Sull'inchiesta della procura di Roma, il governatore del Lazio: "Ci costituiamo per difendere gli interessi e l'immagine dell'amministrazione. Sull'ipotesi di un nuovo commissariamento sosterremo le scelte di Marino e Orlando". Il sindaco: "Stiamo pensando a una piccola discarica di servizio"
Sulla possibilità di un nuovo commissariamento dell'emergenza rifiuti della capitale dopo la scadenza dell'incarico del prefetto Goffredo Sottile, Zingaretti ha precisato: "Ne parleranno la prossima settimana il ministro Orlando e il sindaco Marino. Noi sosterremo in tutto e per tutto le scelte che si faranno".
Sulla gestione dei rifiuti a Roma, Marino ha le idee chiare, passare dalla chiusura più grande discarica d'Europa a una piccola di servizio. Roma vuole, così, lasciarsi definitivamente alle spalle il passato ed entrare nel futuro della gestione del ciclo dei rifiuti. "In passato è stata concentrata soprattutto su una 'grande buca', la discarica di Malagrotta, la più grande d'Europa, 240 ettari nel cuore della nostra città. Una 'ferita'à che doveva essere chiusa sette anni fa, che ci è costata pesanti sanzioni dall'Unione Europea, di cui ogni anno è stata prorogata la chiusura. Al nostro insediamento, ci siamo prefissi di chiuderla entro l'inizio dell'autunno ed il 30 settembre 2013 l'abbiamo chiusa per sempre - ha affermato il sindaco - Abbiamo aumentato la raccolta differenziata, passata da poco più del 20% a sfiorare il 40%. Non vogliamo inceneritori o termovalorizzatori, che sono pericolosi per ambiente e salute, ma vogliamo approdare al riutilizzo dei materiali recuperabili nella creazione di nuove energia attraverso i Biedigestori di rifiuti organici, con cui produrre
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