattro settori;

– l’incenerimento della parte dei rifiuti ritenuta inutilizzabile o comunque fortemente inquinante a

giudizio dell’Ufficio di igiene.
Delle 53 ditte invitate a partecipare, solo otto presentarono un’offerta.

Con deliberazione consiliare del 30 giugno 1960, n. 1062, vennero approvati i risultati della gara e si procedette

all’aggiudicazione dell’appalto.

Quattro risultarono le ditte aggiudicatarie: la Societa Agricola Recupero Residui, SARR (per il 1° settore); la SORAIN

(per il 2° settore); la Societa Alberto Cecchini & C. (per il 3° settore); la Societa Laziale Imprese e Appalti, SLIA (per il

4° settore).

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Il termine di scadenza dei contratti, fissato al 20 dicembre 1972, verra prorogato fino al 30 giugno 1973.
 
Tutte tali società verranno attratte nell’orbita societaria di Manlio CERRONI: la società

SARR verrà poi incorporata da SORAIN Cecchini, le società SORAIN e Cecchini (fra l’altro

proprietarie dei siti di Rocca Cencia e di Ponte Malnome, dove ad oggi ancora vi sono dei siti

dell’AMA e del gruppo CERRONI) si fonderanno in
 

SORAIN CECCHINI (a tutt’oggi facente parte del gruppo CERRONI, di cui costituisce una delle capogruppo).

Per quanto concerne la SLIA, dalla relazione della Commissione Parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti del 2000

(“RELAZIONE SUGLI ASSETTI SOCIETARI DELLE IMPRESE OPERANTI NEL CICLO DEI RIFIUTI”, n. 7801




rif.) si evince quanto segue:
 
costituita nell'aprile 1951 con sede a Roma, in via di Poggio Verde 34 (indirizzo comune a molte




società facenti capo al citato Pierangelo Montanucci). Tale società è attiva nel ciclo dei rifiuti, nel


trasporto conto terzi, nella progettazione e nella costruzione degli impianti. Il presidente del

consiglio d'amministrazione è Aurelio Merlo, mentre consigliere è Pietro GIOVI (entrambi

ricorrenti nelle società facenti capo a Manlio CERRONI); il direttore generale è Pierangelo

Montanucci, mentre il vicepresidente è Giancarlo Russo Corvace. La società ha unità locali a

Brindisi, Caserta e Terracina. Il capitale sociale è di 12 miliardi e mezzo, la cui titolarità risulta di:
 

1.Ponteg Srl (39,88 per cento);

2.Commercama (33,33 per cento);

3.Euroambiente (11,33 per cento);

4.Francesco RANDO (11,11 per cento);

5.Emefin (4,33 per cento);

6.Venceslao Ficoneri (0,01 per cento).





La Ponteg Srl è una società di broker servizi costituita nel luglio 1984, con sede a Roma in via


Portuense 881. Il capitale sociale è di 100 milioni, di cui solo 21 versati: le quote sociali sono

detenute al 50 per cento ciascuno dalla E. GIOVI Srl e dalla P. GIOVI Srl. L'amministratore

unico dal novembre 1989 è Piero GIOVI. La società detiene il 51 per cento del capitale sociale

della Ramoco Srl.
 
La E. GIOVI è stata costituita nel luglio 1980, con sede a Roma in via Portuense 881. Il capitale

sociale è di 300 milioni (96 milioni versati), ed è detenuto da Manlio CERRONI (50 per cento), da

Piero GIOVI e Anna Maria Rachele Troiani (25 per cento ciascuno).

L'amministratore unico è Francesco RANDO (che risulta anche essere presidente del consiglio di

amministrazione della citata Ines Sud - società facente capo a Vincenzo Fiorillo - nonché direttore

tecnico della Ramoco).

La quasi gemella P. GIOVI è stata anch'essa costituita nel luglio 1980, con sede a Roma nella

medesima via Portuense 881. Il capitale sociale di 300 milioni (96 versati) è qui suddiviso al 50 per

cento tra Manlio CERRONI e Piero GIOVI. L'amministratore unico è - dalla data della fondazione

- Piero GIOVI.

La Commercama Srl, costituita nel settembre 1991, ha sede a Roma in via Poggio Verde 34. Il

capitale sociale, di 20 milioni di lire, è detenuto dalla Emefin Srl (55 per cento) e da Carlo Merlo

(45 per cento). L'amministratore unico è Elvio Biondi (subentrato ad Aurelio Merlo) che figura

negli organismi societari di diverse aziende appartenenti al gruppo Colucci, quali la Nuova Spra

Ambiente, la S.a.c.e. - Servizi per l'ambiente città di Caserta - e la Società Generale.
La Emefin, costituita nel giugno 1984, ha sede a Roma in via di Villa Betania 84 (che risulta essere il domicilio di

Pierangelo Montanucci); il capitale sociale, di 20 milioni di lire, è detenuto al 99 per cento da Aurelio Merlo e all'1 per
  

cento da Ursula Renate Janiszewski. L'amministratore unico è Aurelio Merlo”.




Segue anche una grafica:


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Tutte le societa appaltatrici del 1960, pertanto, finiscono sotto il controllo di CERRONI.

Nel 1973 il servizio di trasporto viene definitivamente riassunto in gestione diretta dal Servizio di Nettezza Urbana del

Comune.

Con deliberazione del Cosiglio comunale n. 40 del 30 gennaio 1973, adottata per consentire la prosecuzione del servizio

di trasporto senza soluzione di continuita, l’Amministrazione acquista dagli appaltatori circa 230 autocarri con

attrezzatura speciale per il trasporto dei rifiuti; per l’impossibilita di acquistare l’intero parco autoveicolare delle ditte, si

provvede a stipulare con i medesimi appaltatori un contratto per il noleggio quotidiano di altri 237 autocarri, cosi

suddivisi: 51 dalla SARR, 57 dalla SORAIN, 63 dalla Cecchini, 66 dalla SLIA, oltre ai veicoli di scorta nella misura del

15%, al prezzo di £ 10.000 al giorno per ognuno, compreso ogni onere di manutenzione ordinaria e straordinaria, ad

eccezione del conducente e del combustibile.

Il contratto di noleggio, valido per un anno e tacitamente prorogabile di anno in anno salvo disdetta da parte

dell’Amministrazione, e sottoposto ad una serie di condizioni, tra le quali la disponibilita dei veicoli presso le

autorimesse annesse al centro di smaltimento sito in via di Rocca Cencia in stato di perfetta efficienza e pulizia e la

possibilita dell’Amministrazione di modificare il numero dei veicoli a sua discrezione, previo preavviso alle ditte

contraenti, di stabilire aumenti del canone stabilito per viaggi ordinati in via eccezionale, di procedere ad eventuali

calcoli revisionali, ecc. Tuttavia, il contratto di noleggio pesa sulle finanze comunali (spesa presunta per il 1979 di circa

1,3 miliardi), sorgono varie controversie e varie vertenze, si arriva alla cessazione del contratto nel 1979 e ad un nuovo

acquisto di automezzi da parte del Comune. La consegna dei nuovi automezzi acquistati e delle attrezzature di officina e

stabilita alla data del 1° gennaio 1980.

La manutenzione degli automezzi acquistati e di quelli gia di proprieta del Comune che fanno capo all’autorimessa di

Rocca Cencia viene affidata alla SoGeIn Spa (Societa Gestioni Industriali) per l’anno 1980 (il contratto di affidamento

della manutenzione ha la durata di una anno e puo essere rinnovato alla sua scadenza).

Intanto, con deliberazione consiliare n. 2575 del 27 giugno 1979 viene affidato alla stessa SoGeIn il servizio di

smaltimento dei rifiuti solidi urbani, gia espletato dalle societa SORAIN Cecchini e SLIA, con la consegna delle aree e

degli stabilimenti, e delle loro pertinenze. Gli operai gia alle dipendenze di tali societa vengono assunti dalla SoGeIn.

Nell’agosto del 1980 viene concessa alla SoGeIn anche la gestione degli impianti di depurazione di Roma-Est e di

Ostia.

Tutto il servizio di nettezza urbana in quegli anni viene riformato.

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Sul declinare degli anni Settanta il Servizio risulta strutturato di fatto in 60 zone e 17 sottozone. Il servizio erogato dalle

zone e di diretta competenza delle circoscrizioni (VII Ripartizione). Ogni zona gestisce un’area divisa in reparti di

raccolta e reparti di spazzatura.

Il trasporto e lo smaltimento rimangono dipendenti dal Servizio centrale, che continua ad essere competente anche in

materia di lavori di manutenzione, collaudi, revisioni dei prezzi e servizi amministrativi.

Gli autocentri sono ancora quelli di Laurentino e Casilino, ovvero i vecchi autocentri comunali. Inoltre, Ponte

Malnome, sede di stabilimento di smaltimento, affidato al Comune nel 1973 al momento della cessazione del contratto

di appalto per il trasporto dei rifiuti, e Rocca Cencia, anch’esso sede di stabilimento di smaltimento, di piu recente

costituzione, con un’area scoperta destinata al ricovero di circa 50 automezzi di recente acquisto, e annessa un’officina

di piccole dimensioni. Nell’autocentro di Rocca Cencia vengono parcheggiati i restanti automezzi ancora noleggiati

dalle ditte private (circa 140).
 
La SOGEIN, societa' creata nel 1979 dal Comune di Roma, vede distribuito il suo capitale

sociale nel modo che segue: 67% Acea e 33% di capitale privato, diviso fra la Sorain Cecchini

di CERRONI e la Slia, già di Aurelio Merlo e poi attratta anch’essa dal pianeta CERRONI.
 
La societa fallisce nel 1986 ed i lavoratori verranno assorbiti dall’AMA (allora AMNU),

Con la fine della SOGEIN, primo esperimento di partenariato pubblico-privato, viene meno l’ambizione di rimettere in

mano al pubblico lo smaltimento dei rifiuti a Roma.

Il servizio di smaltimento viene nel frattempo affidato al CO.LA.RI. (consorzio laziale rifiuti) di Manlio CERRONI.
 
Gli anni passano, e con deliberazione 511/1991, viene costituito un nuovo soggetto pubblicoprivato:

il C.T.R. (Consorzio –trattamento –rifiuti). Come si vedrà in appresso, il 27 marzo

1996 Mario DI CARLO veniva nominato presidente del consiglio di amministrazione del
Consorzio4 (all. 462 all’informativa 181/11-6). Contestualmente Manlio CERRONI veniva


nominato amministratore delegato del medesimo consorzio. Si trattava, pertanto, delle due

figure cardine nella gestione del soggetto giuridico.
 

4 Si trattava del medesimo soggetto giuridico menzionato a Michele Baldi e dal giornalista Paolo Mondani nel corso dell’intervista a




Mario DI CARLO nella trasmissione Report, intervista di cui si parlerà nel paragrafo relativo allo scomparso politico.

5 Non è l’unico esempio di parteniariato. Anche AMA International, nata per gestire rifiuti all’Estero, verrà nel 2008 acquisita dalla
GE.SE.NU., di fatto riconducibile alla sfera di influenza di CERRONI.



Il consorzio, sciolto nel 2002, era costituito dal CO.LA.RI. e dal Comune di Roma. Esso aveva lo scopo di operare nel


settore della gestione dei rifiuti e si sarebbe dovuto occupare, principalmente, della conduzione dello stabilimento di via

Laurentina km. 24+500 destinato alla selezione ed al recupero del multimateriale proveniente da raccolta differenziata.
 
Dopo il C.T.R. sarà, come si vedrà a proposito del gassificatore di Albano Laziale, la volta del
CO.E.MA5, soggetto costituito da CERRONI in partenariato con ACEA e AMA per la


realizzazione del gassificatore di Labano Laziale.
 
Ma nel frattempo, era scattata l’emergenza rifiuti nella Regione Lazio.
 
§4. Segue: l’emergenza rifiuti nella Regione Lazio. Il raccordo pubblico-privato a

tutto vantaggio del secondo [1]
  
 
La situazione di crisi in tema di gestione dei rifiuti inizia ad investire la Regione Lazio nel 1999 (Si riporta in appresso

uno stralcio ragionato dell’informativa del Nucleo CC. Tutela Ambiente, R.O., 181/11-7 del 27.12.2010 ).

All’epoca, sia il presidente della Regione Lazio, sia il sindaco di Roma, congiuntamente al Ministero dell’Ambiente,

interessavano la Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di porre in essere atti urgenti finalizzati a fronteggiare una

eventuale situazione di crisi socio-ambientale derivante dal mancato smaltimento dei rifiuti di Roma e provincia in

occasione del Giubileo.

29
 

La Presidenza del Consiglio dei Ministri, da prima con proprio decreto datato19 gennaio 1999 e poi con ordinanza

n. 2992 del 23 giugno 1999 disponeva la nomina del Presidente della Regione Lazio quale commissario delegato alla




predisposizione di interventi di emergenza nel settore della gestione dei rifiuti.


Lo stato di emergenza doveva terminare il 31.12.2000.

La dichiarazione della situazione di emergenza avrebbe permesso al Commissario Delegato di derogare ad alcune

norme statali e regionali esistenti all’epoca in materia di gestine dei rifiuti.

Grazie all’O.P.C.M. 2992/1999 il Commissario Delegato poteva, con particolare rilievo al settore della valorizzazione e

del recupero energetico, bandire di concerto con il Ministero dell’Ambiente gare a livello comunitario e

conseguentemente stipulare contratti con operatori industriali che si fossero impegnati a realizzare e porre in esercizio,

entro il 31.12.2001, impianti per la produzione di energia mediante l’impiego di CDR, nonche approvare i progetti e

autorizzare all’esercizio in deroga ad alcune delle norme allora vigenti. Secondo l’ordinanza l’approvazione dei progetti

avrebbe sostituito ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali.

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, datato 15 dicembre 2000, lo stato di emergenza veniva prorogato

sino al 31.12.2001.

Nei primi mesi del 2001, per la precisione in data 28 febbraio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, preso atto anche
 

della intervenuta proroga (al 31.12.2001), emetteva una seconda ordinanza, la n. 3109, con la quale venivano apportati




dei correttivi e delle integrazioni alla precedente ordinanza 2992/1999.


Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, datato 14 gennaio 2002, lo stato di emergenza nella citta di Roma

e provincia veniva prorogato sino al 31.12.2002.

Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, datato 24 maggio 2002, lo stato di emergenza gia incombente

nella citta di Roma e provincia veniva esteso anche alle province di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo. In pratica il

particolare status veniva esteso a tutta la Regione Lazio.

In data 8 novembre 2002 la Presidenza del Consiglio dei Ministri emetteva una nuova ordinanza, la 3249, con la quale il

Commissario Delegato veniva legittimato a compiere una serie di attivita in relazione alla persistente situazione

emergenziale, in tema di gestione dei rifiuti, nell’ambito del territorio della Regione Lazio. Quest’ordinanza, tra l’altro:

- spostava il termine fissato al 31.12.2001, previsto dall’ O.P.C.M. 2992/1999 per la messa in esercizio di impianti di

valorizzazione, al 31.12.2004;

- imponeva al commissario delegato di sentire i comuni interessati alla localizzazione

di impianti di gestione dei rifiuti, compresi quelli di termovalorizzazione;

Con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, datato 10 gennaio 2003, lo stato di emergenza nella

Regione Lazio veniva prorogato sino al 31.12.2003.

Dopo varie proroghe si giungeva al 2 maggio 2006 data in cui, con ordinanza n. 3520, la Presidenza del Consiglio dei

Ministri stabiliva che il Commissario Delegato, fatte salve le norme in tema di V.I.A., poteva rilasciare le autorizzazioni

di cui al D. Lgs. 59/2005 (Autorizzazione Integrata Ambientale).
 
Con atto del 2 febbraio 2007 il Presidente del Consiglio dei Ministri emetteva una ulteriore


proroga dello stato di emergenza, valevole sino alla data del 30 giugno 2008.

Quest’ultimo decreto, però, prevedeva che le deroghe alle norme ed i poteri conferiti al

Commissario Delegato potevano avere efficacia solo sino al 31.12.2007. L’ulteriore periodo

concesso fino al 30 giugno 2008 era funzionale solo al completamento delle azioni intraprese

sino al 31.12.2007.

A tal proposito appariva essenziale segnalare che in data 4 ottobre 2007 la Presidenza del
Consiglio dei Ministri, d’intesa con la Regione Lazio, emanava l’ordinanza 3616. Attraverso


quest’atto, che in parte ricalcava quello precedente del 2 febbraio, venivano confermati i

poteri in capo al Commissario Delegato.
 
30
 
Tale ordinanza, in aggiunta a quanto recato nel precedente decreto specificava il fatto che il

Commissario Delegato poteva approvare in via definitiva i progetti riguardanti gli impianti

connessi al ciclo di smaltimento dei rifiuti purché la relativa istruttoria fosse stata avviata

entro il 31 dicembre 2007 (elemento che risulterà fondamentale per la procedura di

autorizzazione del gassificatore di Albano Laziale, come si vedrà in appresso).
 
Il decreto 3616/2007, inoltre, all’articolo 15 precisava che il Commissario Delegato, oltre ai poteri derogatori gia in suo

possesso, poteva operare al di fuori di quanto regolato da alcune norme del D. Lgs. 152/2006. In relazione a

quest’ultimo aspetto andava posto particolare riguardo alla facolta di deroga concessa rispetto all’articolo 208 del citato

decreto legislativo, relativo alle autorizzazioni.

Nel frattempo, con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 112 del 10 luglio 2002, veniva approvato il Piano di

gestione dei rifiuti della Regione Lazio.

A tale atto di programmazione in materia di rifiuti si affiancheranno dei provvedimenti commissariali, e segnatamente:

- Decreto commissariale 65 del 15 luglio 2003 – Piano degli interventi di emergenza per l’intero territorio del Lazio;

- Decreto commissariale 95 del 18 ottobre 2007 – Piano degli interventi di emergenza dei rifiuti urbani nel Lazio;

- Decreto commissariale 24 del 24 giugno 2008 – Stato di attuazione delle azioni volte al superamento della fase

emergenziale dichiarata con DPCM del 19 febbraio 1999.

Il 30 giugno 2008 cessera il regime commissariale e proprio in tale data verranno emessi molti dei provvedimenti

favorevoli che interesseranno le aziende di Manlio CERRONI.

Non sara l’ultimo commissariamento, come si vedra nel prosieguo, quando si andra a discettare della localizzazione

della nuova discarica.

L’effetto principale connesso alla dichiarazione dell’emergenza ambientale sara costituito dalla traslazione in capo al

Commissario Delegato di tutti i poteri ordinariamente concessi ai vari enti pubblici in relazione alla gestine dei rifiuti,

oltre alla possibilita, espressamente prevista dalle varie ordinanze presidenziali, di operare “in deroga” a molte

disposizioni di legge, sia in materia di concorrenza che di rifiuti.

Va da se che tale sistema abbia determinato palesi effetti distorsivi rispetto all’ordinaria e ordinata ripartizione, e al

conseguente esercizio, delle competenze amministrative, tanto che persino la Corte dei Conti (la quale sottolinea come

la Regione Lazio sia l’unica Regione che abbia un contenzioso con l’Unione europea, leggi procedura di infrazione, con
 

riferimento al piano rifiuti) ha avuto modo di rilevare che “la caratteristica della struttura commissariale del Lazio





consiste nel fatto che, per lo svolgimento delle attività di emergenza ambientale ad essa assegnate, questa non


usufruisce di alcun specifico sostegno economico da parte dello Stato, provvedendo la Regione con propri fondi alle
 
spese occorrenti per lo svolgimento del lavoro tecnico, amministrativo e gestionale. Non essendo previsti interventi




statali, risulta evidente che l’emergenza è stata disposta unicamente allo scopo di determinare la sospensione

dell’applicazione delle normative di settore, limitare gli obblighi di concertazione ed il principio di ripartizione delle
  
 

competenze” (Corte dei Conti - Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato.

Programma delle attivita di controllo sulla gestione per l’anno 2005. deliberazione n. 1/2005/G: “La gestione

dell’emergenza rifiuti effettuata dai Commissari straordinari del Governo”).




Come si avra modo di illustrare nel prosieguo (e come gia ventilato nelle parole anzidette), tale fenomeno di


concentrazione di potere avra un solo beneficiario: Manlio CERRONI.

Iniziando ora ad entrare nell’oggetto specifico della richiesta, va sottolineato come in tale struttura operava, quale

Responsabile Unico del procedimento, Arcangelo SPAGNOLI (ora deceduto), punto di snodo fondamentale tra la

struttura commissariale, la Regione e il Gruppo CERRONI, la cui figura, sia pure esclusivamente a fine di comprendere

la struttura dell’associazione criminale, si ripercorrera nei paragrafi che seguono, e prevalentemente in quello relativo al

gassificatore di Albano Laziale.

31
 
Sul versante politico, l’uomo di fiducia di Manlio CERRONI era Mario DI CARLO (anch’egli

deceduto), colui che per sua stessa ammissione aveva consentito l’autorizzazione del gassificatore

di Albano Laziale6 e si sarebbe assunto la responsabilita anche di localizzare la nuova discarica a



Monti dell’Ortaccio.
6 Ci si riferisce all’aggiornamento della trasmissione “L’Oro di Roma”, in appresso citata, del 28 novembre 2008, che si riporta




integralmente:
 
PAOLO MONDANI FUORI CAMPO: Questa e la discarica di Manlio CERRONI ad Albano e la Regione Lazio ha previsto proprio




qui la costruzione di un prototipo di gassificatore affidato a trattativa diretta ad un consorzio di imprese costituito dall'Ama, dall'Acea


e dalla societa Coema di Manlio CERRONI. Il modello seguito e quello di Malagrotta. Tutti i rifiuti vanno in discarica o bruciati dal

gassificatore. In un primo momento la regione aveva dato una valutazione di impatto ambientale negativa anche per il parere

contrario della Asl locale, ma poi la valutazione diventa positiva per l'intervento dell'allora Assessore ai rifiuti Mario DI CARLO,

grande amico di Manlio CERRONI.

MARIO DI CARLO – ASSESSORE ALLA CASA REGIONE LAZIO: Io ho tentato, diciamo ho tentato di fare un’operazione

comune, comune attraverso Acea, Ama. Cioe la mia idea e che da qui deve nascere un gruppo pubblico privato che va in borsa.

Albano nasce da questo.

PAOLO MONDANI: Dall’incontro pubblico-privato…

MARIO DI CARLO – ASSESSORE ALLA CASA REGIONE LAZIO: Esatto. Albano doveva essere diciamo l’anticipo, di

un’operazione piu generale. Poi, Albano si fara, ma si fara sostanzialmente perche alla fine ci sono dovuto venire io li a farla.

PAOLO MONDANI: Ci sono?

MARIO DI CARLO – ASSESSORE ALLA CASA REGIONE LAZIO: Ci sono dovuto venire io a farlo. Altrimenti, non si faceva.

PAOLO MONDANI: Ma non c’era la valutazione d’impatto ambientale?

MARIO DI CARLO – ASSESSORE ALLA CASA REGIONE LAZIO: abbiamo risolto”.
 
Per ben comnprendere sin dalle prime battute lo spessore del personaggio e i suoi rapporti con il CERRONI si riporta di

seguito, testulamente, un frammento di conversazione estrapolato dalla trasmissione: esso dimostra, piu di ogni altro

commento, il rapporto di subordinazione del pubblico al privato (si rinvia peraltro alla trascrizione dell’intervista della
 

puntata della trasmissione di approfondimento “Report” denominata “L’Oro di Roma”, intervista curata da Paolo




Moldani, presente in atti); la trasmissione fu quella della nota allusione alla “coda alla vaccinara”, in cui, a fronte della


dchiarazione di Manlio CERRONI, che lo considerava “come un figlio”, cosi testualmente rispondeva:
 
MARIO DI CARLO – ASSESSORE CASA E RIFIUTI REGIONE LAZIO: A tutti e due ci piace




andare a mangiare… che c….o ne so la coda alla vaccinara, capito? Nel mondo che vive lui c’è co


chi c…o ce va, co Caltagirone a mangiare la coda alla vaccinara insomma? Lui non ce l’ha

sostituti. Non ce l’hai una soluzione no? Tuo nipote c’ha 14 anni, te ce n’hai 82, quanto c…o pensi

di campare ancora? Cioè quanto pensi di campare lucido?

PAOLO MONDANI: A questo punto lui ti ha chiesto di sostituirlo?

MARIO DI CARLO – ASSESSORE CASA E RIFIUTI REGIONE LAZIO: No di sostituirlo, lui

allora diciamo aveva visto che io non m’ero candidato alla Camera, non avevo seguito Rutelli…

PAOLO MONDANI: 2001?

MARIO DI CARLO – ASSESSORE CASA E RIFIUTI REGIONE LAZIO: 2001, e quindi mi disse:

“Perché non te ne vieni a lavorare con me…?”

PAOLO MONDANI:…E in futuro mi sostituirai…”

MARIO DI CARLO – ASSESSORE CASA E RIFIUTI REGIONE LAZIO: Beh, “in futuro mi

sostituirai” quello credo che non l’abbia mai detto a nessuno, cioè lui non pensa di essere mortale.

PAOLO MONDANI: Lui non pensa di essere mortale però diciamo quello era il senso.

MARIO DI CARLO – ASSESSORE CASA E RIFIUTI REGIONE LAZIO: Si, quello era il senso”.
 
Nel frattempo, come cennato, uno storico dipendente del CERRONI, Fabio ERMOLLI, che aveva ricoperto l’incarico

di direttore tecnico di una discarica sita in provincia di Brescia (sempre appartenente al gruppo CERRONI), viene

nominato Responsabile del settore rifiuti dell’ARPA Lazio, ossia dell’ente deputato al controllo su tutte le discariche del

Lazio.

32
 
Venuto meno il 30 giugno 2008 il Commissario Delegato, presso cui lavorava Arcangelo

SPAGNOLI come RUP, e deceduto il DI CARLO7, il ruolo di cerniera all’interno della pubblica



amministrazione regionale viene assunto in modo sempre piu egemone da un altro sodale: Luca


FEGATELLI, la cui folgorante carriera si deve verosimilmente attribuire anche alle grazie del

gruppo investigato.
7 La conoscenza tra DI CARLO e CERRONI era di antica data.
 

Ad esempio, l’ex consigliere comunale Michele Baldi, nella predetta trasmissione ricorda come nel 1997, andando a leggere a




studiare tutte quante le carte a cominciare da quelle dell’Ama e delle altre aziende pubbliche, scopri che “l’Ama produceva miliardi e


miliardi di debiti sulla raccolta differenziata dei rifiuti, una cosa che invece in tutto quanto il resto del mondo produce ricchezza per

le amministrazioni comunali. C’era qualcosa che non andava. Scoprii che era stato costituito un consorzio, CTR, Consorzio

Trattamento Rifiuti dall’allora presidente dell’Ama Mario DI CARLO, 50% inizialmente Ama e 50% Colari, l’azienda privata di

Manlio CERRONI, il proprietario di Malagrotta che poi cambio passando l’Ama al 51% e retrocedendo il Colari al 49%. Ma guarda

caso l’Amministratore Delegato era sempre Manlio CERRONI e in questo modo il 51% pubblico si permetteva il CTR di aggirare le

gare pubbliche ed erano gare importanti, quella per i cassonetti per esempio o per i mezzi compattatori”..
 
Egli, come si vedra, e destinato a ricoprire nel prosieguo un ruolo fondamentale non solo per

agevolare l’iter amministrativo delle autorizzazioni relative agli impianti del CERRONI, ma anche



per la gestione delle tariffe e per la “tenuta” del regime di monopolio del CERRONI nel Lazio (v.


par. 12.1).

Sul versante politico, dopo il cambio di maggioranza in Regione a seguito delle elezioni del marzo

2010, fa la sua comparsa Romano GIOVANNETTI, capo segreteria dell’assessore alle Attivita

produttive e Politiche dei rifiuti Pietro Di Paolantonio, che non tarda a divenire il piu stretto

collaboratore del sodalizio criminale e in particolar modo di Bruno LANDI , politico di lungo corso,

legale rappresentante di numerose aziende del CERRONI (e suo braccio destro), presidente di

Federlazio-Ambiente, uomo dalla navigata esperienza politica (e stato anche Presidente della

Regione Lazio) ed alter ego di Manlio CERRONI.



Tramite il LANDI , si contruisce un nuovo asse: FEGATELLI (che nel frattempo diventa uno dei piu importanti


dirigenti regionali) e GIOVANNETTI, l’attivita del quale e rivolta anche ad attrarre nell’orbita del sodalizio criminoso

Mario MAROTTA, cooptato dal nuovo corso politico nell’alta dirigenza regionale come direttore dell’Area Rifiuti.

Sullo sfondo, ma non meno importanti, altri dirigenti regionali che, pur non rientRANDO nei “quadri” dell’associazione

si prestano, soprattutto in momenti di particolare criticita dell’associazione, a fornire un contributo diretto e consapevole

al perseguimento degli scopi della stessa. Tra questi, spicca la figura di Raniero DE FILIPPIS, responsabile del

Dipartimento per il territorio della Regione Lazio.

Si arriva cosi al nuovo commissariamento.

Con D.P.C.M. del 22 luglio 2011 viene dichiarato lo stato di emergenza ambientale nella Regione Lazio e creata una

struttura commissariale finalizzata al coordinamento dell’emergenza correlata alla chiusura della discarica di

Malagrotta.
 

Con O.P.C.M. del 6 settembre 2011, n. 3963, al vertice della struttura viene posto il Prefetto di Roma Giuseppe




Pecoraro. Quale “soggetto attuatore” viene individuato il dirigente della Regione Lazio Mario MAROTTA.
 
Lamission della struttura e scegliere il sito della discarica che avrebbe sostituito Malagrotta, anche se tale scelta era




limitata a sette siti individuati in uno studio preliminare della Regione Lazio (su cui si rimanda al paragrafo relativo a


Monti dell’Ortaccio), nonche curare, in qualita di stazione appaltante ed avvalendosi della Direzione Attivita Produttive

e Rifiuti della Regione Lazio, la progettazione e realizzazione del sito nonche la realizzazione di un nuovo impianto di

trattamento meccanico biologico dei rifiuti (TMB).
 

Per fare cio, il commissario delegato puo (art. 2 comma 3 dell’OPCM) ricorrere a “procedure di affidamento coerenti

con la somma urgenza o la specificità delle prestazioni occorrenti”. Gli e inoltre consentito derogare a numerose norme




sia del codice degli appalti, che dell’ambiente.


33

La scelta del Prefetto Pecoraro, dopo uno studio sui siti, cade su Corcolle, suscitando proteste molto accese, a seguito

delle quali il 25 maggio 2012 il Prefetto Giuseppe PECORARO si dimette ed al suo posto veniva nominato il Prefetto

Goffredo SOTTILE.

Le dimissioni del Prefetto PECORARO coincidono anche con l’accantonamento del progetto, sostenuto dal medesimo,

che individuava il nuovo sito di discarica nella localita Corcolle nel comune di Roma.

Nell’agosto del 2012 veniva resa nota la scelta operata dal Prefetto Sottile di localizzare presso Monti dell’Ortaccio

(gestito dalle societa di Manlio CERRONI) la nuova discarica.

Il 27 dicembre 2012 verra rilasciata l’autorizzazione integrata ambiantale per la realizzazione e gestione della

medesima.
 
§5. Manlio CERRONI: il Supremo[1]
  
Il “fenomeno CERRONI” non può essere compreso e affrontato se non partendo dall’analisi

della sua complessità.

Come si è visto, egli fin dagli anni sessanta appare fermamente al centro della gestione dei

rifiuti a Roma e nel Lazio, direttamente o in partenariato con soggetto pubbilci come l’AMA

(ex AMNU).

Si verdà in dettaglio nel paragrafo seguente l’importanza del CERRONI nell’imprenditoria

legata alla gestione dei rifiuti nel Lazio. Per il momento basta evidenziare, per inquadrare il

fenomeno nella sua giusta portata, come la stessa Commissione Parlamentare di inchiesta su l
Ciclo dei Rifiuti, nella sua relazione del 2011 (“Relazione territoriale sulle attività illecite

connesse al ciclo dei rifiuti nella Regione Lazio, pag. 24) abbia evidenziato, in merito ai




gestori di impianti di trattamento dei RSU indifferenziati nella Regione Lazio, come ad


eccezione della provincia di Frosinone, ed i casi di gestione diretta del servizio da parte

dell’AMA, in tutti gli altri casi gli impianti sono riconducibili al gruppo CERRONI:
 
34
 
Per approndire la conoscenza del soggetto e la sua importanza sotto il profilo economicoimprenditoriale

questo Ufficio delegava alla Guardia di Finanza, Nucleo di Polizia Tributaria
di Roma, di effettuare uno screeningcompleto delle partecipazioni di Manlio CERRONI e dei


suoi sodali nel settore delle attività connesse al ciclo dei rifiuti e dell’attività economica legale
in generale (si delegava in data 28.11.2011 in particolare ad “effettuare visure camerali nonché



indagini complete e approfondite al fine di ricostruire tutte le partecipazioni aziendali

direttamente o indirettamente riconducibili a CERRONI Manlio, verificando quali fasi del ciclo
 
 

dei rifiuti siano interessate).



Con informativa prot. N. 170914/12 del 4 aprile 2012 (proc. 49504/2011, faldone 1, pagg. 1316



ss.), la P.G. delegata rispondeva che Manlio CERRONI ha intrattenuto rapporti (cariche

sociali, quote sociali, percettore di redditi) con le società di seguito elencate in ordine

alfabetico:
 

AGENZIA LAZIO AMBIENTE - "A.L.A. S.C.A.R.L." – 06075481009 - CANCELLATA 11.10.2007

Con sede legale in Roma, via Civitavecchia 3 - “altri servizi alle famiglie



CONSIGLIERE Al: 23/08/2004


ALBERGO LA SORGENTE S.R.L. – 05074251009 – CANCELLATA 19/06/2008


Con sede legale in Roma, piazza Riccardo Balsamo Crivelli 50


SOCIO Dal: 06/11/1996 Al: 06/11/1996


AMA FLEET MAINTENANCE S.R.L. “AMA F.M. S.R.L.” CON UNICO SOCIO – 00950351007 –


CANCELLATA 27/10/2009

Con sede legale in Roma, via Calderon De La Barca 87 - “riparazioni meccaniche di autoveicoli



SOCIO Dal: 28/07/2000 Al: 15/06/2001


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1982 Al: 01/01/1983


Dal: 15/05/1986 Al: 02/10/1990


AMBIENTAL GEO S. C.A.R.L. – 03349690176

Con sede legale in Brescia, via dei Santi 58 - “attività di servizi per la persona nca



CONSIGLIERE Dal: 04/03/2011


AMBIENTE & SERVIZI S.R.L. CON UNICO SOCIO – 01469401002 – CANCELLATA 16/05/2003

Con sede legale in Roma, viale del Poggio Fiorito, 63 - “attività di servizi per la persona nca



Per approndire la conoscenza del soggetto e la sua importanza sotto il profilo economicoimprenditoriale


questo Ufficio delegava alla Guardia di Finanza, Nucleo di Polizia Tributaria
di Roma, di effettuare uno screeningcompleto delle partecipazioni di Manlio CERRONI e dei


suoi sodali nel settore delle attività connesse al ciclo dei rifiuti e dell’attività economica legale
in generale (si delegava in data 28.11.2011 in particolare ad “effettuare visure camerali nonché



indagini complete e approfondite al fine di ricostruire tutte le partecipazioni aziendali

direttamente o indirettamente riconducibili a CERRONI Manlio, verificando quali fasi del ciclo
 
 

dei rifiuti siano interessate).



Con informativa prot. N. 170914/12 del 4 aprile 2012 (proc. 49504/2011, faldone 1, pagg. 1316



ss.), la P.G. delegata rispondeva che Manlio CERRONI ha intrattenuto rapporti (cariche

sociali, quote sociali, percettore di redditi) con le società di seguito elencate in ordine

alfabetico:
 

AGENZIA LAZIO AMBIENTE - "A.L.A. S.C.A.R.L." – 06075481009 - CANCELLATA 11.10.2007

Con sede legale in Roma, via Civitavecchia 3 - “altri servizi alle famiglie



CONSIGLIERE Al: 23/08/2004


ALBERGO LA SORGENTE S.R.L. – 05074251009 – CANCELLATA 19/06/2008


Con sede legale in Roma, piazza Riccardo Balsamo Crivelli 50


SOCIO Dal: 06/11/1996 Al: 06/11/1996


AMA FLEET MAINTENANCE S.R.L. “AMA F.M. S.R.L.” CON UNICO SOCIO – 00950351007 –


CANCELLATA 27/10/2009

Con sede legale in Roma, via Calderon De La Barca 87 - “riparazioni meccaniche di autoveicoli



SOCIO Dal: 28/07/2000 Al: 15/06/2001


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1982 Al: 01/01/1983


Dal: 15/05/1986 Al: 02/10/1990


AMBIENTAL GEO S. C.A.R.L. – 03349690176

Con sede legale in Brescia, via dei Santi 58 - “attività di servizi per la persona nca



CONSIGLIERE Dal: 04/03/2011


AMBIENTE & SERVIZI S.R.L. CON UNICO SOCIO – 01469401002 – CANCELLATA 16/05/2003

Con sede legale in Roma, viale del Poggio Fiorito, 63 - “attività di servizi per la persona nca



35
 
RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1983 Al:


16/05/1996


PRESIDENTE Al: 22/07/1996


AMBIENTE GUIDONIA S.R.L. CON UNICO SOCIO – 11317471008

Con sede legale in Roma, viale del Poggio Fiorito, 63 - “trattamento e smaltimento di altri rifiuti non

pericolosi



PRESIDENTE DEL C.d.A., RAPPRESENTANTE LEGALE e


CONSIGLIERE


Dal: 10/02/2011


AMICI DI PISONIANO ALTRO – 07557271009


Con sede legale in Pisoniano (RM), via Piagge 6


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 30/05/2003


AQUA PISONIS S.R.L. CON UNICO SOCIO – 07167301006

Con sede legale in Roma, via dell'Esperanto 74 - “raccolta, trattamento e fornitura di acqua



RAPPRESENTANTE LEGALE e AMMINISTRATORE UNICO Dal: 24/07/2002


SOCIO UNICO Dal: 24/07/2002


Dal: 27/05/2005 Al:


18/03/2009


ATTIVITÀ SANITARIE INTEGRATE MARCHE S.N.C. DI MONICA CERRONI E C - 04412711006

Con sede legale in Roma, Corso Trieste 211 - “fabbricazione di strumenti per irradiazione,

apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche



SOCIO Dal: 28/02/2000

BEG S.P.A. 04987421007
Con sede legale in Roma, piazza di spagna 66 - “altre attività di consulenza imprenditoriale e altra

consulenza amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale



CONSIGLIERE Dal: 24/02/2011


SOCIO Dal: 02/08/2000

C.T.R. - CONSORZIO TRATTAMENTO RIFIUTI ALTRO 04162121000 –




CANCELLATA 30.12.2002

Con sede legale in Roma, via Pontina 549 - “trasporto di merci su strada



AMMINISTRATORE DELEGATO Al: 15/11/1999


CALABRIA AMBIENTE S.P.A. – 02407560784

Con sede legale in Cosenza, via Monte San Michele 1/a – “recupero e preparazione per il riciclaggio dei





rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse”
  
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Dal: 07/05/2009


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 14/01/2002


CONSIGLIERE Dal: 07/05/2009


CARLO GAVAZZI GREEN POWER S.P.A. – 02420520161 - CANCELLATA 03.04.2000

Con sede legale in Bergamo, via Verdi 11 c/o Studio Commerciale dr. Rondini - “produzione, trasmissione

e distribuzione di energia elettrica



CONSIGLIERE Al: 23/06/1999


CAVALLOTTI S.R.L. CON UNICO SOCIO – 07374571003 - CANCELLATA 29.12.2004


Con sede legale in Roma, via Guido d’Arezzo 28


AMMINISTRATORE UNICO Al: 01/10/2004


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 24/01/2003 Al: 21/01/2005

CO.LA.RI. - CONSORZIO LAZIALE RIFIUTI - 01603081009
  
Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti;

recupero dei materiali



PRESIDENTE Dal: 24/10/1984


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1984


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2000 Importo: €. 642.980


31/12/2001 Importo: €. 650.736


31/12/2002 Importo: €. 655.899


31/12/2003 Importo: €. 144.608


31/12/2005 Importo: €. 150.000


31/12/2006 Importo: €. 155.000


31/12/2007 Importo: €. 160.000


31/12/2008 Importo: €. 165.000

36
 
31/12/2009 Importo: €. 165.000


COMPOSTAGGIO LECCHESE S.P.A. – 02976450136

Con sede legale in Valmadrera (LC), via Leonardo Vassena 6 - “attività di produzione di compost



CONSIGLIERE Dal 18/05/2006 Al: 08/01/2010

E. GIOVI S.R.L. – 04773710589
  
Con sede legale in Roma, via Portuense 881 - “attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti



SOCIO Dal: 31/12/1993


ECO - POL S.P.A. CON UNICO SOCIO – 01047520166 – CANCELLATA 19/01/2006

Con sede legale in Montichiari (BS), via Luigi Pirandello 35 - “attività di raccolta, trattamento e

smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali



CONSIGLIERE Dal: 31/03/2003 Al: 19/01/2006

ECOAMBIENTE S.R.L. – 00682660550
  
Con sede legale in Latina, Corso della Repubblica 283 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei

rifiuti; recupero dei materiali



CONSIGLIERE Al: 21/05/2001


ECOLOGIA 2000 S.P.A. – 04434981009

Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti;

recupero dei materiali



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 10/10/1991 Al: 26/01/1996


PRESIDENTE Dal 13/12/1994 Al: 28/03/1996


CONSIGLIERE Al: 23/12/1999


ECOLURBE S.P.A. – 03671371007 - CANCELLATA 13.11.1997

Con sede legale in Roma, via Malagrotta 257 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti;

recupero dei materiali



PRESIDENTE e RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 28/06/1989 Al: 13/11/1997


ECOSERVIZI S.P.A. CON UNICO SOCIO – 03326630179 – CANCELLATA 19/01/2006

Con sede legale in Brescia, via dei Santi 58 - “recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi

urbani, industriali e biomasse



CONSIGLIERE Dal: 31/03/2003 Al: 19/01/2006


EDILVIGNOLA S.R.L. – 04328901006

Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “coltivazione di legumi da granella



SOCIO Dal: 06/12/1995 Al: 30/05/1996


ESCAVA S.R.L. CON UNICO SOCIO – 12513200159 – CANCELLATA 20/01/2006


Con sede legale in Inzago (MI), via Roma 16


RAPPRESENTANTE LEGALE e AMMINISTRATORE UNICO Dal: 01/08/2005 Al: 19/01/2006


FINECOLOGIC S.R.L. CON UNICO SOCIO – 05956081003

Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “attività di servizi per la persona nca



SOCIO UNICO Al: 09/05/2003


AMMINISTRATORE UNICO Al: 31/03/2000


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 26/01/2000 Al: 22/02/2000


SOCIO Dal: 22/02/2000 Al: 20/07/2001


FIUMICINO SERVIZI S.P.A. – 05928701001

Con sede legale in Fiumicino (RM), via Giorgio Giorgis 10 - “raccolta di rifiuti solidi non pericolosi



CONSIGLIERE Al: 13/08/2001


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2001 Importo: €. 516,00


CERRONI MANLIO IMP. INDIVIDUALE – 05142661007 – CANCELLATA 30/11/1997

Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “amministratori di societa’ ed enti, consulenza

amministrativa aziendale



TITOLARE Dal: 15/07/1996 Al: 30/11/1997

GESENU S.P.A. GESTIONE SERVIZI NETTEZZA URBANA –

01162430548
  

Con sede legale in Perugia, strada della Molinella 7 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei


rifiuti; recupero dei materiali”

37
 
CONSIGLIERE Dal: 13/07/2010


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2000 Importo: €. 7.430


31/12/2001 Importo: €. 9.280


31/12/2002 Importo: €. 715.102


31/12/2003 Importo: €. 12.199


31/12/2004 Importo: €. 9.920


31/12/2005 Importo: €. 10.483


31/12/2006 Importo: €. 12.213


31/12/2007 Importo: €. 12.000


31/12/2008 Importo: €. 12.975


31/12/2009 Importo: €. 13.110

GIOVI IMPIANTI S.R.L. 05625771000
Con sede legale in Roma, via Portuense 881 - “altri servizi di supporto alle imprese nca



SOCIO Dal: 21/10/1998


HYDRO S.R.L. – 09563901009

Con sede legale in Roma, piazza di Spagna 66 – “altre attività di consulenza imprenditoriale - consulenza

amministrativo-gestionale e pianificazione aziendale



CONSIGLIERE Dal: 28/05/2010

IMPRESA A. CECCHINI & C. S.R.L. 02370200582
Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito n. 63 - “costruzione di opere di pubblica utilita' per il

trasporto di fluidi



SOCIO Dal: 13/06/1994


AMMINISTRATORE UNICO Al: 21/07/1999


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1983 Al: 16/07/1999


INVESTIMENTI ECOLOGICI S.R.L. CON UNICO SOCIO – 03548920176

Con sede legale in Roma, via Cardinal De Luca 22 - “attività delle società di partecipazione (holding)



SOCIO UNICO Dal: 22/03/2009


AMMINISTRATORE UNICO Dal: 11/05/2010


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 11/05/2010


IRIS S.R.L. – 11216890159 - CANCELLATA 29/04/2002

Con sede legale in Brescia, via delle Bettole 88 - “recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi

urbani, industriali e biomasse



CONSIGLIERE Dal: 16/07/2001 Al: 22/11/2004


ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIRIGENTI DI AZIENDE ENTE PUBBLICO -


80032790588


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2000 Importo: €. 42.100


31/12/2001 Importo: €. 43.005


ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ENTE PUBBLICO - 02121151001


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2002 Importo: €. 44.091


31/12/2003 Importo: €. 45.014


31/12/2004 Importo: €. 45.995


31/12/2005 Importo: €. 46.757


31/12/2006 Importo: €. 47.491


31/12/2007 Importo: €. 48.321


31/12/2008 Importo: €. 48.321


31/12/2009 Importo: €. 49.754

LAURENTINE BONIFICHE S.R.L. 80061270585
Con sede legale in Roma, via Bruxelles 53- “costruzioni edilizie residenziali



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1983 Al: 01/01/1988


LAZIO GREEN ENERGY S.P.A. – 10819361006

Con sede legale in Roma, via Mario Borsa 151 – “produzione di energia elettrica



CONSIGLIERE Dal: 27/01/2010

MARA AMBIENTE S.R.L. CON UNICO SOCIO 02190850988
Con sede legale in Brescia, via dei Santi 58 - “costruzione di opere di pubblica utilita' per il trasporto di

fluidi



RAPPRESENTANTE LEGALE e AMMINISTRATORE UNICO Dal: 14/05/2001

38
 
MEDIGLIA SERVIZI ECOLOGICI S.P.A. CON SIGLA "ME.S.ECO. S.P.A." – 12927510151

Con sede legale in Mediglia (MI), strada Provinciale 39 - “attività legali e contabilita'



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/2008


PRESIDENTE DEL C.d.A. e CONSIGLIERE Dal: 30/04/2009


CONSIGLIERE Dal 07/04/2004 Al: 19/01/2007


CONSIGLIERE DELEGATO Dal 20/12/2007 Al: 19/10/2009

OFFICINE MALAGROTTA S.R.L. 06938300586
Con sede legale in Roma, via Portuense 881 - “manutenzione e riparazione di autoveicoli



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1985


AMMINISTRATORE UNICO Dal: 31/01/1985


OS.LA. S.R.L. – 01906450364

Con sede legale in Sassuolo (MO), via Radici in Piano 48 - “lavorazione e conservazione di carne e

produzione di prodotti a base di carne



AMMINISTRATORE UNICO Dal 30/06/1997 Al: 28/09/1998


CONSIGLIERE Al: 01/10/1998

P. GIOVI S.R.L. 01301111009
Con sede legale in Roma, via Portuense 881 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti;

recupero dei materiali



SOCIO Dal: 31/12/1993


PARNOPPIO S.P.A. IN LIQUIDAZIONE – 12414920152 – CANCELLATA 03/07/2007

Con sede legale in Inzago (MI), via Roma 16 - “compravendita di beni immobili effettuata su beni propri



CONSIGLIERE Al: 18/05/2005


PETROMARINE ITALIA S.R.L. – 01273711000

Con sede legale in Roma, via Antonio Bertoloni 8 - “estrazione di gas naturale



PRESIDENTE DEL C.d.A. e CONSIGLIERE Dal: 20/04/2009


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/09/2009


AMMINISTRATORE DELEGATO Dal 18/12/2003 Al: 12/06/2009


PIRAMO S.R.L. – 01314171008 – CANCELLATA 30/12/2003


Con sede legale in Roma, via Eugenio Chiesa 27


SOCIO Dal: 25/07/2000 Al: 25/07/2000

PONTINA AMBIENTE S.R.L. – 04941531008
Con sede in Roma, via Pontina 543 - “recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti solidi urbani,

industriali e biomasse



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 13/02/2001 Al: 01/07/2005


PRESIDENTE C.d.A. Dal 30/06/2004 Al: 08/08/2005


CONSIGLIERE Al: 07/02/2007


PONTINA FONDIARIA S.R.L. – 04243421007

Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “affitto e gestione di immobili di proprieta' o in leasing”



SOCIO Dal: 31/12/1993


PULIMETAL S.R.L. CON UNICO SOCIO – 02135940985

Con sede legale in Brescia, via dei Santi 58 - “commercio all'ingrosso di rottami e sottoprodotti metallici

della lavorazione industriale



CONSIGLIERE Al: 06/04/2009


R.& S.OFFICINE S.R.L. – 05675071004

Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “riparazione e manutenzione di altre macchine di

impiego generale nca



SOCIO Dal: 23/12/1998


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 23/12/1998


AMMINISTRATORE UNICO Dal: 28/05/2010


R.E.C.L.A.S.(RECUPERO ECOLOGICO LAZIO SUD) IN LIQUIDAZIONE S.P.A. – 01812680609

Con sede legale in Colfelice (FR), via Ortella km 3 - “recupero e preparazione per il riciclaggio dei rifiuti

solidi urbani, industriali e biomasse



CONSIGLIERE Dal 09/07/1999 Al: 12/07/2005


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2000 Importo: €. 3.770


31/12/2001 Importo: €. 3.925

39
 
31/12/2002 Importo: €. 7.104


31/12/2003 Importo: €. 12.396


RAMOCO S.R.L. CON UNICO SOCIO -02770810105 – CANCELLATA 26/01/2006

Con sede legale in Genova, via Assarotti 42/4 - “raccolta, trattamento e fornitura di acqua



CONSIGLIERE DELEGATO Dal: 28/04/2005 Al: 26/01/2006


CONSIGLIERE Dal: 31/03/2003 Al: 26/01/2006


RESIDENCE DEL COLLE S.R.L. – 04017531007


Con sede legale in Roma, via Fosdinovo 18


SOCIO Dal: 30/04/1996


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 25/01/1991 Al: 23/03/1995


RESIDENCE PISONIANO S.N.C. DI MONICA CERRONI E C. – 01617531007

Con sede legale in Roma, via Eugenio Chiesa 27 - “costruzione di edifici residenziali e non residenziali



SOCIO Dal: 31/12/1993


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 16/12/1990 Al: 27/05/1991


RIME 1 S.R.L. – 04764321008

Con sede legale in Roma, via della Magliana 1098 - “costruzione di edifici residenziali e non residenziali



CONSIGLIERE Dal: 20/05/2008

ROMA VOLLEY S.R.L. 05157191007 – CANCELLATA 16/08/2010
Con sede legale in Roma, via Archimede 167 - “altre attività ricreative e di divertimento



SOCIO Dal: 11/09/1996 Al: 11/09/1996


CONSIGLIERE Dal: 02/08/1996 Al: 09/10/1996


CONSIGLIERE MEMBRO COMITATO ESECUTIVO Al: 05/12/1997


CONSIGLIERE Al: 11/03/2002


ROMAUNO S.R.L. CON UNICO SOCIO – 03918881008

Con sede legale in Roma, via GroenLANDI a 41 - “attività di programmazione e trasmissione



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 03/07/2001


PRESIDENTE DEL C.d.A. e CONSIGLIERE Dal: 03/12/2007


ROMAUNO TV S.R.L. IN LIQUIDAZIONE CON UNICO SOCIO – 05872911002 – CANCELLATA


03/08/2010


Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63


RAPPRESENTANTE LEGALE e AMMINISTRATORE UNICO Dal: 03/08/1999 Al: 10/07/2007


LIQUIDATORE Dal: 30/05/2007 Al: 03/08/2010


ROSOLINO PILO S.R.L. CON UNICO SOCIO – 01215631001 – CANCELLATA 29/12/2004


Con sede legale in Roma, via Cardinal De Luca 22


SOCIO Dal: 19/05/2003 Al: 19/05/2003


S.A.U. SVILUPPO AGRICOLO UMBRO S.N.C. di Piero GIOVI e C. in liquidazione – 04484331006 –


CANCELLATA 17/11/2008


Con sede legale in Roma, via Guido d’Arezzo 28


SOCIO Dal: 31/12/1993 Al: 31/12/1993


Dal: 30/05/1995 Al: 17/11/2008


SCA ENERGY S.P.A. CON UNICO SOCIO – 09600571005

Con sede legale in Roma, via Pontina 545 - “altri servizi di supporto alle imprese nca



AMMINISTRATORE UNICO Al: 29/10/2008


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 13/07/2007 Al: 22/10/2008

SCT SORAIN CECCHINI TECNO S.R.L. 04502101001
Con sede legale in Roma, via Pontina 545 - “fabbricazione di altro materiale meccanico e di altre

macchine di impiego generale nca



RAPPRESENTANTE LEGALE e PRESIDENTE DEL C.d.A. Dal: 20/05/1998 Al: 21/01/2009


CONSIGLIERE Dal: 29/06/2010


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2007 Importo: €. 10.000


31/12/2009 Importo: €. 20.000


SERVICES LAZIO S.R.L. – 07487011004

Con sede legale in Roma, via GroenLANDI a 47 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti;

recupero dei materiali



CONSIGLIERE Dal: 29/09/2011


SLIA S.R.L. IN LIQUIDAZIONE – 00881251003

Con sede legale in Roma, via Cortina d’Ampezzo 47 - “raccolta di rifiuti solidi non pericolosi



SOCIO Dal: 04/09/2003 Al: 13/07/2004


SOCEC A.R.L. – 80169310580

Con sede legale in Roma, via Bruxelles 51 - “servizi vari non altrove classificabili



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1983


SOCIETA' LAURENTINA BONIFICHE S.R.L. con unico socio – 03563981004 – CANCELLATA 14/07/2009

- Con sede legale in Roma, via Emilio de’ Cavalieri 7 - “compravendita di beni immobili effettuata su beni

propri



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1980 Al: 26/04/1999


SOCIO Dal: 31/12/1993 Al: 02/08/2007

SORAIN CECCHINI AMBIENTE - S.C.A. S.P.A. 03682710581
Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “costruzione di opere di pubblica utilita' per il trasporto

di fluidi



AMMINISTRATORE UNICO Dal: 30/05/2009


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 01/01/1980


SOCIO Dal: 27/07/1998


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2000 Importo: €. 51.640


31/12/2001 Importo: €. 77.469


31/12/2002 Importo: €. 77.500


31/12/2003 Importo: €. 77.500


31/12/2004 Importo: €. 77.500


31/12/2005 Importo: €. 130.000


31/12/2006 Importo: €. 228.000


31/12/2007 Importo: €. 24.000

SORAIN CECCHINI CORCOLLE S.R.L. – 10026571009
Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “coltivazione di ortaggi (inclusi i meloni) in foglia, a

fusto, a frutto, in radici, bulbi e tuberi in piena aria (escluse barbabietola da zucchero e patate)



SOCIO, AMMINISTRATORE UNICO e RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 27/05/2008

SORAIN CECCHINI DUE S.R.L. – 07656541005
Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “costruzione di edifici residenziali e non residenziali



RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 25/09/2003


SOCIO Dal: 30/05/2005


CONSIGLIERE Dal: 29/05/2009


PRESIDENTE DEL C.d.A. Dal: 29/05/2009

SORAIN CECCHINI S.P.A. 00983871005
Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “coltivazione di colture agricole non permanenti



CONSIGLIERE DELEGATO Dal 28/05/1999 Al: 20/11/2002


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 12/05/2000


PRESIDENTE DEL C.d.A. Dal: 30/05/2011


REDDITI PERCEPITI al 31/12/2000 Importo: €. 51.640


31/12/2001 Importo: €. 25.823


31/12/2002 Importo: €. 26.000


31/12/2003 Importo: €. 26.000


31/12/2004 Importo: €. 26.000


31/12/2005 Importo: €. 26.000


31/12/2006 Importo: €. 26.000


31/12/2007 Importo: €. 26.000


31/12/2009 Importo: €. 52.000

SORAIN CECCHINI TRE S.R.L. 10557291001
Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “costruzione di edifici residenziali e non residenziali”



SOCIO, RAPPRESENTANTE LEGALE, PRESIDENTE DEL C.d.A. Dal: 07/07/2009

SORAIN CECCHINI UNO S.R.L. 07656511008
Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - “costruzione di edifici residenziali e non residenziali



SOCIO RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 25/09/2003


PRESIDENTE DEL C.d.A. e CONSIGLIERE Dal: 29/05/2009

41
  
SVR S.R.L. SYSTEMA VALORIZZAZIONE RIFIUTI in liquidazione con unico socio –




11928350153


Con sede legale in Brescia, via dei Santi 58


CONSIGLIERE Al: 16/11/2001

SYSTEMA AMBIENTE S.R.L. 00701150393
Con sede legale in Brescia, via dei Santi 58 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti;

recupero dei materiali



PRESIDENTE DEL C.d.A. e CONSIGLIERE Dal 29/07/1997 Al:


10/04/2000


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 21/04/2007


CONSIGLIERE Dal: 12/05/2011


SYSTEMA FINANZIARIA S.R.L. CON UNICO SOCIO – 03367720178

Con sede in Brescia, via delle Bettole 88 - “altre attività professionali, scientifiche e tecniche



RAPPRESENTANTE LEGALE, PRESIDENTE DEL C.d.A. Dal: 29/07/1997 Al:


06/12/1999


TECNICOMPLEX SPA IN LIQ. – 02127991004 – CANCELLATA 01/12/1992


Con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 31/12/1976 Al:


08/09/1986


TRANSECO S.R.L. CON UNICO SOCIO – 10141760156

Con sede in Inzago (MI), via Secco D’Aragona 28 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei

rifiuti; recupero dei materiali



CONSIGLIERE Dal: 03/08/2005 Al:


20/01/2006


URBE ENERGIA S.R.L. CON UNICO SOCIO – 05877581008

Con sede legale in Roma, via dell’Esperanto 74 - “fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria

condizionata



RAPPRESENTANTE LEGALE, PRESIDENTE DEL C.d.A. e


CONSIGLIERE


Dal: 03/04/2003


AMMINISTRATORE DELEGATO Dal: 01/07/2003


URBE UNO S.R.L. – 08550721008 – CANCELLATA 08/07/2009

Con sede in roma, via Pontina 545 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei

materiali



AMMINISTRATORE UNICO Al: 18/06/2008


RAPPRESENTANTE LEGALE Dal: 07/06/2005 Al:


07/07/2009


VALS.ECO - S.R.L. S.R.L. CON UNICO SOCIO – 02959070174 – CANCELLATA 06/12/1999

Con sede in Montichiari (BS), via Luigi Pirandello 35 - “attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei

rifiuti; recupero dei materiali



CONSIGLIERE Dal: 21/10/1997 Al:


06/12/1999

EntRANDO nello specifico delle società (riconducibili al CERRONI) specificamente impegnate nelle fasi

del ciclo dei rifiuti o ad essi collegate, emerge il quadro seguente:
 
 
 

1. AMBIENTE GUIDONIA S.R.L. con unico socio – 11317471008, con sede legale in Roma, viale del Poggio






Fiorito, 63 – attività di “TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DI ALTRI RIFIUTI NON PERICOLOSI”.
   
Il capitale sociale pari ad € 100.000,00 è detenuto dal CO.LA.RI..
  
Presidente del C.d.A., Rappresentante Legale e Consigliere, dall’atto della costituzione (10/02/2011) è CERRONI Manlio.
 
 
 
Oggetto dell’attività della società, determinato a seguito della cessione di un ramo d’azienda facente capo al Socio Unico, è “la gestione dell'impianto integrato per il trattamento di rifiuti urbani non pericolosi localizzato nel Comune di Guidonia Montecelio (RM), località Inviolata, sulla base dell'autorizzazione integrata ambientale n.C1869 rilasciata al CO.LA.RI. dalla Regione Lazio in data 2 agosto 2010, in corso di realizzazione sul terreno, con sovrastante impianto/complesso industriale in corso di realizzazione della superficie complessiva di circa ha.39.43.80, confinante con Strada di Bonifica, fosso di Tor Mastorta, fosso del Cupo (distinto in catasto terreni di Guidonia Montecelio nella sezione Marco Simone al foglio 2, particelle 1; 2 porz.aa; 2 porz.ab; 3; 4; 74; 76; 78; 80 porz.aa; 80 porz.ab; 216; 224 porz.aa; 224 porz.ab)”.

  

2. CALABRIA AMBIENTE S.P.A. – 02407560784, con sede legale in Cosenza, via Monte San Michele 1/a, ed un ufficio sito in Roma, via GroenLANDI a 47 - attività di “RECUPERO PER RICICLAGGIO DI RIFIUTI SOLIDI URBANI E INDUSTRIALI”.

Il capitale sociale pari ad € 9.300.000,00, è così ripartito:
   

- 35,12% (3.266.160,00 €), DUE ERRE S.p.A. in liquidazione;

- 6% (558.000,00 €), GESENU S.p.A. Gestione Servizi Nettezza Urbana;

- 58.88% (5.475.840,00 €), IMPRESA A. CECCHINI & C. S.r.l..

CERRONI Manlio è, dal 14/01/2002, il Rappresentante legale e dal 07/05/2009 ha assunto la carica anche di Presidente del C.d.A. e di Consigliere.
  
Oggetto dell’attività della società è la “progettazione definitiva ed esecutiva, costruzione e gestione degli impianti componenti il sistema integrato di smaltimento R.S.U. "Calabria Nord" in esecuzione di quanto previsto nella convenzione per l'affidamento in concessione intervenuto con la regione Calabria in data 20 ottobre 2000 a rogito notaio Gianluca Perrella di Catanzaro del 20/10/2000 rep. 31660 reg.to a Catanzaro l'8 novembre 2000 al n. 3740, nonchè nell'atto aggiuntivo a tale convenzione intervenuto con la regione Calabria in data 18 dicembre 2001 ricevuto dal dr. ing. Pasquale Santelli ufficiale rogante del commissario delegato, società che con l'aumento del capitale sociale ex art. 14 della citata convenzione del 20.10.2000, e ex art.3 del citato atto aggiuntivo del 18.12.2001, ad € 9.300.000 avvenuto con delibera dell'assemblea straordinaria a rogito notaio Luigi Cerasi di Roma il 14 gennaio 2002, è divenuta a tutti gli effetti "società di progetto"”. La società non ha proprietà immobiliari.
   

3. CO.LA.RI. - CONSORZIO LAZIALE RIFIUTI – 06725630583, con sede legale in Roma, viale Poggio Fiorito 63 - attività di “RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI; RECUPERO DEI MATERIALI”, iscritta all’ “Albo Nazionale Gestori Ambientali”, n. RM/001750.

Il Consorzio Laziale Rifiuti (schema in allegato 1), è composto dalle seguenti tre società che si ripartiscono il fondo consortile di € 10.332,00:
 
 
 
- P. GIOVI S.r.l. 20%;

- E. GIOVI S.r.l. 60%;
 
 

- OFFICINE MALAGROTTA S.r.l. 20%, (società, questa controllata a sua volta dalle due precedenti).



A sua volta il Consorzio è titolare di quote delle seguenti società:
   
- CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI (01403130287), consociato;

- ROMAUNO S.R.L. (03918881008), 100% del capitale sociale pari a 1.352.000,00 €;

- URBE ENERGIA S.R.L. (05877581008), 100% del capitale sociale pari a 10.200,00 €;

- FIUMICINO SERVIZI S.p.A. (05928701001), 5% del capitale sociale dichiarato di 258.225,00 €, pari a 12.911,25 €;

- GIOVI SERVICES S.R.L. (09790431002), 10% del capitale sociale dichiarato di 100.000,00 €, pari a 10.000,00 €;

- MALAGROTTA DUE - M2 S.R.L. (10166921006) 35.04% del capitale sociale dichiarato di 115.000,00 €, pari a 40.300,00 €;

- AMBIENTE GUIDONIA S.R.L. (11317471008), 100% del capitale sociale pari a 100.000,00 €.
 
 

Il Consiglio di Amministrazione è presieduto, sin dal 24/10/1984, dal CERRONI Manlio, ed il vice presidente è GIOVI Piero8


Il Consorzio ha attive le seguenti tre unità locali:
   
GIOVI Piero (GVIPRI45C31H501Y), nato a Roma il 31.03.1945 ed ivi residente in via Aurelia 884. Il soggetto ha precedenti penali in tema di ATTIVITA’ DI GESTIONE DI RIFIUTI NON AUTORIZZATA – D.Lgs. 152/2006, art. 256, comma 3, in concorso con RANDO Francesco.

IMPIANTO (data di apertura 07.10.1992) sito in Roma, via di Rocca Cencia 273, nel quale
viene gestita la “trasferenza di rifiuti solidi urbani provenienti dal Comune di Roma”;

- STABILIMENTO (data di apertura 29.07.1999) sito in Roma, via Pontina 543-549, frazione Tor De Cenci, nel quale è insito un “impianto di recupero per la produzione di materia prima secondaria per l'industria cartaria mediante selezione, eliminazione di impurezze e di materiali contaminati”;

- IMPIANTO (data di apertura 13.08.2009) sito in Roma, via del Casale Lumbroso 408, nel
quale è esercitata la “gestione della centrale di gassificazione per la produzione di CDR
prodotto dagli impianti di Malagrotta 1 e Malagrotta 2 in Roma”.

Attualmente il Consorzio è proprietario:
- di un fabbricato (categoria D/79) sito in Roma, via di Rocca Cencia snc (Foglio 1018, 
particella 4066);
 

9 D/7 Fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un'attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni 

10 100% capitale sociale: BONCOMPAGNI LUDOVISI Ignazio Maria (BNCGZM67B12Z133S), nato in Svizzera e residente in Milano, via Giovannino De Grassi 1. Ultimo reddito imponibile: € 716.682, percepito come dipendente di società di gestione del risparmio (SGR).

11 TROIANI Anna Maria Rachele (TRNNMR42S62G513E), nata a Petrella Salto (RI) il 22.11.1942 e residente in Roma, via Aurelia 884. Coniuge di GIOVI Piero.

12 RANDO Francesco (RNDFNC37M12D969O), nato a Genova il 12/08/1937, residente in Roma, via Mare della Cina


248. Soggetto molto vicino alla famiglia CERRONI, compare in atti del registro come co-parte, inoltre risulta avere cariche sociali in società riconducibili al CERRONI Manlio:

1.- PETROMARINE ITALIA S.R.L. (01273711000) – consigliere:
2.- GIOVI SERVICES S.R.L. (09790431002) - rappresentante legale;
3.- PONTINA AMBIENTE S.R.L. (04941531008) - rappresentante legale;


nonché in altre società il cui oggetto sociale è il trattamento e smaltimento di rifiuti:

1.- ECO ITALIA '87 SRL (01959161009) - rappresentante legale;
2.- ECO LATINA IMPIANTI SRL (05099781006) - rappresentante legale;
3.- ECOPOOL DI RANDO FRANCESCO & C. SAS (04959661002) - rappresentante legale;
4.- FINAMBIENTE SRL (02130731009) - rappresentante legale;
5.- SO.L.E.A. - AMBIENTE S.R.L. (03676361003) - rappresentante legale.




Da visure nella banca dati SDI, il soggetto risulta denunciato più volte, anche come amministratore della società E.GIOVI S.r.l., per ATTIVITA' DI RIFIUTI NON AUTORIZZATA - DLGS 152/2006 art. 256, comma 4 (Discarica Abusiva) in concorso con GIOVI Piero, nonché è stato denunciato per violazioni relative alle Imposte dirette ed indirette e dichiarazione infedele.

- di terreni (bosco e cava) siti nel Comune di Riano, località Quadro Alto, per circa 93 ettari (Foglio 7, particella 105 e 107). Tali terreni vengono acquistati, in data 14.10.2011, dalla SOCIETÀ AGRICOLA PROCOIO VECCHIO S.r.l. con socio unico10 (01513020337), con sede legale in San Giorgio Piacentino (PC), località Godi n. 24, Amministratore unico: NASALLI ROCCA DI CORNELIANO Nicolò, nato a Roma il 10.10.1966.
 
4. E. GIOVI S.R.L. – 04773710589, con sede legale in Roma, via Portuense 881 - attività d“TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI”, iscritta all’ “Albo Nazionale Gestori Ambientali”, n. RM/000508.
Il capitale sociale pari ad € 1.560.000,00, è così ripartito:
 
- 50% (780.000,00 €) CERRONI Manlio;

- 25% (390.000,00 €) GIOVI Piero;
 

- 25% (390.000,00 €) TROIANI Anna Maria Rachele11.



Amministratore unico è RANDO Francesco12.
 
Direttore Tecnico è STELLA Paolo13
 

13 STELLA Paolo (STLPLA38R07D612O), nato a Firenze il 07.10.1938, residente a Roma in via Maria barbara Tosatti, 26.


Direttore Tecnico delle seguenti unità operative:

1.a) discarica per rifiuti non pericolosi sita in Roma, via Malagrotta n.257 e relative pertinenze tecnologiche

costituite da: * impianti di captazione e utilizzazione del biogas; * impianti per la produzione di energia

elettrica; * impianti per il trattamento di percolato e fanghi delle acque reflue;

2.b) impianti per il trattamento meccanico biologico di rifiuti urbani e assimilabili con produzione di CDR denominati Malagrotta 1 e Malagrotta 2.

La società è titolare di quote delle seguenti imprese:
 
- IMPRESA GIOVI S.r.l. (01118610581), 50% del capitale sociale dichiarato di 104.000,00 €, pari a 52.000,00 €;
 
- PETROMARINE ITALIA S.r.l. (03999850583), 19% del capitale sociale dichiarato di 727.092,00 €, pari a 138.147,48 €;
 
- ROMANA METANO S.r.l. (06241621009), 100% del capitale sociale dichiarato di 25.500,00 €;
 
- S.ECO.R. SERVIZI ECOLOGICI ROMANI S.r.l. (06299520582), 50% del capitale sociale dichiarato di 10.400,00 €, pare a 5.200,00 €;
 
- PONTEG S.r.l (06625940587), 98,33% del capitale sociale dichiarato di 520.000,00 €, pari a 511.316,00 €;
 
- CO.LA.RI. - CONSORZIO LAZIALE RIFIUTI (06725630583), 60% del fondo consortile
dichiarato di 10.332,00 €, pari a 6.199,20 €;
 
- OFFICINE MALAGROTTA S.r.l. (06938300586), 50% del capitale sociale dichiarato di
46.800,00 €, pari a 23.400,00 €;
 
- GIOVI CAVE S.r.l. (07460940583), 26% del capitale sociale dichiarato di 10.400,00 €, pari a 5.200,00 €;
 
- GIOVI SERVICES S.r.l. (09790431002), 90% del capitale sociale dichiarato di 100.000,00 €, pari a 90.000,00 €;
 
- MALAGROTTA DUE - M2 S.r.l. (10166921006), 59,74% del capitale sociale dichiarato di
115.000,00 €, pari a 68.697,00 €;
 
- FINAMBIENTE S.r.l. (80169350586), 100% del capitale sociale dichiarato di 10.200,00 €;


La società ha attive le seguenti due unità locali:
- CAVA DI SABBIA E GHIAIA, sita in Roma, via del Casale Lumbroso snc, frazione Località
S. Maria Nuova;
- DISCARICA, sita in Roma, via di Malagrotta 257, dove viene gestito lo smaltimento di
rifiuti urbani solidi speciali ed assimilabili (Ordinanza Commissariale n. 15/07), con
successiva produzione di biogas.

Presso tale sito, la società gestisce gli impianti M1 (Decreto commissariale n. 122/02) e M2 
(Determinazione Dirigenziale A2959 del 15.08.2008) di trattamento meccanico biologico 
(TMB) con produzione di CDR (combustibile da rifiuti)
 

5. FIUMICINO SERVIZI S.P.A. – 05928701001, con sede legale in Fiumicino (RM), via Giorgio Giorgis 10 – attività di “RACCOLTA DI RIFIUTI SOLIDI NON PERICOLOSI”, iscritta all’“Albo Nazionale Gestori Ambientali”, n. RM/.

Il capitale sociale pari ad € 258.225,00, è così ripartito:
 
- 51% (131.694,75 €) Comune di Fiumicino;
- 29,6% (76.434,60 €) AMA S.pa.;
- 5% (12.911,25 €) CO.LA.RI.;
 
- 4,4% (11.361,90 €) PAOLETTI ECOLOGICA S.r.l.;
- 4 % (10.329 €) ROCCA COMMERCIALE TERMICA S.r.l..
- 3% (7.746,75 €) GESENU S.p.a.;
 
- 3% (7.746,75 €) SEATOUR S.p.a.;

Il Presidente del consiglio di amministrazione è: FOSCHI Maurizio14.
 

14 FOSCHI Maurizio (FSCMRZ39P13H501Y) nato a Roma il 13.09.1939 ed ivi residente in Largo dell’Olgiata, isola 53, ed. 3, titolare di uno studio di ingegneria presso l’indirizzo di residenza.

15 NOTO LA DIEGA Rosario Carlo (NTLRRC40E21Z315G), nato in Etiopia il 21.05.1940 e residente a Roma, via Francesco Denza, 19. Pensionato è ed è stato il rappresentante legale di numerose società, anche di gestione dei rifiuti, ed ha percepito nel 2010 redditi per circa € 574mila, di cui € 71.948 da parte dell’INPS.

16 ANTONIELLI GRAZIANO (NTNGZN60L28G478A), nato a Perugia il 28.07.1960 ed ivi residente in frazione S.




Madonnuccia Ciribifera, 10

17 CERRONI Monica (CRRMNC64C42H501N), nata a Roma il 02.03.1964 ed ivi residente in via Due Macelli, 102. La




donna è ed è stata rappresentante legale di 7 società, tutte riconducibili al padre CERRONI Manlio.

La società non ha proprietà immobiliari.
 
6. GESENU S.P.A. GESTIONE SERVIZI NETTEZZA URBANA – 01162430548, con sede legale in Perugia, strada della Molinella 7, frazione Case Sparse di Ponte Rio - attività di  “RACCOLTA, TRATTAMENTO E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI; RECUPERO DEI MATERIALI”, iscritta all’“Albo Nazionale Gestori Ambientali”, n. PG/000179.

Il capitale sociale pari ad € 10.000.000,00, è così ripartito:
- 45% (4.500.000 €) Comune di Perugia;
- 45% (4.500.000 €) IMPRESA A. CECCHINI &C S.r.l.;
- 10% (1.000.000 €) NOTO LA DIEGA Rosario Carlo15.

Il Presidente del consiglio di amministrazione è: ANTONIELLI GRAZIANO16, Consigliere

Delegato: NOTO LA DIEGA Rosario Carlo; e tra gli altri Consiglieri, vi è CERRONI
Monica17, figlia di Manlio.

La società è titolare di quote delle seguenti imprese:

- SIeNERGIA S.p.A. (01175590544), 7,58% del capitale sociale dichiarato di 132.000,00 €, pari a 10.000,00 €;

- CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI (01403130287);

- SECIT S.p.A. Società Ecologica Italiana (01487180158), 90% del capitale sociale dichiarato di 1.700.000,00 €, pari a 1.530.000,00 €;

- ECOCAVE S.r.l. (01802080547), 25% del capitale sociale dichiarato di 260.000,00 €, pari a 65.000,00 €;

- TRASIMENO SERVIZI AMBIENTALI (T.S.A.) S.p.A (01857340549), 37,92% del capitale sociale dichiarato di 1.500.000,00 €, pari a 568.800,00 €;

- AP PRODUZIONE AMBIENTE S.P.A. (01879550547), 37,9% del capitale sociale dichiarato di 171.600,00 €, pari a 65.000 €;

- CONSORZIO GESTIONI ECOLOGICHE SARDEGNA in breve "COGESA"

(02005150921), 89,9% del Fondo Consortile dichiarato di 104.000 €, pari a 93.496 €;

- S.I.A. SOCIETA' IGIENE AMBIENTALE S.p.A. (02012470544), 33% del capitale sociale

dichiarato di 325.080,00 €, pari a 107.276,40 €;

- GESTIONE SERVIZI AZIENDALI S.r.l. (02063430546), 60% del capitale sociale dichiarato

di 60.000,00 €, pari a 36.000,00 €;

- SEIT S.r.l. (02166190542), 35% del capitale sociale dichiarato di 60.500,00 €, pari a 21.175,00

€;

- ECOSS S.C.a.r.l. (02191280904), 100% del capitale sociale dichiarato di 10.000,00 €;

- CALABRIA AMBIENTE S.p.A. (02407560784), 6% del capitale sociale dichiarato di

9.300.000,00 €, pari a 558.000,00 €;

- TIRRENOAMBIENTE S.p.A. (02658020835), 9,99% del capitale sociale dichiarato di

2.065.840,00 €, pari a 206.580,00 €;
 
46
 
- CAMPIDANO AMBIENTE S.r.l. (03079970921), 40% del capitale sociale dichiarato di

1.000.000,00 €, pari a 400.000,00 €;

- GEST S.r.l. (03111240549), 70% del capitale sociale dichiarato di 100.000,00 €, pari a

70.000,00 €;

- MONGIBELLO SERVIZI MASCALUCIA - MO.SE.MA.- S.p.A. (03189650876), 40,2% del

capitale sociale dichiarato di 148.437,00 €, pari a 59.673,00 €

- CONSORZIO SIMCO (04282060872);

- SOCIETA' CONSORTILE DI RICERCA E SERVIZI - a r.l. in forma breve SO.RI.SER

S.C.r.l. (04509660876), 7,69% del capitale sociale dichiarato di 32.500,00 €, pari a 2.500,00 €;

- FIUMICINO SERVIZI S.p.A. (05928701001), 3% del capitale sociale dichiarato di 258.225,00 €, pari a 7.746,75 €;

- ASA INTERNATIONAL S.p.A. (06886691002), 85% del capitale sociale dichiarato di 2.500.000,00 €, pari a 2.125.000,00 €;

- SEMPLICITTA' S.p.A. (80052640549), 8,28% del capitale sociale dichiarato di 300.000,00 €,

pari a 24.839,00 €;

- CONSORZIO ENERGIA CONFINDUSTRIA UMBRIA (94087290543);

La società ha attive le seguenti unità locali:

- IMPIANTO, DISCARICA, sito in Perugia, località Pietramelina, dove l’attività esercitata è

quella di “compostaggio della frazione organica umida proveniente dalla selezione dei rifiuti solidi urbani e da raccolta differenziata - deposito in discarica dei sovalli provenienti dalla selezione dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti non pericolosi”;

- DEPOSITO, sito in Umbertide (PG), zona industriale c/o Depuratore Comunale, dove

l’attività esercitata è quella di “cantiere servizi igiene urbana - deposito dei mezzi necessari allo svolgimento dell'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani”;

- DEPOSITO, sito in Torgiano (PG), via Roma, 28/B, dove l’attività esercitata è quella di “cantiere servizi igiene urbana - deposito dei mezzi necessari allo svolgimento dell'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani”;

- IMPIANTO, DISCARICA, sito in Borgo San Dalmazzo (CN), via Ambovo, dove l’attività esercita è quella di “trattamento rifiuti solidi urbani”;

- DEPOSITO, sito in Gravina di Catania (CT), via Barriera Contrada, dove l’attività esercitata è quella di “cantiere servizi igiene urbana - deposito dei mezzi necessari allo svolgimento dell'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, con annesso ufficio”;

- DEPOSITO, sito in Paternò (CT), Contrada C. da Cafaro, dove l’attività esercitata è quella di “cantiere servizi igiene urbana - deposito dei mezzi necessari allo svolgimento dell'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, con annesso ufficio”;

- DEPOSITO, sito in Tremestieri Etneo (CT), via Meucci, 3, dove l’attività esercitata è quella di “cantiere servizi igiene urbana - deposito dei mezzi necessari allo svolgimento dell'attività

di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani, con annesso ufficio”;

- UFFICIO DI RAPPRESENTANZA, sito in Roma, via Giuseppe Mercalli, 80;

- DEPOSITO, sito in Santa Teresa Gallura (SS), Località Valdigalera, dove l’attività esercitata è quella di “cantiere servizi igiene urbana - deposito dei mezzi necessari allo svolgimento dell'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani”;

- DEPOSITO, sito in Palau (SS), Località Scopa, dove l’attività esercitata è quella di “cantiere servizi igiene urbana - deposito dei mezzi necessari allo svolgimento dell'attività di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani”;

- DEPOSITO, sito in Castelsardo (SS), Località Multedu, dove l’attività esercitata è quella di
“cantiere servizi igiene urbana - deposito dei mezzi necessari allo svolgimento dell'attività di 
raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani”;

- IMPIANTO, sito in Tempio Pausania (SS), zona Industriale SS 127, Km 41, dove l’attività
esercitata è quella di “trattamento rifiuti solidi urbani (dall'1/1/2005); cantiere servizi igiene 
 
47
 
urbana, deposito dei mezzi necessari allo sv

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  1. http://www.aniene.net/blogs/cra/files/2014/01/ordinanza-misura-cautelare-cerroni-6.pdf

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